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Febbraio 2011 - Tutto parte da una denuncia dell'Acea che
registrava eccessivi consumi sulla rete di illuminazione pubblica.
La mattina del 15 Febbraio, su delega della Procura, la Polizia
Municipale del V Gruppo, diretta dal comandante Lorenzo Botta, è
intervenuta in un insediamento abusivo di via delle Messi d'oro
a Ponte Mammolo. Nell'area verde a ridosso del fiume Aniene, sorgono
circa ottanta baracche, già censite dal Nucleo Assistenza
Emarginati a dicembre dello scorso anno, alcune delle quali in muratura.
Si tratta dei rifugi di individui di varie etnie: dall'Est europeo
(polacchi, russi e ucraini) e dal Nordafrica (marocchini, algerini,
tunisini ed eritrei). Dal primo mattino di oggi, i vigili del V
Gruppo hanno accertato che tutte le baracche erano collegate alla
rete di illuminazione pubblica: fornitura di luce e riscaldamento
per la "favela" non soltanto illegale, ma anche fonte
di grande pericolo per l'incolumità delle persone.
Gli allacci erano stati infatti realizzati direttamente all'alta
tensione (380 volt) senza alcuna precauzione in tre distinti punti
dai quali si snodava un'enorme rete di cavi volanti, scarsamente
isolati, che correvano tra i ricoveri esposti alle intemperie e
avrebbero potuto causare fatali incidenti. La Municipale ha provveduto
all'identificazione dei presenti sul posto, circa un centinaio di
persone, tutti adulti e per la maggior parte uomini. A una ventenne
slovena al sesto mese di gravidanza la Sala Operativa Sociale del
Campidoglio ha offerto assistenza sanitaria. Tra i fermati, 53 persone
sono state trasferite presso l'Ufficio Stranieri di via Patini per
la certa identificazione, e 70 denunciate per sottrazione di energia
elettrica. L'Acea ha infine disattivato gli allacci volanti per
motivi di sicurezza. Sui manufatti in muratura seguiranno le indagini
del V Gruppo.
Antonio
Barcella
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