2
Marzo 2011 - L’avevano annunciato da tempo ma le proteste
ad ogni livello sembravano aver fatto cambiare idea al nostro governo.
Invece eccolo di nuovo alla ribalta, inserito nel decreto “mille
proroghe”: stiamo parlando del pedaggio autostradale per il
Grande Raccordo Anulare e per la Roma-Fiumicino. Per ora lasciamo
stare il discorso economico, con il quale si tenta di raggranellare
gli ultimi spiccioli nelle tasche vuote dei pendolari che sono “costretti”
ad usare quello che i romani hanno ribattezzato il Grande
Parcheggio Anulare per le sue interminabili code. L’argomento
che si vuole affrontare in questo articolo è il forte rischio
dell’aumento dell’inquinamento da polveri sottili di Colli Aniene
e degli altri quartieri romani lungo le grandi arterie periferiche,
come la Palmiro Togliatti, che verranno appesantite dal traffico
di chi cercherà di evitare l’iniquo balzello. Se
siamo tutti d’accordo che il territorio in cui viviamo è
un bene comune allora dobbiamo fare qualcosa per migliorare la qualità
dell’aria che respiriamo, prima fra tutte quella di non accettare
passivamente i provvedimenti che vanno a peggiorare la situazione
attuale. Il Rapporto
sullo Stato dell’Ambiente realizzato dal Dipartimento di Ingegneria
Civile Edile e Ambientale dell’università La Sapienza su
richiesta del V Municipio ci informa che il traffico prodotto dai
veicoli motorizzati è una delle maggiori fonti di
pressione per emissione di inquinanti atmosferici, per
l’incidentalità, per la congestione con conseguente
allungamento dei tempi medi di percorrenza e maggiore consumo di
carburante, e per la produzione di rumore. Nel V municipio
l’intensità del traffico, presente su alcune strade (come
la Via Tiburtina, l’A24, Viale Kant, Via di Portonaccio e Via dei
Pietralata) e la loro vicinanza ad edifici residenziali o sensibili,
genera impatti sulla salute e sulla qualità degli
spazi urbani. Viene spontaneo chiedersi perché il
Comune di Roma non installa una centralina di monitoraggio sulla
qualità dell’aria tra la Palmiro Togliatti e l’A24 ma è
altrettanto facile darci una risposta: i livelli di inquinamento
atmosferico sarebbero costantemente superiori ai limiti imposti
dalla normativa vigente e costringerebbero l’amministrazione comunale
a prendere provvedimenti impopolari. Ma allora gli abitanti di questo
quartiere sono cittadini di serie B che non hanno diritto di respirare
seppure pagano le tasse come tutti gli altri italiani?
Non è giusto aggravare ulteriormente la pesante situazione
di un quartiere come Colli Aniene che deve già sopportare,
oltre a quanto esposto, l’inquinamento atmosferico del confinante
polo tecnologico e industriale della tiburtina con le sue sospette
fabbriche
di veleni o i
miasmi continui del Depuratore Roma Est per non sottovalutare
l’inquinamento da elettrosmog delle grandi linee elettriche che
tagliano in due Colli Aniene e quello prodotto dai ripetitori per
il segnale degli apparecchi di telefonia mobile posti sulle terrazze
dei nostri palazzi.
Ora come cittadino romano mi aspetto che il mio sindaco Gianni Alemanno
mantenga la sua promessa di sfondare le barriere del GRA quando
verranno poste per il pagamento del pedaggio e spero che lo faccia
senza giocare con le parole qualora non fossero
installate barriere fisiche per riscuotere lo scellerato tributo.
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org