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Marzo 2011 – Un nuovo progetto sulla mobilità va
verso la sua fase attuativa: la costruzione delle complanari lungo
il tratto urbano dell’autostrada Roma-L’Aquila-Pescara, meglio conosciuta
come A24. È un’opera fortemente voluta dalla Regione Lazio
ma altrettanto temuta dagli abitanti di Roma Est per i suoi impatti
ambientali, con l'innalzamento dei nuovi viadotti e le carreggiate
che, in alcuni tratti, correranno a pochi metri dalle case con la
conseguente rumorosità e un’ulteriore ricaduta di polveri
sottili, senza sottovalutare il conseguente aumento del traffico
sulle vie consolari. Colli Aniene, per la sua posizione a ridosso
dell’importante arteria viaria e in prossimità dello snodo
di viale Palmiro Togliatti, è interessata in maniera primaria
dalla nuova viabilità.
Il progetto tenta di mettere rimedio alla congestione costante del
tratto autostradale urbano dell’A24, notevolmente appesantito dalla
costruzione di interi nuovi quartieri come Ponte di Nona e, in parte,
Settecamini. Qui bisognerebbe aprire un capitolo apposito sull’inefficienza
di amministrazioni pubbliche che approvano progetti edilizi elefantiaci,
come la costruzione di un intero quartiere, senza prima progettare
le opere pubbliche utili agli insediamenti abitativi.
Le preoccupazioni dei cittadini di Colli Aniene nascono dalla mancanza
di informazione sul progetto definitivo, più volte cambiato
su pressione delle Associazioni Territoriali, la cui ultima versione
conosciuta prevede la costruzione di due carreggiate,una per ogni
senso di marcia, di nuova e gratuita viabilità dalla Barriera
Autostradale di Roma Est fino all’importante snodo di viale Palmiro
Togliatti. Le
nuove complanari corrono parallele su ogni lato dell’autostrada
ma, a ridosso di Colli Aniene, si sposteranno sul lato opposto rispetto
al quartiere. Invitiamo il Comitato di Quartiere a vigilare attentamente
sul rispetto di questa variante necessaria per la salvaguardia di
una zona già troppo colpita dall’inquinamento da traffico.
La questione deve essere affrontata preventivamente e senza indugio
per evitare nuovi errori difficilmente recuperabili, come già
accaduto per il Depuratore
Roma Est o la discarica
di via La Martora. Il costo dell’opera è stato valutato
in circa 260 milioni di Euro, ripartito tra l’ANAS, la Società
Strada dei Parchi e gli Enti Locali (Regione, Provincia, Comune)
e i lavori dureranno almeno tre anni. L’opera è stata osteggiata
dal Consiglio del V Municipio che il 24 Novembre 2006 ha votato
un ordine del giorno in cui si evidenziano dubbi circa l'utilità
del progetto. Questo conferma le perplessità degli abitanti
di Roma Est per un’opera più temuta che auspicata.