5 Aprile 2011 – Lasciateci esclamare “Finalmente!”
di fronte alla notizia che sono in corso i lavori di sistemazione
della scala e della pavimentazione della Metro B di Santa Maria
del Soccorso. La sentiamo come una piccola vittoria di questo sito
di informazione e di tutti i cittadini che ci hanno sostenuto in
questa battaglia. Siamo stati i primi a denunciare lo stato di pericolosità
della scala attraverso una Scheda
di Segnalazione dei fenomeni di disagio urbano inviata nel mese
di Settembre 2010 all’Ufficio Coordinamento Politiche della Sicurezza
– Patto Roma Sicura e l’abbiamo sostenuta con diversi articoli
pubblicati successivamente. È
doveroso dire grazie anche al giornalista Andrea Bozzi
dell'emittente Roma
Uno TV che, attraverso la sua trasmissione “Foro
Romano”, ha
dato voce a noi della stampa locale e alle “signore volanti”
che hanno rischiato la loro incolumità cadendo lungo la scalinata.
Alla fine è bastato riunire davanti alle telecamere due persone
come il Presidente del V Municipio Ivano Caradonna e l’On. Marco
Di Cosimo consigliere comunale del PDL per mettere fine alla diatriba
sulle questioni economiche necessarie per dare inizio ai lavori.
Ora auspichiamo che lo stesso impegno sia profuso per le altre questioni
urgenti e necessarie che abbiamo più volte segnalato nei
nostri articoli, ci riferiamo in particolare alla fatiscenza degli
edifici scolastici, alle grate mancanti e alla pavimentazione dissestata
del parcheggio
di viale Palmiro Togliatti, allo stato di permanente degrado
del manto stradale di via Bardanzellu e delle vie limitrofe, alla
discarica
di via La Martora e alla sistemazione
degli argini dell’Aniene… ci fermiamo qui perché l’elenco
rischia di diventare molto lungo. Per ora godiamoci la “temporanea”
sistemazione della scala della Metro B di S.M. del Soccorso. Vi
starete chiedendo: perché temporanea? Qui, come al solito,
voglio togliermi un piccolo sassolino dalla scarpa e ragionare insieme
a voi se è normale autorizzare un progetto che prevede una
scala ricoperta da materiale scadente, come le mattonelle di coccio,
lungo un percorso che viene utilizzato giornalmente da migliaia
di persone. Chiunque è in grado di prevedere l’usura in breve
tempo di quel materiale economico adatto più ad un giardino
privato che non a un luogo pubblico frequentatissimo. Gli uffici
tecnici comunali dovrebbero essere un po’ più avveduti prima
di autorizzare queste scelte incompetenti. E non ci riferiamo solo
al tema dell’articolo. Solo nel nostro quartiere abbiamo vari esempi
di queste autorizzazioni “facili”: la viabilità
e la pista ciclabile di viale Palmiro Togliatti, i permessi di costruzione
a ridosso del Depuratore
Roma Est o lungo l’A24 per non parlare delle nuove palazzine
costruite a accanto alla fabbrica BASF di Settecamini e del suo
discusso inceneritore. Noi cittadini possiamo decidere di cambiare
il colore politico delle amministrazioni, ma i veri responsabili
di questi scempi restano sempre al loro posto.
Antonio
Barcella
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