Il cibo avariato nella mensa della scuola Ferdinando Santi è, forse, la causa di disturbi intestinali accusati da diversi bambini?

7 Aprile 2011 – Non siamo abituati a lanciare accuse non provate e per questo desideriamo andare con i piedi di piombo su una segnalazione pervenuta alla redazione di questo sito di informazione. Partiamo dal “fatto” incontrovertibile e poi proveremo a fare delle considerazioni: in seguito alla protesta dei genitori di alcuni bambini, ieri, si è tenuto presso l’istituto comprensivo di viale Ferdinando Santi un incontro tra la Dirigente scolastica, i rappresentanti della ditta che confeziona i pasti per la mensa scolastica, i responsabili del comune di Roma addetti alla verifica delle mense scolastiche e i genitori al fine di capire se alcuni malori intestinali accusati da diversi bambini avessero relazione o meno con il cibo distribuito un paio di settimane fa. In particolare i sospetti dei genitori erano indirizzati verso alcuni pezzi di formaggio di colore verdognolo che, per fortuna, molti non hanno assaggiato. La coincidenza vuole che alcuni scolari ed una maestra abbiano accusato mal di pancia e dissenteria subito dopo aver consumato quel cibo. La ditta fornitrice ha esibito la documentazione attestante che tutte le procedure previste dal Comune di Roma erano state rispettate e i rappresentanti comunali hanno mostrato gli esiti positivi delle frequenti ispezioni periodiche. A nulla sono valse le proteste dei genitori che non hanno potuto documentare quanto successo in quanto nessuno dei bambini è stato accompagnato in ospedale per certificare il malore.
Abbiamo chiesto chiarimenti sull’episodio alla Dirigente scolastica e al Presidente del V Municipio Ivano Caradonna: appena avremo una risposta in merito vi informeremo. Non siamo qui alla ricerca di colpevoli, se effettivamente ce ne sono. Quello che interessa a noi è che l’episodio, che per fortuna non ha causato troppi danni, non debba più ripetersi e soprattutto che vengano intensificati i controlli sulle mense scolastiche per fare in modo che i nostri figli o nipoti possano ingerire solo cibo sicuro.
Vogliamo dare per il futuro un consiglio ai genitori dei bambini: nel caso dovesse nuovamente capitare che qualche bambino manifestasse problemi gastro-intestinali e ci sia il dubbio che possano essere ricondotti a cibo ingerito a scuola, si suggerisce ai genitori di far certificare il malore.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

Abbiamo letto con molto stupore l’articolo che ci ha inoltrato.
La riunione che si è svolta presso i locali della scuola di via Santi era stata programmata da tempo.
Il nostro Istituto dal 2004 ha sviluppato e implementato un Sistema Gestione Qualità certificato secondo la norma ISO 9001: 2008 e la riunione del 29 marzo 2011 fa parte di una serie di incontri che la Scuola prevede per monitorare i servizi esterni.
Le riunioni sono presiedute dal Dirigente Scolastico, vi partecipano i docenti del team qualità, i genitori membri della Commissione Mensa e all’occorrenza i responsabili del servizio mensa al fine di valutare il servizio stesso evidenziando punti di forza e di debolezza ed esperire strategie d’intervento comune nell’ottica del miglioramento e della soddisfazione dell’utenza.
In occasione della riunione sono stati inviatati i genitori della classe che aveva segnalato l’episodio di mal di pancia di alcuni bambini.
Preciso che quel giorno a mensa sono stati serviti 500 pasti circa e nessuno, ad eccezione dei bambini della classe in oggetto, ha accusato malesseri.
L’insegnante di classe ha sempre negato che il formaggio fosse “verdastro”, ma per evitare equivoci di qualsiasi natura, la ditta che gestisce la mensa ha subito inviato ad analizzare il “Piatto Campione”. Si tratta del piatto che la mensa è tenuta giornalmente a conservare per eventuali analisi.
Nella riunione i responsabili della ditta si sono mostrati disponibili e hanno fornito tutte le delucidazioni richieste. Ulteriori chiarimenti sono stati forniti dai genitori membri della commissione mensa che hanno sottolineato la qualità del servizio, dei cibi, la loro appetibilità e le buone condizioni igienico-sanitarie dei locali (come attestano le check-list inviate al Comune)
Sono tra l’altro pervenuti i risultati delle analisi microbiologiche effettuate dalle quale non emerge nulla a carico dei cibi serviti. La documentazione sarà fornita ai genitori e all’autorità competente.
La procedura corretta rimane,comunque, in caso di necessità quella di portare i piccoli utenti , la cui salute per noi viene prima di tutto, al pronto soccorso dove è possibile accertare in modo scientifico le cause dei disturbi manifestati risalendo all’origine esatta.
Si allega il referto delle analisi microbiologiche dei campioni prelevati per ogni singola portata relativo al menù della giornata del 15/03/2011 (a1, a2, a3, a4, a5).

Roma, 08/04/2011 IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Anna FIORANI

 

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