Due grandi questioni ancora irrisolte: facciamo insieme qualche riflessione

12 Aprile 2011 – A pochi giorni dalla sistemazione della scala metropolitana di Santa Maria del Soccorso speravamo di aver raggiunto un nuovo obiettivo con la potatura degli abeti dello spartitraffico centrale di viale Sacco e Vanzetti. C’eravamo fatti illudere dalle segnalazioni, lungo la strada, di un imminente taglio delle piante per poi constatare che il taglio riguardava solo la cima di alcuni alberi che rischiavano di raggiungere i cavi dell’alta tensione. Come verifichiamo spesso non esiste un coordinamento tra i lavori commissionati dal Comune e dalle aziende municipalizzate, con la conseguente lievitazione dei costi che ricadono sul contribuente. Mi dispiace comunicarvi che continueremo a rischiare la testa e le graffiature delle automobili a causa della pericolosità dei rami degli abeti che arrivano quasi a toccare l’asfalto, nonostante la nostra segnalazione alle autorità competenti risalga alla fine dello scorso anno. Ma non è questo il tema dell’articolo. Ci sono alcuni problemi ancora più importanti per questa area geografica che, nonostante la nostra incessante opera di sollecitazione alle istituzioni, non riusciamo proprio a far sistemare. Stiamo parlando dei miasmi del Depuratore Roma Est e della discarica di via La Martora su cui continueremo a tenere alta l’attenzione fino a che l’amministrazione capitolina non sarà venuti incontro alle richieste legittime dei cittadini. Su queste questioni dobbiamo riflettere attentamente e chiederci se, la linea fallimentare, anche da me condivisa, seguita fino ad oggi dalle associazioni territoriali, sia la via più adatta a trovare una soluzione o dobbiamo fare un cambio di strategia per un’azione più incisiva. Scriveva il collega Federico Carabetta in tempi non sospetti sul periodico “Abitare A”: “Nell’introdurre il comunicato (ndr=quello relativo all’incontro tra lo staff dell’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Ghera e i comitati dei cittadini CdQ e CdZ), riconoscevamo l’impegno meritorio dei nuovi componenti del Comitato Colli Aniene, contenendo contemporaneamente le nostre perplessità nell’intento di non fiaccarne gli entusiasmi con argomenti che non fossero costruttivi… Si è infatti verificato che il Comitato cittadino non solo finisse in un inutile pantano, ma che anzi fosse esso stesso ad attirare l’ACEA su quel terreno del tutto improduttivo di risultati.” Il giornalista si riferiva all’azione del CdQ di spostare il problema dei miasmi provenienti dall’impianto verso quello della presunta “presenza di eventuali fattori di rischio per la salute dei cittadini” dal quale non si potevano attendere esiti né positivi né solleciti. Io che allora condividevo la linea del Comitato e mi sono anche infuriato per le parole di Federico, ora devo riconoscere che lui aveva ragione (solo gli stolti non cambiano opinione). Ora il CdQ è tra le sabbie mobili dell’ACEA, che tarda a consegnare i dati sul monitoraggio, e l’assessorato ai lavori pubblici che non convoca il tavolo di lavoro che era previsto per metà febbraio. Purtroppo in questa impasse ci vanno di mezzo i cittadini che, come è facile prevedere, vanno incontro ad una nuova estate fatta di “aria puzzolente”.
Passiamo al secondo problema, quello della discarica di via La Martora. In data 16 Luglio 2010 l’assessore Sveva Belviso inviava una bellissima lettera ai cittadini di Colli Aniene in cui assicurava la chiusura del campo e la bonifica dell’area entro la fine dell’estate 2010. Un successivo comunicato del Comune di Roma del 21 Luglio 2010 garantiva che, dopo lo sgombero dell’insediamento, con una data di previsione che confermava sostanzialmente la dichiarazione dell’On. Belviso, l’area bonificata sarebbe stata riconsegnata al quartiere e alla cittadinanza.
Ora, a coloro che si indignano per i mancati ringraziamenti da parte degli abitanti di Colli Aniene al Comune di Roma per lo sgombero effettuato dell’insediamento rom, ci sentiamo di dire che i lavori fatti a metà non ci interessano. Quando otterremo, finalmente, la soluzione finale del problema con la scomparsa dei fumi tossici che inondano il quartiere e la ripulitura della disgustosa discarica, solo allora diremo grazie a chi ci avrà ascoltato e, di certo, non a chi si indigna di fronte alle giuste proteste degli abitanti di questo quartiere. Questo sito di informazione continuerà la lotta in difesa dei diritti dei cittadini e del territorio senza venire a compromessi o a servilismi che riteniamo inutili sia per le istituzioni che per che per gli abitanti di Colli Aniene. Chiediamo scusa se a volte ci ripetiamo, ma condividerete con noi che non è il caso di far cadere nel silenzio, come qualcuno desidera, queste grandi questioni che riguardano la vivibilità di tutti noi. È indispensabile per questo un risveglio dell’opinione pubblica che non lasci tutto il peso del problema in mano a un manipolo di volenterosi che da soli possono fare ben poco.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

Commenti

18 aprile 2011 - Gentilissima Redazione, ancora insoluto il problema degli odori nauseabondi che emana il depuratore? E' in arrivo l'estate non possiamo stare con le finestre sbarrate! vi chiediamo cortesemente di intervenire nelle sedi preposte e7o indicarci a chi dobbiamo rivolgerci per poter respirare. Grazie i condomini di via Ciasca

14 Aprile 2011 - Il degrado del nostro territorio non accenna a diminuire. Questa mattina altri roghi nell'area compresa tra il VII ed il V Municipio. Dai campi abusivi che si trovano a ridosso del Teatro Tenda a Strisce e in Via Severini, si sono innalzate le solite colonne di fumo nero. Anche ieri è accaduta la stessa cosa, e a nulla è valsa l'ennesima chiamata ai Vigili Urbani del VII municipio che, con un candore agghiacciante, hanno risposto: "come al solito staranno bruciando la copertura in plastica dei cavi di rame...adesso vediamo se possiamo mandare una volante a controllare...." (e ovviamente non è passato NESSUNO!). Il disinteresse mostrato dalle Forze dell'Ordine e dal Comune di Roma (che ritengo assolutamente responsabili di un atto criminoso contro la salute pubblica) è sconcertante! Invece di essere tutelato, il cittadino si ritrova a subire soprusi senza avere alcuna possibilità di vedere riconosciuti i propri diritti. Siamo di fronte ad un muro di gomma!
La cosa che mi irrita di più è che questo è il periodo dell'anno in cui i NOSTRI figli, a scuola, iniziano ad uscire nei giardini degli istituti per passare un po' di tempo all'aperto....e invece si ritrovano a dover respirare i fumi tossici che il vento distribuisce ovunque....... Allego le foto. Francesca

 

13 Aprile 2011 - Ho apprezzato il vostro intervento per il problema del depuratore. Poi, è tutto finito? Tutti cortesi, vi hanno ricevuto, ascoltati ... e poi? Siamo sommersi di fetore di "cacca". Ormai le mura di casa, le carte da parati, le stoffe di letti e divani sono intrise di puzza di cacca. Abito qui da 17 anni. Solo da un anno e mezzo il fetore ha raggiunto questi limiti. Prima solo raramente e con certe condizioni atmosferiche si percepiva il puzzo. Allora cosa è successo negli ultimi due anni? Quante utenze sono state aggiunte? E' vero che scaricano da Frascati? E' vero che hanno allaccciato tutta la zona di Ponte di Nona? Oppure stanno risparmiando sugli isolanti degli odori chimici e batterici. La salute ne risente sicuramente. Possono blaterare quanto vogliono gli "esperti". La domanda è una sola e la risposta semplice: Cosa è accaduto di nuovo negli ultimi due anni? Trovate una risposta e metà del problema sarà risolto.
Non risolvendo il problema, mobilitiamoci! Per strada con manifestazioni o fiaccolate. Chiamiamo i TG o la Gabbanelli di Report. Basta andare al palazzo a stringere le mani a chi sorride ma non da mai risposte. Saluti cordiali, Mario.

12 Aprile 2011 - Chiedo scusa anticipatamente per il ripetermi, ma insisto nel dire che ormai non e' più tempo di sole riflessioni: l'annoso problema dei miasmi ( fetori,puzze,e sospetta tossicità derivante dal depuratore roma est) non deve più permettere a chicchessia (ACEA, assessorato ai lavori pubblici nelle persona del titolare Ghera) di continuare a temporeggiare procrastinando sine-die un serio approccio al problema, per seriamente provare a risolverlo: che fine hanno fatto i monitoraggi?( sono mai stati effettuati? se sì, perche non vengono resi noti i risultati?). Per una mia precedente e-mail mi fu chiesto se autorizzavo a che venisse rigirata all'Assessore Ghera, autorizzazione che venne da me concessa; Per questa mia nuova e-mail autorizzo fin da ora l'eventuale prosieguo all'assessore, unitamente al mio indirizzo elettronico: sperando di ricevere un qualche riscontro, se non dallo stesso Ghera (sarebbe auspicabile) almeno da qualche componente di rilievo del suo staff. A mio avviso e' arrivato il momento di pensare a manifestazioni,raccolta di firme,e quant’altro per maggiormente coinvolgere la popolazione di Colli Aniene sul problema depuratore, che non riguarda solo gli abitanti di via balabanoff, via ciasca e via marazza, ma e' un problema che riguarda l'intero quartiere. Cordilai saluti, Nicola