Protesta insolita di un cittadino attraverso un cartello affisso in via D’Onofrio


4 maggio 2011 – Un curioso cartello di protesta affisso in via D’Onofrio, che si può riassumere nella massima “Pago perciò pretendo”, ci fornisce lo spunto per introdurre un argomento che sta a cuore a chi vive in questo quartiere e non può rassegnarsi al degrado che incalza su Colli Aniene. Stiamo parlando dei servizi che il Comune di Roma, attraverso le sue aziende municipalizzate, deve garantire ai residenti. In questa analisi non ci limiteremo al pur importante argomento indicato nel bizzarro cartello, che già di per sé è molto sentito dalla popolazione, ma vogliamo estenderla a una serie di servizi carenti o, peggio ancora, mancanti. Iniziamo proprio da quanto spendono gli abitanti di Colli Aniene per il servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Quasi quarantamila abitanti presenti in questa area fanno ipotizzare circa 14.000 nuclei familiari che pagano per il servizio di raccolta circa 300 € annui per un totale contributivo del quartiere di oltre 4 milioni di euro. È facile prevedere che una cifra analoga venga versata nelle casse comunali dalle imprese commerciali, dagli studi di medici, avvocati e commercialisti nonché il contributo della grossa distribuzione. Stiamo parlando di una cifra consistente molto vicina ai 10 milioni di euro. Un fiume di denaro che lascia sconcertati di fronte ai servizi rilasciati che, come mostrano le immagini, non sono rapportati alle aspettative di chi vive in questi luoghi.
Desideriamo estendere il discorso alla manutenzione del verde pubblico nonché a quella di strade e marciapiedi senza toccare gli argomenti “scottanti” dei miasmi del Depuratore Roma Est e della discarica di via della Martora. Sono mesi che abbiamo chiesto, senza ottenere nulla, la potatura degli abeti di viale Sacco e Vanzetti che, attraverso i rami bassi, costituiscono un problema di sicurezza per pedoni e automobili. Siamo inondati dal polline degli alberi perché nel contratto della società che cura i giardini non è prevista la potatura delle piante mentre le grosse palme continuano a morire a causa dell’infestazione del parassita Punteruolo Rosso senza che nessuno dell’amministrazione comunale faccia qualcosa per fermarla.
In questa stagione l’erba dei parchi oltrepassa il metro di altezza nel disinteresse generale e sommerge sia le panchine che la spazzatura che vi staziona intorno. Passeggiare sui nostri marciapiedi costituisce un pericolo per le caviglie sottoposte a insolite sollecitazioni dal dissesto della pavimentazione mentre riteniamo che per le strade sia stato fatto qualcosa, soprattutto grosse toppe, ma non sufficiente a tranquillizzare noi abitanti.
Un quadro desolante è l’immagine di alcuni dei nostri parchi, già segnalati dalle associazioni territoriali all’assessore all’ambiente Marco Visconti, che sono in attesa di interventi urgenti.
Il comportamento delle istituzioni è legittimato dalla rassegnazione e il disinteresse della maggior parte dei residenti, giustificato dall’età media anagrafica troppo alta per la quale molti non ritengono interessante un futuro che vedono lontano oppure troppo giovani per rivolgere la propria attenzione a questi argomenti poco concreti.
Rialzati Colli Aniene! Non permettere che il “nulla” si impadronisca del tuo territorio così come avveniva nel celebre film “La storia infinita”.

Antonio Barcella
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COMUNICATO STAMPA
RIFIUTI, SANTORI : ”ADEGUARE SERVIZIO RACCOLTA A NUOVE ESIGENZE”
18 maggio 2011 - “Incrementare i controlli contro i trasgressori e aumentare i cassonetti della raccolta differenziata e il relativo costante svuotamento: queste sono le misure da adottare in tempi brevi per rispondere alle numerose segnalazioni dei cittadini che denunciano servizi inadeguati in merito alla raccolta differenziata” - lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere di Roma Capitale.
“In considerazione dell’aumento della popolazione sensibile alla raccolta differenziata, anche alla luce dell’effetto shock prodotto dall’allarme rifiuti di Napoli, è necessario adeguare i servizi di svuotamento dei cassonetti della raccolta differenziata, per evitare che tutti i rifiuti confluiscano in discarica, ma soprattutto per creare effetti virtuosi nelle pratiche di smaltimento e non scoraggiare la volontà di molti di rispettare le regole del riciclo” - conclude Santori.

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