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maggio 2011 – Il nubifragio di ieri pomeriggio abbattutosi
su Colli Aniene, accompagnato a maldestri lavori di manutenzione
che hanno portato alla rottura di una tubatura idrica, ha creato
una voragine nell’asfalto così grande da poter inghiottire
un’automobile. Una buca larga oltre tre metri e alquanto profonda
è comparsa all’improvviso presso l’incrocio tra via Antonino
Bongiorno e viale Sacco e Vanzetti. Il pronto intervento dei Vigili
Urbani ha evitato il pericolo che qualcuno potesse essere inghiottito
dall’asfalto. Oltre a sbarrare l'accesso alla strada e a mettere
in sicurezza la buca con apposite barriere di protezione, gli agenti
hanno aperto una via d'uscita improvvisata attraverso un parcheggio
condominiale permettendo ai veicoli di immettersi sull'adiacente
via Grotte di Gregna. Infatti,
via Bongiorno è una strada chiusa con un unico ingresso esattamente
come via Calosso dove qualche mese fa c’è stato un incendio.
Qui bisognerebbe aprire una considerazione su queste strade senza
via d’uscita dove i soccorsi sono difficoltosi e lievitano i tempi
di intervento del personale addetto. Si è rischiata la tragedia
in una strada senza sbocchi che ha al suo interno la scuola elementare
Italo Calvino. I bambini, per fortuna, sono stati fatti evacuare
con ordine da un’uscita secondaria senza creare il panico. Ci sono
stati altri effetti collaterali, come i forti disagi ai residenti
per l’interruzione dell’acqua potabile, che ha lasciato le famiglie
in difficoltà, e la probabile chiusura temporanea della scuola.
Le squadre di manutenzione del Comune di Roma sono già al
lavoro da ieri sera per ripristinare la situazione ed accertare
le cause del cedimento del terreno ma una domanda sorge spontanea:
con un più accurato controllo del territorio tutto ciò
poteva essere evitato?