Non farti scippare lo strumento del Referendum: decidi tu per una volta!

3 giugno 2011 – Seppur si tratti di argomenti di notevole importanza, questa volta non saremo chiamati solo a rispondere a semplici quesiti referendari ma a capire se il popolo vuole ancora l’esistenza stessa dello strumento del Referendum, l’unica maniera diretta che ha il cittadino per far valere la sua opinione. Non possiamo permettere che alcuni partiti, in modo antidemocratico, si approprino dell’opinione dei non votanti per invalidare il voto. Mai come questa volta dobbiamo essere noi a stabilire cosa fare delle nostre risorse idriche e dell’ambiente, seguendo solo il nostro ragionamento senza condizionamenti esterni. Se anche la tua opinione coincidesse con chi ti dice di non recarti presso le urne per non far raggiungere il quorum, tu fallo lo stesso perché un giorno potresti essere tu a voler scegliere su una materia importante e quel giorno, forse, il referendum popolare potrebbe essere stato soppresso da coloro che vogliono appropriarsi della tua volontà. Ricorda cosa accadde nei grandi referendum in cui l’espressione popolare portò alla vittoria per conquiste importanti e civili: divorzio, costruzioni di nuove centrali nucleari, abrogazione delle norme limitative della responsabilità civile per i giudici, esclusione della possibilità per l'Enel di partecipare alla costruzione di centrali nucleari all'estero o quelli in cui l’esito della votazione fu quasi un plebiscito popolare poi usurpato dalla politica come abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, abrogazione della legge che istituisce il Ministero dell'Agricoltura, abrogazione della legge che istituisce il Ministero del Turismo e dello Spettacolo, abrogazione della legge che istituisce il Ministero delle Partecipazioni Statali. Potremmo ricordarne tanti altri in cui l’espressione popolare fu significativa e apartitica, su alcuni abbiamo espresso il parere favorevole e su altri quello contrario, ma alla fine abbiamo deciso noi e la politica ha dovuto fare buon viso a cattiva sorte.
Ora, dopo gli ultimi referendum che non hanno raggiunto il quorum, è lo strumento di espressione popolare che viene messo in discussione e noi dobbiamo dare una prova di civiltà e di maturità che va al di là del pensiero politico. Tu, cittadino italiano, vuoi sottostare a capo chino a chi prende decisioni per te o vuoi esprimere la tua opinione rispettando sempre quella degli altri che possono avere una visione diversa dalla tua?
Tre dei quattro quesiti riguardano direttamente le risorse del territorio e per questo riteniamo giusto informare i cittadini opponendoci all'ostruzione concertata da una parte della politica e di alcuni mezzi di comunicazione di massa. Prevediamo che il referendum sul Nucleare sarà un plebiscito, non puoi avere dubbi su come votare ai due referendum sull’Acqua Pubblica e, infine, scegli come vuoi ma decidi tu sull’ultimo quesito relativo al Legittimo Impedimento. Non far cadere il silenzio su questa votazione: parlane ai tuoi amici. Si può benissimo rinunciare a qualche ora di sole sulle spiagge per far valere i tuoi diritti.

Antonio Barcella
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