Ancora fumi tossici: è ora di rivolgersi alla Procura dichiarano in coro le associazioni territoriali

6 giugno 2011 – Non sono bastati gli appelli dei cittadini e delle Associazioni Territoriali a fermare l’inquinamento da diossina che quasi ogni giorno invade il quartiere a causa dei roghi appiccati alle discariche che sorgono a ridosso dei campi nomadi. I fumi tossici continuano imperturbabili ad invadere le nostre abitazioni con i suoi veleni (le fotografie si riferiscono al recente rogo del 3 giugno scorso). Sembra quasi che qualcuno desideri che si creino situazioni di attrito tra i residenti e la popolazione Rom al fine di avere una giustificazione per i provvedimenti di chiusura dei campi. Crediamo invece che questi roghi siano dovuti soprattutto all’indifferenza e alla sordità dell’amministrazione capitolina che del Piano Nomadi ha attuato prevalentemente solo la parte degli sgomberi senza apportare quei benefici in termini di servizi essenziali alla vita come la raccolta dei rifiuti nei campi, l’adeguamento delle fogne, illuminazione, la manutenzione delle abitazioni e degli impianti idrici per l’acqua potabile. Detti restauri dei campi Rom erano parte integrante del Piano Nomadi del Comune di Roma e via Salviati appare nella lista dei 13 villaggi autorizzati che dovevano essere adeguati a livelli di vita almeno accettabili. Invece poco o nulla è stato fatto fino ad oggi e la popolazione Rom continua a vivere in una discarica dove spesso mani ignote, inconsapevoli del danno che fanno a se stessi, ai cittadini confinanti e al territorio, appiccano i roghi per allontanare i ratti ed eliminare quei cumuli di rifiuti portatori di malattie spesso epidemiche.
In tutto questo c’è l’assoluta indifferenza del Presidente del V Municipio, dell’assessore all’Ambiente Marco Visconti e del Sindaco di Roma Gianni Alemanno nonostante che il CdQ abbia fatto un esposto ai carabinieri del NOE per difendere il diritto di respirare. Il prossimo passo sarà quello di fare una denuncia alla Procura e, se anche questo non bastasse, saremo pronti a difendere i nostri diritti appellandoci al Presidente della Repubblica e alla Comunità Europea. Ricordiamo che la tossicità dei fumi è stata certificata dall’ASL Roma B (servizio S.I.S.P.) che ha intimato con la lettera datata 1 ottobre 2010 al Comune la repressione di questo comportamento dannoso.
Insistiamo nel portare in evidenza che dei quattro campi nomadi attorno al quartiere, di cui 3 sono stati sgomberati, solo via del Flauto (che era un’area privata) è stata ripulita dai rifiuti. Dalle notizie che ci sono giunte su via Severini, la bonifica procede molto a rilento e a tutt’oggi risulta sistemata solo una parte dell’area mentre via Salviati è sempre oberata di rifiuti e via la Martora è una discarica a cielo aperto. È mai possibile che non si trovino i fondi per ripulire le aree e tutelare la salute dei cittadini? Perché le istituzioni si nascondono dietro il fatto che la bonifica è molto costosa? I cittadini hanno chiesto per ora almeno la sola rimozione dei rifiuti per eliminare la fonte dei roghi; la bonifica che è effettivamente costosa la mettano in programma appena possibile ma la pulizia va iniziata immediatamente!
Ancora una volta pubblichiamo una serie di immagini spedite dai lettori alla nostra Redazione che documentano i roghi del 3 giugno e dei pericolosissimi fumi neri che li accompagnano.

Commenti

10 giugno 2011 - Commento ricevuto dal Presidente del V Municipio Ivano Caradonna

Caro Antonio,
spiace leggere nel vostro articolo ( 6 giugno 2011 ) dell'indifferenza assoluta che mi attribuite sui fumi tossici.
Attraverso comunicati, incontri con gli assessori capitolini competenti, lettere, ho sempre dimostrato solidarietà alla causa dei cittadini di Colli Aniene. Sull'urgenza di chiudere il campo nomadi La Martora, nonostante le mie competenze limitate, ho sempre sollecitato Sindaco e Prefetto, i soli che hanno potere decisionale. Ho chiesto inoltre, proprio a seguito dell'intervento di sgombero del campo, lo scorso luglio, che su quell'area si prendesse un impegno serio per realizzare i progetti di riqualificazione, come il Punto Verde Qualità,interventi fortemente voluti e sostenuti dall'amministrazione municipale. Tutto questo senza dimenticare mai i rom, che hanno diritto a campi attrezzati, con condizioni igienico-sanitarie migliori.
Spiace invece ribadire, alla luce anche del vostro articolo, quanto la politica di Alemanno sui rom sia solo 'di facciata', cosa denunciata in un recente mio comunicato, visto che si procede con sgomberi forzati che non fanno altro che favorire nuovi insediamenti abusivi, a ridosso delle aree sgomberate ( vedi i recenti fatti in via del Flauto ).
Queste mie riflessioni nascono dall'esigenza di fare chiarezza su quanto è stato fatto negli anni per condurre una battaglia sui diritti che è di tutti. La saluto e la ringrazio per l'attenzione, ricordando che proprio lei in data 9 marzo 2011 scriveva: Gent.le Presidente,
sono felice di apprendere che ancora una volta lei si è schierato dalla parte dei cittadini che combattono per fermare il degrado di questa zona. Sarò felice di pubblicare la sua nota su www.collianiene.org .
La informo a riguardo che il sito www.collianiene.org si è scisso dal Comitato di Quartiere, per evidenti divergenze tra il sottoscritto e il Presidente Colazza, ma continuerà a fornire notizie sul territorio. Quanto prima ,e sperando sul suo sostegno, ho in progetto di formare una nuova organizzazione più rappresentativa per il quartiere ed eletta in una pubblica assemblea.
Cordiali saluti. Antonio Barcella

NDR - Egr. Presidente, come ho già avuto modo di chiarire nell'assemblea di ieri sera le cose cambiano nel giro di pochi mesi e questo sito continuerà a fornire notizie nella sua evoluzione. Confermiamo che, dal nostro punto di vista, non è stato suffciente l'impegno fornito sul problema (stiamo parlando di diossina che respiriamo!) ma al tempo stesso dobbiamo darle atto che spesso la troviamo accanto ai cittadini nelle loro lotte. Come può notare dalla mia e-mail anche il mio progetto di fondare un nuovo comitato è venuto meno con il cambiamento di atteggiamento del CdQ a cui sta andando tutto il nostro sostegno (questo conferma come come può esserci un cambio della situazione in seguito a nuovi eventi - solo gli stolti non cambiano idea!). Mi fa piacere costatare che nel giro di pochi giorni abbiamo ricevuto critiche da due aree politiche ben diverse a confermare l'assoluta autonomia di questo sito internet che risponde solo ai cittadini di Colli Aniene. Un caro saluto. Antonio

6 giugno 2011 - Riprendendo un' opinione espressa qualche tempo fa, insisto nel dire che è necessario agire in maniera più incisiva, usando tutti gli spazi che la legalità ci offre, o non si otterrà nulla. Quì si tratta di salute e di gravi reati penali, oltre che di reati ambientali (fa tanto trandy pronunciare la parola "ambiente", ma poi classi dirigenti e pezzi chiacchieroni della società cilive agiata, raramente muovono qualcosa oltre le labbra e le corde vocali per salvaguardarlo). Subito denunce alla magistratura, vigilanza (anche a pagamento) delle discariche e scusate se mi ripeto: visibilità mediatica! Siamo nell'era in cui se non "appari" mediaticamente, non esisti. Solo così possiamo sensibilizzare l'opinione pubblica e inchiodare - davanti a tutti! - chi non adempie i propri doveri istituzionali. Altra cosa fondamentale: smettiamola per favore di giustificare in qualche modo queste persone - che non meritano nessuna giustificazione per ciò che fanno - perlopiù, ma non solo, rom (che, a proposito, si scrive con la minuscola, come "baschi", "italiani", "americani" e tutti i nomi di gruppi etnici e di popoli: non è certo concedendo - sbagliando - la maiuscola che si dimostra di essere tolleranti e solidali). Probabilmente non tutti si stanno rendendo conto che queste persone hanno messo un'ipoteca sulla nostra salute. Ci sono statistiche - spesso ufficiose - che dimostrano come nei quartieri ad alto tasso di degrado con presenza di discariche soggette a roghi di rfiuti, le popolazioni residenti si ammalino più della media e l'aspettativa di vita è più bassa rispetto ai quartieri dove le discariche non ci sono. Per questo bisogna agire con veemenza e subito. cordiali saluti
(ometto la mia firma, pur non essendo legato a nessun genere di gruppo od associazione, per evitare possibili rotture di scatole
)