UNA
SCELTA INOPPORTUNA E NON CONDIVISA CON I CITTADINI
13
giugno 2011 – Un assurdo, unanime coro di giubilo degli
Amministratori Regionali, Provinciali e Comunali di maggioranza
e opposizione ha salutato, il 24 maggio, l’avvio dei lavori per
la realizzazione delle complanari sul tratto urbano dell'autostrada
A24 (Roma-L'Aquila-Teramo). L'intervento, che sarà realizzato
in stretta collaborazione con gli Enti locali, secondo quanto previsto
dal Protocollo sottoscritto tra il Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, l'Anas, la Società Strada dei Parchi, la
Regione Lazio, la Provincia di Roma ed il Comune di Roma, della
lunghezza complessiva di 14 km circa, ricade nella Regione Lazio
interamente nell'ambito del Comune di Roma: internamente al Grande
Raccordo Anulare, tra la Barriera di Roma Est e Via Palmiro Togliatti,
ed esternamente fino alla barriera di Lunghezza.
L’importo
dell’opera è quantificato in complessivi 255 milioni di euro,
cofinanziati dai sottoscrittori del Protocollo stesso (il Comune
di Roma parteciperà con 35 milioni) ed i lavori, che dureranno
per 1120 giorni, prevedono la realizzazione di due nuove carreggiate
parallele e complanari alla sede autostradale esistente per separare
il flusso del traffico locale (p.e. quello da Ponte di Nona) da
quello di lunga percorrenza proveniente soprattutto dall’Abruzzo.
Nella mente di chi esalta quest’opera essa è destinata a
portare grandissimi benefici al territorio, fluidificando il traffico
e riducendo i tempi di percorrenza. In realtà si tratta dell’ennesimo
mare di cemento (tra le opere principali sono previsti p.e. i viadotti
La Rustica, Aniene I, Aniene II, Cerroncino, Benzone, Montegiardino,
Dell'Osa e Lunghezzina, nonché otto cavalcavia, cinque sottovia
ed opere minori) destinato a stravolgere il prezioso sistema ambientale
del quadrante est, costituito tra l’altro dal Parco della Cervelletta,
dal Casale Bocca di Leone, dal Parco della valle dell’Aniene. Gli
stessi abitanti di Colli Aniene dovranno assistere al drastico ridimensionamento
del parco che i cittadini hanno curato e realizzato negli ultimi
20 anni a ridosso della bretella con la A24, proprio per avere una
barriera di verde a protezione del rumore e delle polveri sottili
che la trafficata arteria stradale produce giornalmente.
Centinaia di pullman potranno così accedere più facilmente
verso il centro della città, nuove migliaia di auto confluiranno
quotidianamente su viale Palmiro Togliatti già gravato da
una enorme mole di traffico in virtù anche della scellerata
scelta della trascorsa Giunta comunale Veltroni di utilizzare come
corsia preferenziale dei bus una delle tre corsie del Viale, anziché
il disponibile square centrale. Aumenteranno la congestione da traffico
e i tempi di percorrenza, i livelli di inquinamento atmosferico,
acustico e ambientale, in una vasta area urbana fortemente antropizzata.
Un futuro disastro voluto da Amministratori Regionali, Provinciali
e Comunali incapaci di pensare, di progettare, di realizzare un
sistema di mobilità non incentrato sull’automobile.
È lecito chiedersi: cosa si sarebbe potuto fare in alternativa
e con le stesse risorse per migliorare la qualità della vita
delle migliaia di pendolari che accedono a Roma dalla A24 ?
• Sarebbe stata possibile una mobilità del trasporto pubblico
su ferro alternativa a quella su gomma?
• Sarebbe costato tanto trasformare la FM2 e l’antiquata Roma-Pescara,
quest'ultima tutta o in parte, in ferrovie suburbane e interregionali
moderne e tecnologicamente avanzate?
• Quante decrepite stazioni di questa ferrovia e della FM2 si sarebbero
potute attrezzare con parcheggi adeguati, rendendole accoglienti
e sicure?
• Si sarebbe potuto declassare il tratto autostradale della A24
fino alla barriera Roma Est, trasformarlo a 3 corsie per senso di
marcia e utilizzarne una come corsia preferenziale per il trasporto
pubblico?
• Perché la Giunta Alemanno non ha mai voluto applicare la
Delibera d’Iniziativa Popolare firmata da 11.000 romani e approvata
all’unanimità nel 2006 dal Consiglio Comunale, per progettare
e realizzare la tramvia/metropolitana di superficie Saxa Rubra –
Laurentina, che collegherebbe tangenzialmente ben 6 municipi da
Roma Sud a Roma Nord?
Tutto questo non accade per caso, solo per colpa di Amministratori
incapaci e miopi.
Anche in questa vicenda, come in tante altre che hanno segnato il
presente ed il futuro della nostra città, le Giunte che hanno
governato e governano Roma ed il Lazio hanno sempre voluto dialogare
solo tra loro e con gli imprenditori del cemento, non hanno mai
attivato processi di partecipazione democratica, non hanno mai informato
i cittadini, i loro Comitati, le Associazioni ambientaliste, non
hanno mai voluto ascoltare le loro richieste e proposte.
Co.Co.Qui.
Coordinamento Comitati Quinto