Decoro Urbano: educazione del cittadino o sfera di intervento del Comune?

16 giugno 2011 – Per introdurre un argomento così complesso e dai mille risvolti abbiamo voluto fare un titolo provocatorio che non ha una risposta univoca perché riteniamo che il decoro di un quartiere parta dalla civiltà di chi vi vive ma non può prescindere dal sostegno delle autorità competenti. Proviamo intanto a dare una definizione di “decoro urbano”. Decorare significa abbellire mettendo le cose con un ordine ed una logica pratica, rispettando soprattutto le leggi che ordinano la materia. Quali sono queste leggi che regolano la materia e di chi è il compito di vigilare sul rispetto di queste norme? La risposta la estrapoliamo dal sito del Comune di Roma:
Tutela di monumenti ed edifici - E' vietato deturpare, danneggiare, imbrattare comunque anche con manifesti affissi in periodo di propaganda elettorale i monumenti, le chiese, gli edifici pubblici e privati riconosciuti di pubblico interesse artistico od archeologico, le mura, gli avanzi archeologici, i parapetti e i recinti relativi, le fontane, i sedili, i fanali, le cancellate, le inferriate e qualunque manufatto ad essi pertinente. Sanzione prevista: ammenda da un minimo di 80 ad un massimo di 500 euro.
Deiezioni canine - E' vietato lasciare defecare i cani sui marciapiedi e, comunque, dinnanzi ad ingressi di immobili (abitazioni, negozi, uffici in genere, etc.), nel raggio di 100 metri da scuole asili nido ed aree attrezzate per giochi dei bambini. Sanzione prevista per i trasgressori: Ammenda da un minimo di 50 euro ad un massimo di 300 euro.
Tutela dei parchi e dei giardini pubblici - Nei viali, nei parchi e nei giardini è vietato: affiggere oggetti, piantare chiodi, scagliare contro pietre, bastoni o danneggiare i rami delle piante e delle siepi, le foglie e i fiori, strappare e tagliare erba, stendere qualunque oggetto sulle piante e sulle aiuole; arrampicarsi sugli alberi e sui fanali e scuoterli;recidere o guastare in qualsiasi modo la corteccia degli alberi; lordare o danneggiare i sedili, le barriere, e qualsiasi altra installazione; cagionare impedimenti o far deviare il corso dell'acqua nei fossati, gettare qualunque materia o lordura e farvi bagnare animali; transitare nelle zone riservate ai pedoni con ciclomotori in genere;lasciar vagare cani, cavalli ed altri animali i quali debbano essere condotti a guinzaglio o tenuti a briglia; fare entrare cani o altri animali, anche se tenuti a guinzaglio, negli spazi attrezzati a parchi giochi. Sanzione prevista per i trasgressori: ammenda da un minimo di 80 ad un massimo di 500 euro.
Locandine pubblicitarie - Affissione abusiva di locandine pubblicitarie. Sanzione prevista euro 413 ai quali vanno aggiunti euro 343,35 del nuovo codice della strada.
La tutela del decoro urbano è affidata prevalentemente alla polizia municipale e in un territorio poco presidiato come Colli Aniene i teppisti la fanno da padrone. Facendo nostre le parole dell’assessore all’ambiente Marco Visconti possiamo sostenere che “Per sporcare sono sufficienti pochi secondi mentre per togliere le scritte ci vogliono ore di lavoro con risorse umane ed economiche che potrebbero essere impiegate in altro modo.” Parole condivisibili ma come possiamo fermare i vandali che colpiscono irrimediabilmente i muri con la loro vernice spray, danneggiano le aree giochi e gli arredi pubblici, affiggono manifesti dove non è permesso e soprattutto danneggiano il bene pubblico? Oggi più che mai è necessario, oltre a pretendere una rigorosa sorveglianza del territorio e a colpire con multe salate chi distrugge o rovina il bene comune, educare i nostri giovani al rispetto del luogo in cui si vive. L’ambiente urbano è lo spazio di vita e di funzionalità di una comunità. L'attenzione e la cura per gli spazi, pubblici e privati, sono un richiamo importante della dimensione umana, economica, civile e culturale; sono valori che contribuiscono a far crescere il senso di appartenenza.
Invitiamo l’assessore all’ambiente Marco Visconti a osservare le fotografie pubblicate a corredo di questo articolo e ad intervenire prima per prevenire e poi per sistemare i danni arrecati al quartiere, perché Roma non è solo il centro della città. La civiltà di una metropoli si misura dallo stato della sua periferia.


Antonio Barcella
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