Quadrante Roma Est: due nuovi progetti verso la fase esecutiva

24 giugno 2011 – Due nuovi progetti infrastrutturali sono stati annunciati dal Comune di Roma e riguardano il V Municipio: restyling delle stazioni metro di Ponte Mammolo e Tiburtina e il prolungamento della linea B della Metro da Rebibbia a Casal Monastero. Opere importanti in un’area che recentemente è stata sottoposta all’apertura di numerosi cantieri che ne stanno mutando il volto. Alcuni li abbiamo già trattati, come il raddoppio della Tiburtina, le complanari A24, il rifacimento della stazione Tiburtina e la Nuova Circonvallazione Interna a cui si aggiungono questi nuovi programmi. Il cittadino, che in questo momento subisce solo i disagi di questa situazione, si chiede se esiste un piano di coordinamento armonico dei progetti in un cambiamento della mobilità così complessa per il Tiburtino o se tutte queste opere sono state messe in campo solo per fare un favore ai soliti noti. Soffrire oggi per un domani migliore o soldi buttati, come nel passato, per opere destinate al fallimento? Lasciamo la domanda in sospeso ed entriamo nella presentazione dei due nuovi progetti.
Restyling delle stazioni metro di Ponte Mammolo e Tiburtina: è stato presentato il nuovo progetto di riqualificazione che interesserà 11 stazioni delle linee A e B della metropolitana (Ottaviano, Flaminio, Lepanto, Spagna, Vittorio Emanuele, Anagnina, Ponte Mammolo, Tiburtina FS, Basilica S. Paolo, Eur Fermi, Piramide). L’obiettivo fondamentale del progetto di riqualificazione infrastrutturale, sarà quello di promuovere un concreto miglioramento degli standard di qualità del servizio, attraverso interventi mirati sulle principali criticità esistenti. Le modifiche previste riguarderanno aspetti fondamentali quali l’illuminazione, il comfort, il decoro, l’accessibilità e la comunicazione. Si comincia con Ottaviano, progetto-pilota del crash program. In particolare le variazioni previste si focalizzeranno su alcuni aspetti:
• Ristrutturazione delle scale di ingresso alle stazioni
• Realizzazione di nuovi impianti di illuminazione
• Sostituzione della segnaletica orizzontale e delle strutture di supporto
• Pulizia e protezione dei rivestimenti con prodotti antigraffiti
• Tinteggiatura
• Eliminazione delle infiltrazioni
• Sostituzione della pavimentazione
• Installazione dei servoscala
• Infrastrutture avanzate di infomobilità in banchina
La scelta di queste stazioni è stata dettata dall’attuale stato di vetustà, dall’elevato flusso di viaggiatori e dalla presenza di nodi di scambio. Non è ancora disponibile la tempistica del progetto; siamo solo al corrente che Atac sta provvedendo alla redazione del capitolato di gara. Auspichiamo che in questo restyling venga definitivamente risolto il problema dei commercianti abusivi che ostacolano l’accesso alla stazione di Ponte Mammolo creando problemi di sicurezza.
Prolungamento della linea B della Metro da Rebibbia a Casal Monastero: per ora di concreto c’è solo la dichiarazione del Sindaco di Roma Gianni Alemanno che annuncia "Stiamo partendo con il prolungamento della linea B a Casal Monastero e per lanciare un grande progetto in project financing per il prolungamento di tutte le linee della metropolitana". Proviamo a tradurre in parole comprensibili cosa si intende per “project financing”: la maggior parte dei costi dell’opera saranno coperti dalla cordata aggiudicatrice dell’appalto e da altri finanziamenti pubblici, in cambio verranno ceduti, oltre alla gestione della tratta, terreni di proprietà del comune dove i costruttori potranno insediare nuove costruzioni. Cementificazione in cambio di opere pubbliche? Qualcosa non quadra in questa operazione. Spieghiamo meglio il concetto. Non siamo contrari al project financing nel senso stretto del termine se viene applicato ai nuovi grandi insediamenti urbani e non quando gli edifici sono già costruiti. Per fare un esempio, se questa operazione fosse stata fatta prima di costruire un nuovo quartiere come Ponte di Nona, portando le infrastrutture (metro, strade, fognature etc) a spese dei costruttori, avrebbe avuto una sua logica e ci avrebbe avvicinato alle grandi nazioni europee che operano in questo modo realizzando prima i servizi e poi gli edifici abitativi.
Tornando al progetto, il nuovo tracciato si svilupperà per 3,8 km con tre nuove stazioni: San Basilio, Torraccia, Casal Monastero. Nulla è ancora trapelato sulla tempistica del progetto.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
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Commenti

25 giugno 2011 - Dici delle verità ineludibili. Ho 61 anni e da quasi 30 abito a Colli Aniene e temo che negli anni che mi restano da vivere mai vedrò il prolungamento della linea B che risolverà i problemi del Nostro quartiere è tragico infatti quel “Nulla è ancora trapelato sulla tempistica del progetto”. Sono anni che in occasioni di incontri con l’allora assessore al traffico Morassut ed altri, durante le feste dell’Unità varie, facevo le tue stesse osservazioni. Mi rispondevano che il prolungamento della linea B era molto costoso, ti parlo di quattro anni fa l’ultima, e che era in progetto il raddoppio della Tiburtina … Come al solito si dava priorità alla circolazione su gomma e a cementificazioni varie. Mi pare che per il famoso raddoppio della Tiburtina i cui costosi e plateali cartelli comparvero una decina di anni fa nulla è stato fatto anche perché quel progetto era veramente COSTOSO! Ora c’è la Complanare che tanto disturbo sta già causando al nostro Quartiere ma il peggio dovrà ancora venire. Mi fa specie che il nostro Presidente Caradonna ed altri si siano consolati il 17 giugno quando finalmente sono stati edotti del grande scempio che si sta perpetrando nel nostro quartiere. La complanare significherà per noi ineludibilmente una ancora maggiore penetrazione di auto e camion nessuno più farà la Prenestina e la Nomentana intasate da morire ma converrà a tutti fare la “nostra complanare” che quindi non favorirà solo gli abitanti di Casal Monastero, Torraccia, Ponte di Nona e Lunghezza ma inviterà anche tutti coloro che vengono dal sud e dal nord del Paese a penetrare alla Prenestina alla Tiburtina ed al Centro di Roma attraverso l’ancor più comoda strada dei Parchi attraverso l’ancor più comoda complanare. Purtroppo nessuna delle due sarà più comoda perché non risolveranno il problema delle file sotto il nostro naso (vedi le disavventure del Raccordo anulare dopo tanti anni di estenuanti lavori e disagi per tutto il popolo romano e non, oggi si va a passo d’uomo parimenti a prima. Si sarebbe speso meno se si fosse costruito un altro raccordo anulare più fuori e lasciare quello vecchio alla libera circolazione dei romani, altro che pagare il tiket cosa da mettere il sindaco e tutta la giunta a circolare sul raccordo senza palette e luci a crogiolarsi nel dispendioso e disastroso traffico). La priorità assoluta doveva essere il prolungamento della linea B fino a Casal Monastero dove con la costruzione di mega-parcheggi, bada bene, dico mega-pargheggi, come si usa costruire nelle vere capitali della nostra Europa, si invitavano i viaggiatori di tutto il mondo a lasciare le loro auto, camper, e andare in pochi minuti al centro di Roma in metro. Il Comune prima di dare vita a enormi quartieri come i nostri ponte di Nona e Lunghezza,(i cui terreni sono stati dati ad esclusivo appannaggio di Palazzinari, dei quali conosciamo bene nomi e cognomi, per arricchirli a dismisura) non ha preteso prima le infrastrutture dovute. La cosa buffa e che ci sono molti palazzi a Ponte di Nona costruiti nel deserto, senza strade , senza illuminazione e non possono essere occupate da chi ha già pagati gli appartamenti. Sono cose nemmeno da terzo mondo… Per favorire, ripeto, quei palazzinari non si costruiscono più da molti anni nella nostra città case popolari per i nostri giovani e per le famiglie disagiate. I prezzi attuali degli appartamenti nelle nostre periferie sono proibitivi e i poveri genitori pensionati che per fortuna riuscirono a comprarsi casa grazie alle allora abbordabilissime cooperative del nostro quartiere, solo grazie alla loro liquidazione possono dare ai figli, che con i loro miseri salari non potrebbero mai, l’anticipo per comprarsi uno striminzito tetto seguito da non so quante rate di mutui trentennali. Chissà se i nostri figli avranno mai la soddisfazione, alla fine della loro vita, di dire:- Questa è casa mia! La cosa assurda poi sono i così detti piani di zona partiti nel 2007, altra truffa legalizzata questa volta non a favore dei GRANDI PALAZZINARI ma di quelle cooperative, loro sottoposte, che dovrebbero usare le leggi a favore dei meno abbienti per agevolare l’accesso ad un appartamento. Andate ad informarvi presso i cantieri quanto costano i costuendi appartamenti a via di TORCERVARA…. Gli unici agevolati, se così si può dire, sono quelli che si daranno in affitto da 800.00 euro al mese in su per un monolocale ma udite udite chissà forse tra trenta-quarant’anni potranno riscattarli. Che grande agevolazione!… Tutto questo è veramente ignobile… L’amara verità è che è tale la fame di case a Roma che sono andati pare a ruba… Carissimo detto questo ti ringrazio sempre per il tuo personale prezioso impegno del quale ti siamo debitori noi tutti abitanti di Colli Aniene. Cari saluti e buon fine settimana. Giuseppina

25 giugno 2011 - Caro Antonio, hai ragione da vendere, tuttavia non è saggio vista la storia ed esperienza attendere per poi vedere dopo che le istituzione abbiano deciso ed a volte già appaltato in modo non sufficentemente corretto. Perchè non chiedere sin d'ora un incontro per verificare se esiste un piano armonico per la città di Roma ed esaminare se è forse una opportunità di possibile bacinella di voti da prenotare che potrebbe attendere per altre decisioni più urgenti ed importanti proprio per un disegno di sviluppo armonico ? Quanti soldi si intende impegnare e quante e quali altre necessità saranno accantonate ? per altri progetti si presume di rimanere in attesa di tempi migliori stante l'attuale carenza econimica in Italia, Europea e non solo ? I cittadini non possono o devono collaborare nella formulazione delle priorità oppure assistere e subire di essere degli oggetti ? Scusami, un cordiale saluto di buon lavoro ! Sergio.