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luglio 2011 – Negli ultimi giorni abbiamo notato strani
movimenti a Colli Aniene, con un incremento delle presenze di nomadi
nel quartiere e soprattutto gente nuova e mai vista che circola
nelle nostre strade. Un grosso furgone sospetto staziona da giorni
in via Calosso mentre alcuni nomadi vanno e vengono verso l’area
di via della Martora. Altre presenze che scompaiono alle prime luci
dell’alba sono state segnalate da alcuni abitanti in via del Flauto.
Contemporaneamente sono ripresi i furti con scasso ai danni delle
automobili, soprattutto in via Fausto Gullo e lungo l’area intorno
al parco Baden Powell, e perfino un’aggressione ad un abitante del
quartiere. Tutti reati che per ora non è possibile addebitare
a queste nuove presenze ma che inquietano chi vive in questi luoghi.
Stiamo assistendo alla riconquista del territorio da parte di chi
era stato allontanato o esiste il pericolo concreto di nuovi microinsediamenti
che sono frutto degli indiscriminati sgomberi attuati dal Piano
Nomadi del Comune di Roma?
È probabile che si tratti di persone nomadi vaganti, dopo
l’ultimo sgombero di via Cave di Pietralata, alla ricerca di un
riparo per qualche notte ma non si può sottovalutare la minaccia
concreta di nuovi villaggi abusivi, approfittando della scarsa sorveglianza
di questi giorni estivi.
Abbiamo
ricevuto segnalazione da un lettore che anche nel VII Municipio,
ai confini di Colli Aniene, vengono osservati nuovi micro campi
a ridosso dell’ex campo nomadi di via Severini, di cui ci è
stata fornita anche una documentazione fotografica atta a dimostrare
che stiamo segnalando un rischio reale e da non sottovalutare. Del
resto avevamo già espresso il nostro punto di vista per un
Piano Nomadi che non ha risolto i problemi dei residenti, ancora
oggi tormentati dai fumi tossici e dai reati verso le persone e
il territorio, e che non ha migliorato la vita dei villaggi rom
autorizzati che, secondo il piano stesso, avrebbero dovuto essere
ristrutturati. Nomadi
e residenti accumunati dall’indifferenza delle istituzioni per il
loro diritto di vivere in un luogo decoroso indispensabile in una
città che si definisce civile.
A Colli Aniene il cittadino attende ancora la bonifica dell’area
di via della Martora e la recinzione dei terreni sgomberati, in
attesa del promesso Punto Verde Qualità, che tutelerebbe
lo spazio pubblico evitando nuove occupazioni. Non ci stancheremo
mai di denunciare questa promessa mai mantenuta del Sindaco di Roma.