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luglio 2011 – Un importante appuntamento che riguarda tutti
noi e a cui non è stato ancora dato il giusto peso è
previsto per il 9 ottobre prossimo. Appuntatevi
questa data sul calendario o, per stare al passo con i tempi, inserite
un memo nel calendario di outlook. Tutti i cittadini dovranno rispondere
al censimento della popolazione attraverso
un questionario preparato dall’ISTAT che sarà recapitato
a domicilio qualche giorno prima della data prevista per la rilevazione
dei dati. La principale novità di quest’anno è che
le risposte potranno essere fornite via internet in modalità
altamente sicura e a prova di attacchi informatici. Chi non ha la
connessione web potrà consegnare il modulo attraverso i punti
di raccolta che saranno indicati dall’Istituto di Statistica (prevalentemente
uffici postali e tabaccherie) ma nessuno potrà esentarsi
dal farlo. Attraverso controlli incrociati dei dati anagrafici e
di altre liste si punta a raccogliere i dati del 100% delle persone.
Quali sono gli obiettivi del Censimento? Il conteggio della popolazione
e la rilevazione delle sue caratteristiche strutturali, l'aggiornamento
e la revisione delle anagrafi comunali, la determinazione della
popolazione legale, la raccolta di informazioni sulla consistenza
numerica e sulle caratteristiche strutturali delle abitazioni e
degli edifici.
Rispetto ai censimenti del passato, la nuova strategia censuaria
mantiene le tradizionali caratteristiche di universalità
(arrivare a tutti), individualità (le informazioni sono rilevate
su tutti gli individui) e simultaneità (tutte le informazioni
raccolte sono riferite alla notte tra l’8 e il 9 ottobre).
Per la prima volta il censimento della popolazione e delle abitazioni
è soggetto a una normativa europea, vincolante per gli Stati
membri in ordine ai contenuti, al piano di diffusione e alla qualità
dei dati prodotti.
Riguardo agli aspetti organizzativi e metodologici, la principale
innovazione del 15° Censimento consiste nell'impiego delle Liste
anagrafiche comunali (LAC) di famiglie e convivenze, affiancate
da altre liste ausiliarie, di fonte sia comunale sia nazionale.
Per la prima volta il censimento riconosce le coppie di fatto, anche
omosessuali, o per dirla in linguaggio burocratese “la coppia convivente
dello stesso sesso” e sarà ben distinto da quelle con legami
parentali, due amici o uniti dal rapporto anziana e badante affinché
non ci siano equivoci, sarà la possibilità di dichiarare
“altra persona coabitante senza legame di coppia, parentela o affinità”.
Si avrà finalmente una rilevazione complessiva reale sullo
stato delle persone e delle comunità che fotograferà
la nuova Italia su abitudini, famiglia, lavoro e strutture abitative.
Un flusso enorme di dati che consentirà all’ISTAT un’analisi
socio economica di medio e lungo periodo al fine di valutare le
potenzialità economiche, sociali e territoriali.