Pista ciclopedonale Togliatti-Cervelletta: ripresi i lavori ma l’infrastruttura presenta già segni di cedimento

9 Agosto 2011 – In attesa del responso del Corpo Forestale all’appello dei cittadini in difesa degli alberi, i lavori della pista ciclopedonale Togliatti-Cervelletta sono ripresi con la chiusura del varco dello spartitraffico all’altezza dell’istituto Sacro Cuore. Non vogliamo tornare su argomenti dibattuti in diversi altri articoli ma vogliamo informare i lettori sulla consistenza dell’opera che si sta realizzando. Abbiamo ricevuto la segnalazione di un abitante di Colli Aniene relativa alla tenuta del cemento con cui è fabbricata la pista e abbiamo voluto verificare di persona i segnali di cedimento rilevati dall’attento lettore. Possiamo confermare che nel tratto già terminato della ciclabile, posto di fronte al liceo Benedetto Croce, l'asfalto appena realizzato è già rovinato in più punti sotto la pressione di alcuni "semplici" ciuffi d’erba e la superficie presenta già alcune tracce di sfaldamento. Se aggiungiamo che questo fenomeno si era già verificato nelle parti iniziali e finali del primo tratto di ciclopedonale, già opportunamente smantellati e rifatti con una sottofondazione in cemento, è lecito porsi degli interrogativi sulla tenuta e la qualità di questa infrastruttura. Pensavamo che il massimo dell’inadeguatezza e dell’imperizia fosse stato fornito durante la progettazione e la realizzazione della precedente pista ciclabile di viale Palmiro Togliatti ma, queste avvisaglie di veloce degrado sommate alle legittime proteste degli abitanti di Colli Aniene, ci portano a credere che quel limite possa essere lungamente superato da questa nuova opera. Crediamo che sia un diritto di tutti gli abitanti di questo luogo criticare un appalto comunale eseguito con dispendi di risorse pubbliche e senza ascoltare preventivamente il parere dei cittadini, soprattutto quando c’è il sospetto che questa opera sia stata realizzata in bassissima qualità o, peggio ancora, in economia sui materiali. Usando un pizzico di ironia si potrebbe ipotizzare che l’amministrazione capitolina abbia voluto di proposito costruire una pista in queste condizioni, allo scopo di renderla compatibile con il disastrato manto stradale e con la fatiscenza della segnaletica orizzontale di viale Battista Bardanzellu (vedi l'ampia documentazione fotografica in calce all'articolo).

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