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Agosto 2011 – In attesa del responso del Corpo Forestale
all’appello dei cittadini in difesa degli alberi, i lavori della
pista ciclopedonale Togliatti-Cervelletta sono ripresi con la chiusura
del varco dello spartitraffico all’altezza dell’istituto Sacro Cuore.
Non vogliamo tornare su argomenti dibattuti in diversi altri articoli
ma vogliamo informare i lettori sulla consistenza dell’opera che
si sta realizzando. Abbiamo ricevuto la segnalazione di un abitante
di Colli Aniene relativa alla tenuta del cemento con cui è
fabbricata la pista e abbiamo voluto verificare di persona i segnali
di cedimento rilevati dall’attento lettore. Possiamo confermare
che nel tratto già terminato della ciclabile, posto di fronte
al liceo Benedetto Croce, l'asfalto appena realizzato è già
rovinato in più punti sotto la pressione di alcuni "semplici"
ciuffi d’erba e la superficie presenta già alcune tracce
di sfaldamento. Se
aggiungiamo che questo fenomeno si era già verificato nelle
parti iniziali e finali del primo tratto di ciclopedonale, già
opportunamente smantellati e rifatti con una sottofondazione in
cemento, è lecito porsi degli interrogativi sulla tenuta
e la qualità di questa infrastruttura. Pensavamo che il massimo
dell’inadeguatezza e dell’imperizia fosse stato fornito durante
la progettazione e la realizzazione della precedente pista ciclabile
di viale Palmiro Togliatti ma, queste avvisaglie di veloce degrado
sommate alle legittime proteste degli abitanti di Colli Aniene,
ci portano a credere che quel limite possa essere lungamente superato
da questa nuova opera. Crediamo che sia un diritto di tutti gli
abitanti di questo luogo criticare un appalto comunale eseguito
con dispendi di risorse pubbliche e senza ascoltare preventivamente
il parere dei cittadini, soprattutto quando c’è il sospetto
che questa opera sia stata realizzata in bassissima qualità
o, peggio ancora, in economia sui materiali. Usando un pizzico di
ironia si potrebbe ipotizzare che l’amministrazione capitolina abbia
voluto di proposito costruire una pista in queste condizioni, allo
scopo di renderla compatibile con il disastrato manto stradale e
con la fatiscenza della segnaletica orizzontale di viale Battista
Bardanzellu (vedi l'ampia documentazione fotografica in calce all'articolo).