Il furto dei coperchi in ghisa dei tombini colpisce pesantemente Colli Aniene

19 Agosto 2011 – Nei mesi estivi numerose strade del V Municipio, in particolare a Colli Aniene, Rebibbia e Casal Monastero, sono state vittime di razzie da parte di persone ignote che hanno prelevato tombini di ghisa per rivenderli a ricettatori senza scrupoli che ignorano volontariamente la provenienza del bottino. Una nuova fonte di guadagno per la piccola criminalità si affianca alla tragica piaga dei furti di rame che già tanti danni ha portato alla comunità compreso il forte sospetto di essere la causa principale del rogo della Stazione Tiburtina. Ad un primo approccio tutto ciò appare assurdo, ma questa nuova moda è in grado di creare non pochi danni alla pubblica amministrazione per problemi economici (ogni chiusino costa qualche centinaio di euro) e per problemi di sicurezza. È indiscutibile che un tombino aperto e non segnalato rappresenti un notevole problema all’incolumità delle persone e dei veicoli oltre al rischio che qualche fanciullo distratto possa finirci dentro. Eppure la ghisa rispetto al rame non ha un grande mercato e il prezzo di acquisto come rottame è molto inferiore ad un euro per chilogrammo. Per quanto ne sappiamo vendere la ghisa, per di più marchiata con il simbolo del Comune di Roma, risulta veramente difficile e appare chiaro che è assai arduo ottenere dei profitti da un mercato non ricettivo. Allora ci domandiamo a chi giova creare questi problemi alla comunità? Un’ipotesi molto improbabile è che qualcuno cerchi di ricattare l’amministrazione capitolina per far cessare questo tipo di reato, molto preoccupante e difficile da perseguire. Un’altra possibilità, altrettanto fantasiosa, è che il furto sia commissionato da chi ha un interesse economico affinché l’amministrazione capitolina provveda a sostituire le coperture dei tombini con nuovi dispositivi dotati di sistemi di chiusura anti asporto. Del resto riflettendo con gli elementi disponibili conosciamo la difficoltà che esiste nel piazzare questa refurtiva: gli unici sbocchi per i malviventi sono la rivendita a piccoli rottamai che, pur di guadagnare piccole somme, sono disposti a farsi carico del rischio che corrono rendendosi complici di un illecito. Un rischio elevato per un piccolo ricavo!
Il Comune di Roma non ha ancora affrontato efficacemente il problema, si è limitato a delimitare i tombini scoperchiati con paletti in ferro e nastro di segnalazione, lasciando comunque una situazione di pericolo per le persone che possono caderci dentro e, quando questo accadrà, qualcuno ci dovrà fornire delle spiegazioni. Auspichiamo che tutte le aziende che governano il sottosuolo di Roma provvedano il prima possibile a mettere in sicurezza i loro chiusini.
L’ultimo aspetto da considerare è la facilità con cui questa micro criminalità colpisce un quartiere come il nostro che, storicamente, non è mai stato sufficientemente sorvegliato da parte delle forze dell’ordine. Una zona che conta circa quarantamila abitanti ma che non ha diritto neppure ad un vigile di prossimità e il cui commissariato di riferimento risulta ad una distanza assurda (nel quartiere di San Basilio a ridosso della via Nomentana).

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

La redazione del sito www.collianiene.org per approfondire l'entità del problema ha chiesto ulteriori informazioni al Comando del V Gruppo di Polizia Municipale ricevendo la seguente risposta:

30 agosto 2011 - Con riferimento all'oggetto e di quanto anticipato per le vie brevi, si informa che sulla strada in questione nel tratto compreso tra via Tiburtina e via F. santi e tra via F. santi e via I. Giordani sono state asportate n. 18 coperture in ghisa dei pozzetti di servizio che si è già provveduto a mettere in sicurezza.
Per conoscenza, si informa che in data 24.06.2011, agenti del locale Commissariato di PS "S. Basilio", per episodi simili, hanno effettuato un arresto, in flagranza di reato, per furto aggravato, a carico di un quarantenne pregiudicato originario di Cassino (FR).
Ad ogni buon fine questo Comando ha potenziato i controlli inerenti tale attività criminosa.

Il responsabile per l'informazione del V Gruppo
Polizia Roma Capitale

F.P. Fabio Chiusi

Commenti

1 settembre 2011 - Furto dei tombini di ghisa in Via Piero Caleffi e Via Grotte di Gregna. I buchi sono stati riempiti di rami tagliati e malamente segnalati con picchetti di acciatio e nastro bicolore.
Sono veramente pericolosi , sia per chi parcheggia un autovettura e chi cammina a piedi. Ringo