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Agosto 2011 – Nei mesi estivi numerose strade del V Municipio,
in particolare a Colli Aniene, Rebibbia e Casal Monastero, sono
state vittime di razzie da parte di persone ignote che hanno prelevato
tombini di ghisa per rivenderli a ricettatori senza scrupoli che
ignorano volontariamente la provenienza del bottino. Una nuova fonte
di guadagno per la piccola criminalità si affianca alla tragica
piaga dei furti di rame che già tanti danni ha portato alla
comunità compreso il forte sospetto di essere la causa principale
del rogo della Stazione Tiburtina. Ad un primo approccio tutto ciò
appare assurdo, ma questa nuova moda è in grado di creare
non pochi danni alla pubblica amministrazione per problemi
economici (ogni chiusino costa qualche centinaio di euro)
e per problemi di sicurezza. È indiscutibile
che un tombino aperto e non segnalato rappresenti un notevole problema
all’incolumità delle persone e dei veicoli oltre al rischio
che qualche fanciullo distratto possa finirci dentro. Eppure la
ghisa rispetto al rame non ha un grande mercato e il prezzo di acquisto
come rottame è molto inferiore ad un euro per chilogrammo.
Per quanto ne sappiamo vendere la ghisa, per di più marchiata
con il simbolo del Comune di Roma, risulta veramente difficile e
appare chiaro che è assai arduo ottenere dei profitti da
un mercato non ricettivo. Allora
ci domandiamo a chi giova creare questi problemi alla comunità?
Un’ipotesi molto improbabile è che qualcuno cerchi di ricattare
l’amministrazione capitolina per far cessare questo tipo di reato,
molto preoccupante e difficile da perseguire. Un’altra possibilità,
altrettanto fantasiosa, è che il furto sia commissionato
da chi ha un interesse economico affinché l’amministrazione
capitolina provveda a sostituire le coperture dei tombini con nuovi
dispositivi dotati di sistemi di chiusura anti asporto. Del resto
riflettendo con gli elementi disponibili conosciamo la difficoltà
che esiste nel piazzare questa refurtiva: gli unici sbocchi per
i malviventi sono la rivendita a piccoli rottamai che, pur di guadagnare
piccole somme, sono disposti a farsi carico del rischio che corrono
rendendosi complici di un illecito. Un rischio elevato per un piccolo
ricavo!
Il
Comune di Roma non ha ancora affrontato efficacemente il problema,
si è limitato a delimitare i tombini scoperchiati con paletti
in ferro e nastro di segnalazione, lasciando comunque una situazione
di pericolo per le persone che possono caderci dentro e, quando
questo accadrà, qualcuno ci dovrà fornire delle spiegazioni.
Auspichiamo che tutte le aziende che governano il sottosuolo di
Roma provvedano il prima possibile a mettere in sicurezza i loro
chiusini.
L’ultimo aspetto da considerare è la facilità con
cui questa micro criminalità colpisce un quartiere come il
nostro che, storicamente, non è mai stato sufficientemente
sorvegliato da parte delle forze dell’ordine. Una zona che conta
circa quarantamila abitanti ma che non ha diritto neppure ad un
vigile di prossimità e il cui commissariato di riferimento
risulta ad una distanza assurda (nel quartiere di San Basilio a
ridosso della via Nomentana).
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org
La
redazione del sito www.collianiene.org
per approfondire l'entità del problema ha chiesto
ulteriori informazioni al Comando del V Gruppo di Polizia
Municipale ricevendo la seguente risposta:
30
agosto 2011 - Con riferimento all'oggetto e di
quanto anticipato per le vie brevi, si informa che sulla
strada in questione nel tratto compreso tra via Tiburtina
e via F. santi e tra via F. santi e via I. Giordani sono
state asportate n. 18 coperture in ghisa dei pozzetti
di servizio che si è già provveduto a mettere
in sicurezza.
Per conoscenza, si informa che in data 24.06.2011, agenti
del locale Commissariato di PS "S. Basilio",
per episodi simili, hanno effettuato un arresto, in flagranza
di reato, per furto aggravato, a carico di un quarantenne
pregiudicato originario di Cassino (FR).
Ad ogni buon fine questo Comando ha potenziato i controlli
inerenti tale attività criminosa.
Il responsabile per l'informazione del V Gruppo
Polizia Roma Capitale
F.P. Fabio Chiusi
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