Degrado dei Parchi – emergenza crolli delle palme infestate dal parassita “punteruolo rosso”

27 Settembre 2011 – Un nuovo pericolo, causato dal degrado e soprattutto dall’incuria, si profila nei nostri parchi: la caduta dei grossi rami di palma o addirittura del tronco superiore. Le piante infestate ed uccise dal parassita “punteruolo rosso” rischiano di schiantarsi al suolo colpendo le auto in sosta o i pedoni. La foto pubblicata, ripresa nel nostro quartiere, è estremamente esplicativa del rischio che si corre ignorando il problema. È di estrema urgenza provvedere alla rimozione dei tronchi di alberi compromessi al fine di evitarne il collasso. Per una pianta indebolita nella struttura interna dal vorace coleottero è sufficiente un alito di vento o la pioggia per causarne il crollo repentino. Ricordiamo che se la pianta sorge su un’area privata, come un terreno condominiale, i proprietari dovranno rispondere dei danni causati dalla caduta. Il decreto legislativo n. 214 del 19 agosto 2005 è molto chiaro sia per quanto riguarda l’arginare del diffondersi dell’epidemia, sia per gli aspetti che concernono il controllo e la distruzione delle piante infettate. Un ulteriore decreto ministeriale datato 13 febbraio 2008 rende ancora più chiara la lotta al diffondersi del contagio e obbliga i comuni e i cittadini privati proprietari di palme, ove si sono manifestati casi di infestazione, a provvedere alla sradicazione della pianta e al corretto smaltimento di tutte le sue parti ad opera di professionisti. E allora, ci domandiamo, per quale motivo il Comune di Roma assiste passivamente alla distruzione progressiva di migliaia di piante sul suo territorio facendo ben poco per la tutela delle palme e quasi nulla per lo smaltimento dei tronchi pericolosi delle piante morte? L’amministrazione capitolina si ritiene esentata dal rispettare le leggi nazionali ed europee? Cosa aspetta ad affrontare il problema prima che si verifichi qualche seria disgrazia?
Questo sito web di informazione ha già tentato di richiamare l’attenzione delle istituzioni su questo grave pericolo e ha sollecitato un intervento per fermare il degrado dei parchi. Purtroppo l'invito è rimasto inascoltato e il punteruolo rosso ha continuato incontrastato la sua azione. L’indifferenza delle persone e di coloro che debbono controllare la situazione rende tutto più complicato e difficile. Probabilmente arriveremo in pochi anni alla scomparsa delle palme dalla nostra città, compresi quei secolari fusti che decorano le ville pubbliche e i grossi giardini. Assisteremo con indifferenza all’azione di questo parassita creando un precedente: se ci tolgono anche il verde, cosa resterà dei nostri quartieri? Ultimo capitolo del “verde dimenticato” che si aggiunge alla sempre maggiore mancanza di senso civico: cartacce, bottiglie vuote, escrementi dei cani, assenza di punti di raccolta rifiuti, scarsa illuminazione, imbrattamenti, scarsa educazione dei frequentatori, poca sicurezza.
Siamo certi che le associazioni territoriali interverranno presto, con iniziative concrete, onde richiamare l’attenzione pubblica su questi fenomeni di degrado al fine di bloccarlo e provocare un’inversione di tendenza. I primi passi sono stati già fatti ma la strada è lunga e tortuosa.

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