Campo sportivo di via degli Alberini: ripresi i lavori di completamento della struttura

29 Settembre 2011 – Sono ripresi i lavori di completamento del centro sportivo di via degli Alberini che, dopo aver speso una mole di denaro pubblico, era stato abbandonato lasciandolo nello stato di incuria e di deterioramento. Lasciateci esprimere la nostra soddisfazione per aver riportato all’attenzione della gente quello che ritenevamo uno spreco di investimenti pubblici e di scarsa attenzione per il territorio. Sotto la spinta dei cittadini abbiamo lottato, dalle colonne del nostro sito web, per strappare questa area al degrado, alle occupazioni abusive e ai rave party per restituirla ai giovani del quartiere. Osservare che i lavori ora procedono a ritmo serrato ci conforta e ci sprona a lavorare con nuova energia su altri argomenti che ci stanno altrettanto a cuore. Il centro sportivo era un progetto che risaliva addirittura al 1997 e che prevedeva la costruzione di campi di calcio, di calcetto e di calcio a otto, dotati di illuminazione, tribune, spogliatoi e parcheggi. I lavori rimasero a lungo fermi per l’occupazione abusiva delle strutture. Ora è stato consegnato in gestione all’Associazione Sportiva Dilettantistica di Tor Sapienza che insegna calcio nella capitale da oltre cinquant’anni e che garantirà la corretta funzionalità della struttura. Osservando i lavori si può già vedere l’esecuzione della posa in opera dei manti di erba sintetica che costituirà la superficie dei campi e questo conferma che la scuola calcio sarà già operativa a Colli Aniene nei prossimi giorni. Finalmente una buona opportunità per i giovani del quartiere di praticare una sana attività sportiva con istruttori qualificati e sotto il controllo di fisioterapisti e medici ortopedici.
Ieri il Presidente del V Municipio Ivano Caradonna ha effettuato un sopralluogo nell’impianto sportivo e ci ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Ci sono state delle difficoltà ma ora siamo in un momento positivo ormai vicino alla realizzazione del progetto originale. La società aggiudicatrice dell’appalto di gestione ha richiesto alcune varianti minime che riguardano le infrastrutture e non compromettono in alcun modo l’area verde della zona che sarà tutelata con il massimo impegno. I lavori eseguiti sono un ripristino delle strutture vandalizzate nel tempo. Vorrei spendere qualche parola sulla società ASD Tor Sapienza che si è aggiudicata la gara di gestione dell’impianto sportivo: sta sistemando l’area a proprie spese anticipando risorse che saranno poi defalcate dal canone di locazione dell’area.”
È stata poi la volta del presidente del Tor Sapienza Luigi Santamaria che ha fortemente contestato l’articolo, apparso su un sito locale di un noto giornalista del quartiere, che conteneva una serie di allarmanti notizie che non trovano riscontro con la realtà dei lavori. Ha dichiarato che l’area assegnata dal Comune di Roma, bonificata a spese dell’associazione sportiva, sarà rispettata in tutti i suoi aspetti. Il progetto è stato verificato e accettato dall’ufficio tecnico del comune e chiunque può controllare l’osservanza completa delle opere eseguite.
Appare chiaro il riferimento delle due dichiarazioni ai piccoli movimenti di protesta del quartiere che stanno divulgando notizie non veritiere e che cercano di difendere gli interessi di pochi anziché gioire per la riconquista di un pezzo di territorio degradato e abbandonato. Sono probabilmente le stesse persone che prima protestavano per i raduni rave, per l'incuria e per le occupazioni abusive dell’impianto. Quando viene rilasciata un’opera pubblica è normale che si sollevi qualche voce contraria, che ha tutto il diritto di esprimere il proprio punto di vista, ma non riusciamo a comprendere il motivo per il quale un’importante associazione territoriale si sia schierata ad inseguire voci su improbabili scenari, anziché gioire per un’opera molto utile per la comunità dei più giovani, usufruibile anche dalle scuole di questo quartiere, dopo che nel passato la stessa associazione aveva più volte evidenziato lo stato di incuria e di abbandono dell’area.

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