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Settembre 2011 – Ieri pomeriggio, mentre effettuavamo un
sopralluogo intorno a via della Martora insieme alla giornalista
di Rete Oro Sabrina Quartieri e al Presidente del V Municipio Ivano
Caradonna, abbiamo preso contatto con l’addetta stampa dell’assessore
all’Ambiente Marco Visconti che ci ha inviato la copia di un’e-mail
che era stata inviata ai comitati dei cittadini qualche tempo fa.
Non conosciamo i motivi per i quali questo messaggio, che spiegava
in parte i motivi del ritardo della bonifica, non sia stato reso
noto ai residenti di Colli Aniene ma ora che è giunto alla
nostra redazione siamo felici di pubblicarlo perché riteniamo
che la completezza dell’informazione sia un elemento importante
per farsi un’opinione corretta.
L’assessore
Marco Visconti risponde in questo modo alle domande del Presidente
Caradonna: “Caro Presidente, Cari Residenti,
onorare gli impegni è per me un principio inderogabile che
diventa priorità assoluta quando si tratta di risolvere problemi
che investono direttamente le condizioni di vita dei cittadini.
I tecnici del Dipartimento ambiente sono pronti ad effettuare l'intervento
di bonifica nell'ex campo nomadi de La Martora, e lo faranno appena
gli Organi Giudiziari rilasceranno il nulla osta per l'accesso all'area,
attualmente sotto sequestro. Preciso che gli uffici preposti hanno
inoltrato la richiesta di accesso all'area, nel luglio scorso.
Sarò lieto di parteciparVi la data di inizio lavoro. Marco
Visconti - assessore all'Ambiente”
Per chi non conosce l’antefatto che ha portato al sequestro dell’area
di via della Martora facciamo un breve riassunto dei fatti. Il 27
gennaio 2011 il Comitato di Quartiere di Colli Aniene, sotto la
spinta dei cittadini martoriati dai fumi tossici, ha presentato
una segnalazione al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri sulle
combustioni pericolose di materiali e rifiuti di ogni genere con
conseguente pericolo per la salute pubblica. L’esposto portò
come conseguenza il sequestro della discarica di via della Martora,
primo provvedimento per la tutela dei cittadini. In realtà
questo espediente del NOE non fermò né i fumi tossici
e neppure la devastazione del territorio perché le discariche
si spostarono pochi metri più avanti lungo la via che porta
al casale Bocca di Leone. Fu un errore l’esposto? Da osservatori
esterni, crediamo che non c’erano alternative se non subire passivamente
l’attentato al nostro diritto di respirare.
Ora questo sequestro è diventato una sorta di alibi per ritardare
la bonifica della discarica che siamo certi non risolverà
i problemi dei fumi tossici se non sarà adeguatamente accompagnata
dal controllo del territorio. Già da ora potrebbero essere
avviati i lavori di ripulitura della discarica sorta lungo la via
che porta al Casale Bocca di Leone che è libera da provvedimenti
degli Organi Giudiziari ma piena di rifiuti speciali che vengono
bruciati da ignobili persone e intossicano due quartieri importanti
come Tor Sapienza e Colli Aniene.