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Ottobre 2011 – Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni sul
ritorno insistente dei miasmi dopo una breve pausa estiva, tutte
pubblicate nei commenti dei vari articoli, in cui si sollecitano
nuove iniziative contro l’immobilismo dell’ACEA.
L’ultima è di questa mattina. L’ha scritta Annarita e la
riportiamo in versione integrale: “Ostinatamente continuo a
segnalare il fetore che arriva dal depuratore tramite il form di
segnalazione Miasmi messo a disposizione sul sito del CDQ. Nulla
è cambiato, nonostante la recente assemblea di inizi ottobre.
Ho come l'impressione che si stia notevolmente abbassando
la guardia su questo problema, potrebbe essere possibile
indire una nuova riunione di quartiere dove prendere delle iniziative
comuni? Personalmente ho inviato dei link all'Ingegnere responsabile
del sito, nei quali vengono illustrate le soluzioni prese da altre
città per lo stesso problema, ma non ho avuto alcun riscontro.
Per quanto mi riguarda, forse questo può interessare di meno,
il problema sta diventando gravoso anche a livello psicologico,
è davvero sconfortante girare per casa ed avere la sensazione
di vivere in una fogna. Spero che la possibilità
che ci viene data di fare queste segnalazioni, non sia solo una
maniera di sfogare la propria frustrazione, ma si concretizzi in
azioni che portino ad una soluzione. Saluti. Annarita”.
Gli stessi dubbi della lettrice, sono i nostri, suffragati dall’incontro
avuto con la dirigenza del depuratore Roma Est durante il sopralluogo
del 7 ottobre scorso. Abbiamo avuto il sentore che gli interventi
eseguiti e quelli programmati per il futuro dall’azienda municipalizzata
non siano altro che dei rimedi apparenti su cui nutre dei dubbi
la stessa ACEA. Il Dr. Aureli, dirigente dell’impianto, ha riferito
che ciò che le operazioni che stanno facendo sono solamente
atte a mitigare i miasmi e non certo a risolverli.
Siamo convinti inoltre che la strategia adottata fino ad oggi dal
Comitato di Quartiere non porti risultati sulla breve distanza e
i cittadini fanno bene a chiedersi fino a quando dovranno
sopportare queste puzze nauseanti. Noi di questo sito web,
nella nostra completa autonomia, siamo dalla parte delle persone
che chiedono una nuova assemblea e il rispetto completo
del mandato precedente, pur apprezzando l'ottimo lavoro
fatto fino ad oggi dai membri del CdQ e dall’avvocato Salamone.
Domenica scorsa abbiamo parlato del problema anche con l’assessore
all’ambiente Giovanni Andrea Callea del V Municipio che sosteneva
che i parametri delle emissioni consentiti dalle norme di legge
sono differenti se un impianto è in aperta campagna o a ridosso
dell’abitato. Chiederà, tramite il Comune di Roma, di avere
una relazione da parte di ACEA sugli interventi realizzati e sulle
misure effettuate, per poi valutare come agire.
In conclusione, dopo oltre un anno di incontri con i tavoli istituzionali
e di rivendicazioni dei diritti dei cittadini la situazione è
sempre la stessa. Occorre prenderne atto e ripartire
con nuove proposte, coinvolgendo anche i residenti dei quartieri
di Casal dei Pazzi, Rebibbia e Tiburtino che respirano le stesse
esalazioni.
Antonio
Barcella
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