7
novembre 2011 – Nella sala gremita della Biblioteca della
Vaccheria Nardi, venerdì scorso, si è svolta la presentazione
del libro "Gesù è più forte della
camorra" di Don Aniello Manganiello e Andrea Manzi.
Per dare maggior risalto all’evento culturale hanno presenziato
all’incontro personalità del mondo politico e della cultura
come l’on. Walter VELTRONI, Paolo MASINI e Franco LA TORRE. Il libro
racconta dei 16 anni vissuti dal sacerdote a Scampia, un quartiere
napoletano di recente costruzione situato nell'estrema periferia
nord della città di Napoli. Questo luogo, sotto il dominio
incontrastato della camorra, è venuto alla ribalta dell’opinione
pubblica attraverso i racconti dello scrittore Roberto Saviano che
l’ha descritto osservandolo da fuori mentre Don Aniello è
entrato nelle Vele ogni giorno per tanti anni, usando il
Vangelo contro le pistole. “Non è una lettura facile
perché l’autore ti sbatte in faccia una realtà drammatica”,
ha sostenuto tra l’altro Franco La Torre. “…c’è il rischio
che l’uomo resti solo di fronte a questa battaglia contro il crimine
organizzato”.
Ha
preso poi la parola lo scrittore raccontando del suo arrivo a Scampia
con una gran paura dentro di sé, poi superata attraverso
la sofferenza della gente. Anche la Chiesa si era adeguata a quel
clima di terrore istaurato dai boss della camorra: pagavano bollette
dell’acqua esagerate, di diversi milioni di lire, per non urtare
la suscettibilità dei malavitosi che si erano allacciati
abusivamente all’impianto della parrocchia. “Ho invitato la gente
a presentare le denunce per qualsiasi tipo di reato subito. Non
serviva a nulla? Farlo significava cambiare la mentalità
della gente… ho negato i sacramenti ai figli dei camorristi. Non
ho alzato un muro piuttosto l’ho abbattuto.”
“Fare il parroco a Scampia dopo don Aiello è come fare il
presidente del PCI dopo Berlinguer”, ha dichiarato Paolo Masini.
L’intervento dell’ex sindaco di Roma on. Walter Veltroni ha concluso
la presentazione. Ha iniziato il suo discorso ricordando i drammatici
fatti di Genoa che hanno colpito la nazione: “Anche la morte è
selettiva e colpisce sempre i più poveri”. Poi ha dirottato
il discorso sugli argomenti trattati nel libro, sostenendo che a
Scampia c’è la camorra perché c’è disoccupazione,
mancano servizi, domina la povertà. “C’è
una ragione sociale per la quale è più facile mettere
la pistola in mano a chi è senza lavoro e deve sopravvivere…
Gesù è più forte della camorra? I credenti
riescono a trovare il segno di Dio nella sofferenza, chi non crede
non riesce a trovare una spiegazione”. Ha poi proseguito: “La legalità
non è un optional, è un tema prioritario per chi deve
governare e non è un problema solo di Scampia. A Roma ci
sono stati 29 morti dall’inizio dell’anno per opera della criminalità
che combatte per il controllo della prostituzione, dell’usura e
del mercato della droga. Non tutti reagiscono allo stesso modo nei
loro confronti perché le mafie portano voti. Se destra e
sinistra non si uniscono nel segno della legalità, questo
paese è spacciato!”
L’ultima osservazione vogliamo lasciarla per la responsabile della
Biblioteca della Vaccheria Nardi, dr.ssa Daniela Facchini, che ha
organizzato l’evento in maniera magistrale. Sotto la sua direzione
la Biblioteca Comunale è diventato il punto di riferimento
della cultura per tutto il Tiburtino.
Antonio
Barcella
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