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novembre 2011 – Iniziamo la nostra indagine sulle scuole
di Colli Aniene con un’analisi dello stato di salute dell’istituto
comprensivo Angelica Balabanoff, da molti definita come la migliore
scuola della zona. Nulla da eccepire sul personale didattico e sui
metodi di insegnamento. Il corpo docente è stabile e di lunga
esperienza. Abbiamo constatato personalmente come gli alunni della
prima elementare, con un metodo moderno di educazione scolastica,
vengano messi in condizione di leggere e scrivere nel giro di soli
tre mesi con ottimi risultati. Le finalità educative dell’istituto,
che riportiamo in fondo all’articolo, sono ammirevoli e degne di
un insegnamento didattico progredito.
Tuttavia, nel momento in cui spostiamo la nostra attenzione sull’edificio
e sulle altre strutture, le carenze saltano agli occhi. Infatti,
mentre la scuola media inferiore è stata da poco sottoposta
ad una ristrutturazione profonda, la scuola elementare, realizzata
in edilizia economica, si presenta in uno stato molto malridotto
con preoccupanti crepe che si aprono sui grigi muri di cemento.
Sulla pericolosità o meno di queste incrinature non possiamo
dire nulla; ci limitiamo ad augurarci, almeno, che siano state sottoposte
ad un controllo accurato da personale specializzato, visto che si
tratta della sicurezza dei bambini. Insistiamo su questo punto perché
la cronaca ha portato alla ribalta tanti fatti gravi, che con un
minimo di accortezza potevano essere evitati. Non
dimentichiamo l’episodio avvenuto circa un anno fa, proprio alla
Balabanoff, relativo al crollo di un pezzo di intonaco caduto sui
banchi di un’aula che, per fortuna, in quel momento era deserta,
perché gli alunni erano in ricreazione. Il dirigente scolastico
minimizzò l’accaduto, certamente basandosi sulla visione
diretta del piccolo danno, ma noi riteniamo che ciò che è
accaduto sia un segnale degno di attenzione e da non trascurare
nella maniera più assoluta. Il secondo punto criticabile
sono i giardini: il verde è molto trascurato, con tanta polvere
che si alza quando i bambini giocano durante le ore di ricreazione;
polvere che con le prime piogge si trasforma in fango. Le piogge
insistenti di questo periodo, inoltre, riducono il vialetto di accesso
in una zona di ampie pozze d’acqua difficilmente aggirabili dai
genitori e dai bambini. Il drenaggio o i canali di scolo sono praticamente
inesistenti o mal funzionanti. In occasione dell’ultimo nubifragio
abbiamo visto alcune mamme con i bambini in braccio guadare il lago
che si era formato, con l’acqua che oltrepassava l’altezza del ginocchio,
nel tentativo di raggiungere l’ingresso della scuola. L’illuminazione
dello stesso viale è stata più volte segnalata al
nostro sito come carente e pericolosa nelle ore più buie.
La situazione di disagio che abbiamo descritto si acuisce maggiormente
con i tagli pretesi dalla riforma della scuola promossa dal governo
ma questo non deve rassegnarci a subirla passivamente. Vorremmo
concludere con una riflessione: da qualche anno a questa parte è
stata istituita nella scuola italiana la figura del Dirigente Scolastico
con l'intento di imitare quello che già esiste da anni negli
Stati Uniti e in altre parti del mondo. Attendiamo speranzosi che
questi nuovi manager portino nuove idee e progetti innovativi per
migliorare sostanzialmente la precarietà esistente nei nostri
istituti.
Finalità
Educative dell’Istituto
1.
Imparare ad imparare: ogni alunno verrà guidato ad
acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro.
2. Progettare: ogni alunno dovrà utilizzare le conoscenze
apprese per fare progetti e verificarne i risultati.
3. Comunicare: ogni alunno dovrà comprendere messaggi
in varie forme comunicative e dovrà poter comunicare
in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi.
4. Collaborare e partecipare: ogni alunno dovrà saper
interagire con gli altri
5. Agire in modo autonomo e responsabile: ogni alunno dovrà
saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità
personale.
6. Risolvere problemi: ogni alunno dovrà saper affrontare
situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle
7. Individuare collegamenti e relazioni: ogni alunno dovrà
possedere strumenti che gli permettano di affrontare la
complessità del vivere nella società globale
del nostro tempo.
8. Acquisire ed interpretare l’informazione: ogni alunno
dovrà poter acquisire ed interpretare criticamente
l'informazione.
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Antonio
Barcella
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