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novembre 2011 – Ce ne eravamo già accorti direttamente,
visto che i miasmi del depuratore sono arrivati perfino a ridosso
di viale Palmiro Togliatti vicino all’autostrada A24, e la conferma
dei lettori è arrivata puntuale. Da qualche giorno le emissioni
del grosso impianto sono giunte ad un livello insopportabile
e disgustoso. Basta camminare nel quartiere, soprattutto
il mattino presto, per accorgersene anche se si è un po’
raffreddati. Perfino un sacerdote di una parrocchia del quartiere
ne ha parlato con me sostenendo come nella zona intorno al Sacro
Cuore le emanazioni raggiungano livelli intollerabili.
Claudio,
un iscritto al nostro gruppo facebook, ci scrive: “Avete notato
che odore nausebondo e ripugnante si avverte passeggiando per via
Bardanzellu? A che punto è la situazione del depuratore Acea?”.
Purtroppo posso rispondere solo che siamo fermi all’esposto presentato
dai cittadini alla Procura della Repubblica. I dirigenti ACEA stanno
facendo poco o nulla per sistemare il problema, solo spruzzatori
di citronella per tentare di coprire il cattivo odore. Per loro
le emissioni rientrano nei parametri consentiti a impianti di questo
genere (le misure le hanno effettuate loro o da chi hanno commissionato).
La prossima settimana tenteremo di farci rilasciare una dichiarazione
dal CdQ sullo stato del problema e su quanto intende fare per migliorare
la vita di questo quartiere.
Giuseppina ci ha inviato in copia un’e-mail che lei ha scritto al
Presidente della regione Lazio, al Sindaco di Roma, all’assessorato
ai lavori Pubblici, all’assessorato all’Ambiente e a varie altre
istituzioni. Non si può che concordare con tutto il contenuto
della e-mail.
Ve la rendiamo nota in maniera integrale:
“Gentile
Redazione, caro Antonio Barcella, Governanti tutti
Oggetto: Depuratore+Discarica=MORTE
siamo sempre al punto di partenza con questo maledetto depuratore
dunque? Con la differenza che ad oggi il depuratore di Roma
Est emana effluvi nauseabondi anche di giorno. Proprio non
se ne può più! E’ mai possibile che non ci sia
niente da fare? Sento condomini e vicini che si lamentano
per il pericolo che corre la nostra salute e quella dei bambini
in specie. Abbiamo la fortuna di avere un bel parco (perché
ce lo curiamo noi con i nostri soldi) ma non possiamo andare
a passeggiare perché l’aria è irrespirabile
e nulla possono fare i tanti alberi piantati nel corso di
trent’anni. Sì, sono trent’anni che sentiamo la puzza.
Mi ricordo che all’inizio pensavo fosse colpa del concime
sotto i giovani alberi e le aiuole. Ma quando mai … era il
famigerato depuratore che si è sempre fatto sentire
nostro malgrado. Sempre dopo le nostre rimostranze ci sono
stati giorni di tregua ma duravano il giro di un plenilunio
e subito si ripresentava più di prima l’aria fetida
e nauseabonda. Questa straziata Tiburtina che come ho ascoltato
stamani ad Uno Mattina è tutta in subbuglio in quanto
sarà perfino invasa dalla spazzatura. La Regione Lazio,
unitamente alla Provincia ed al Comune di Roma hanno iniziato
la costruzione di un’immensa discarica a San Vittorino vicino
Villa Adriana. E’ veramente una cosa incredibile oltre alla
gran massa di traffico che si riversa quotidianamente sulla
Tiburtina, Prenestina e la Famigerata A 24, ecco che i nostri
attenti governanti dicono che la scelta è stata dettata
dalla forte viabilità della zona … Ma stiamo scherzando?
Ci mancano solo i camion della spazzatura che vanno e vengono
da tutta Roma attraverso la Tiburtina. Ma siamo pazzi? Come
dice Bersani… Mi chiedo perché la discarica non la
fanno sulla Cassia o all’Eur o sull’Aurelia o al Portuense,
o la Flaminia? Proprio in una zona così trafficata
e di ancora incontaminato paesaggio agreste del parco di Tivoli
e delle amene cittadine che oltre al valore paesaggistico
conservano tesori archeologici nel territorio ancora inesplorati.
Senza parlare di una miriade, ancor oggi, di greggi che pascolano
tranquillamente per quelle terre e producono latte per i nostri
bambini e per gli squisiti formaggi di cui si vanta la nostra
campagna romana. Allora Signori governanti ed in massima parte
alla Signora Polverini ed al Sindaco Alemanno cerchiamo di
rivedere questa decisione e pensate anche al depuratore che
dista pochi metri da un popoloso quartiere come Colli Aniene
… Dovete crederci non ne possiamo più, specie da quando
sono confluiti per giunta i liquami di Ponte di Nona e del
costruendo Polo tecnologico, di essere ossessionati per le
sorti della nostra salute a causa delle puzze continue. Specie
le notti d’estate non si possono tenere le finestre aperte.
Non ci costringete a scendere in piazza per protestare per
le vostre decisioni ‘affrettate’ che coinvolgono sempre gli
stessi disgraziati. Noi gente che ha comprato la casa in cooperative
con sudore e sofferenze risparmiando su tutto ma senza sapere
che un depuratore, che emana effluvi maleodoranti peggio di
una discarica, esisteva a poche decine di metri dalla propria
abitazione … Ultima cosa:- vuole spiegare il Sindaco di Roma
e il Presidente del Quinto Municipio Caradonna che ci azzecca
(alla Di Pietro) continuare a costruire piste ciclabili inutilizzate
quali quelle intraprese in Via Bardanzellu sempre nel quartiere
Colli Aniene? Ci sembra un’esagerazione visto che a destra
e sinistra le due corsie sono piene di buche così come
tutto il quartiere dove marciapiedi fatiscenti e strade dissestate
la fanno da padrone? Già le piste ciclabili di viale
Palmiro Togliatti sono deserte. Ma chi ci va con tutto il
traffico che in ogni momento della giornata defluisce copioso
in tutte e due le corsie verso le fermate della Metro B. Ad
oggi è diventata fatiscente senza manutenzione costruita
ormai da anni e piena anche essa di buche e di erbacce che
ne hanno invaso interi tratti del percorso … E poi Colli Aniene
è un quartiere con ampi marciapiedi e interi percorsi
costruiti dai suoi abitanti per andare in bicicletta attraverso
il verde. Ed allora costruitele nel centro storico le piste
ciclabili come ve ne sono di bellissime a Monaco di Baviera,
a Parigi etc. etc. Tutto questo ci sembra un vero sperpero
di danaro pubblico. Con le mie più plateali proteste.
Giuseppina” |
Antonio
Barcella
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