La bonifica non ferma i fumi tossici!

21 novembre 2011 – Non occorreva essere un profeta o avere doti di chiaroveggenza per prevedere che la bonifica di via della Martora, da sola, non avrebbe risolto il problema dei fumi tossici. Un violento incendio si è scatenato a ridosso del campo nomadi di via Salviati alle prime luci dell’alba di Sabato scorso. Una grossa nube nera si è alzata minacciosa e, portata dal vento che tirava verso il centro di Roma, ha colpito soprattutto il Collatino e il Prenestino. I mezzi dei vigili del fuoco hanno lottato per diverse ore per domare le fiamme; è stato necessario chiedere l’aiuto di altre autobotti. Con la stessa rapidità, sono arrivate in redazione telefonate di persone indignate per una questione che non avrà mai fine.
Se si intende risolverlo, occorre prendere atto che si tratta di un problema di sicurezza. Non si può continuare a nascondere la testa come gli struzzi: si tratta di un reato perpetrato ad oltranza. Se i piromani sono nomadi o altri farabutti la situazione non cambia. Non abbiamo nulla contro la popolazione rom che rispetta la legge ma il reato va perseguito con la stessa determinatezza chiunque sia a compierlo, non bisogna avere paura di essere tacciati di razzismo. I veri razzisti sono coloro che non vogliono l’integrazione e lo dimostrano in continuazione con reati che vanno dal furto di metalli fino alla distruzione del territorio. Gli abitanti di Via Calosso sono privi dell'illuminazione stradale da quasi un mese per ripetuti furti del cavo elettrico che collega l'impianto alla distribuzione di energia elettrica. Perseguitare gli abitanti di Colli Aniene, di Tor Sapienza, del Collatino e del Prenestino con roghi che non hanno mai fine, significa non voler far parte di quel mondo civile che fino ad oggi ha mostrato la massima tolleranza. I veri emarginati siamo noi che non siamo difesi da nessuno nei nostri diritti. Se le istituzioni non prenderanno atto di questa vera emergenza, o non sono in grado di garantire la sicurezza di chi vive in questi luoghi, debbono necessariamente rassegnare le proprie dimissioni. Non possiamo più sopportare che gli stipendiati dallo stato che presiedono la caserma di polizia, posta a poche centinaia di metri da via Salviati, non si accorgano di quanto accade sotto i loro occhi. Il Questore Dr. Francesco Tagliente e il Prefetto Dr. Giovanni Pecoraro sono gli unici responsabili della sicurezza nella nostra città e sono loro che devono fornire una risposta urgente ai cittadini di quest’area di Roma Est. Se non sono in grado di garantire l’ordine e la tutela dei residenti, devono prenderne atto e spostare il campo nomadi di via Salviati oltre il GRA, così come era inizialmente previsto dal piano nomadi. La tua libertà finisce dove comincia la mia!
Per concludere, ci chiediamo che fine abbia fatto la denuncia alla Procura presentata dai cittadini di Colli Aniene. Possibile che la giustizia sia così lenta da non averla neanche esaminata e provveduto ai primi interventi?
Mentre le istituzioni continuano a ignorarci, riceviamo segnalazioni di nuovi micro-insediamenti rom e fotografie della devastazione del territorio.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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Commenti

21 novembre 2011 – Buon giorno Antonio, percorrendo la P. Togliatti proveniendo dalla Prenestina subito dopo la stazione FS sul lato Dx sono apparsi da qualche giorno,due o tre moduli abitativi, all’interno di uno spazio recintato, temo che sia l’inizio di un nuovo campo nomadi, preciso che non ho nulla contro i nomadi, ma mi viene spontaneo chiedermi sono queste le politiche del comune di roma in materia di integrazione? Così sono solo soldi buttati al vento. Se sapete qualcosa di più preciso attendo vostre notizie. Un saluto. Aldo

18 novembre 2011 – Salve, tra un fuoco tossico e l'altro volevo segnalare anche questo continuo disagio che ci troviamo a subire con i miei vicini, ogni tot settimane ignoti iniziano a costruire abusivamente sull'area massicciamente degradata e abbandonata tra via collatina e via severini. Dobbiamo lottare per farli togliere, ora cominciano anche ad importunarci verbalmente... Sarebbe possibile sottoporre all'attenzione vostra e del comitato di quartiere un'azione nei confronti di ATAC che mi risulta proprietaria di questo terreno, lasciato in un totale stato di abbandono, incuria e senza un minimo di controllo ai nostri danni? Anche da questo territorio oltre quello di via salviati partono spesso terrificanti falò alla diossina. Ringrazio e saluto tutti. Carla