Monitoraggio della qualità dell’aria – I cittadini di Settecamini-Case Rosse rilevano da soli i dati

23 novembre 2011 – C’è qualcosa che accomuna tutti i cittadini del quadrante Roma Est e che mette fortemente in pericolo il loro diritto di respirare: la qualità dell’aria. Che poi si tratti di miasmi del depuratore Roma Est o dei fumi tossici provenienti da discariche a ridosso dei campi nomadi oppure delle polveri sottili da traffico delle grandi arterie per finire con lo smog emesso dai grandi impianti industriali, il risultato non cambia. Sono i polmoni dei residenti ad essere colpiti profondamente con la violazione di un diritto non scritto: quello di poter respirare. Per fortuna c’è qualcuno che non si rassegna a questa situazione e combatte per fermare questi veri soprusi che, purtroppo, contano sull’indifferenza di chi ci dovrebbe difendere. Mentre i residenti di Tor Sapienza, del Collatino, di Colli Aniene e di Rebibbia si devono tutelare prevalentemente dai fumi tossici e dai miasmi del depuratore, gli abitanti di Settecamini, Case Rosse e il Polo Tecnologico devono farlo contro il grosso impianto della BASF e il suo inceneritore. Questi ultimi si sono organizzati in un’iniziativa che può servire da esempio per gli altri problemi di Roma Est: il monitoraggio della qualità dell'aria. I cittadini sono stati costretti a fare in proprio ciò che la Pubblica Amministrazione non ha mai fatto in 15 anni nonostante le migliaia di segnalazioni sulla pessima qualità dell’aria che essi respirano. Hanno eseguito uno studio dettagliato per accertare i cattivi odori prodotti dall’inquinamento dell’inceneritore della fabbrica che recupera e ricicla metalli preziosi residuo della combustione. I dati di riferimento dello studio sono rappresentati dalle segnalazioni di singoli cittadini sui “Cattivi Odori” percepiti nel territorio circostante lo stabilimento Basf. Ogni segnalazione si riferisce ad una percezione istantanea del Cittadino che occasionalmente usciva da casa o apriva la finestra, andava o tornava dal lavoro. La Basf ha sempre sostenuto che la fonte dei cattivi odori era da ricercarsi altrove soprattutto nel traffico locale e l’amministrazione pubblica ha accettato passivamente queste conclusioni. Non sono di questo parere i residenti che lamentano emissioni evidenti e la presenza di sostanze irritanti per gli occhi e le prime vie respiratorie, percepiti soprattutto nelle ore serali, notturne e mattutine. Disturbi che vengono attribuiti all’Inceneritore, dal momento che non ci sono altre fonti di emissione così importanti nel territorio di Case Rosse e Settecamini. Una vicenda che ci ricorda tanto quella che stiamo vivendo nel nostro quartiere. Anche da noi il CdQ ha provato a fare qualcosa di simile al monitoraggio dei comitati di Case Rosse/Settecamini ma senza ottenere una forte collaborazione di chi vive a ridosso del depuratore. Ciò potrebbe essere causata dalla scarsa informatizzazione di una popolazione piuttosto anziana e che segue con rassegnazione una questione decennale, più che a una mancanza di volontà. Forse si otterrebbero maggiori risultati con un questionario cartaceo da distribuire nel quartiere.

Antonio Barcella
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