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novembre 2011 – La notizia vera è che, dopo quasi
un anno dall’inizio dei furti, sono cominciati i lavori di ripristino
dei coperchi di ghisa dei tombini a Colli Aniene e nelle altre zone
del tiburtino. Non ci interessa sapere se i fondi necessari ai lavori
siano stati stanziati dal Municipio o dal Comune, siamo certi che
la provenienza sono le nostre tasche. Nella storia infinita dei
“continui scaricabarile” tra le due istituzioni, questa volta, ha
prevalso il senso di responsabilità per mettere la parola
fine su un problema di sicurezza. Per evitare nuove asportazioni
del “prezioso” metallo sono stati usati accorgimenti che hanno sostanzialmente
cambiato l’aspetto del tombino. La
prima differenza salta subito agli occhi ed è la mancanza
dell’imponente scritta S.P.Q.R. che caratterizzava la vecchia chiusura.
Questa è una modifica che riguarda solo l’aspetto, quelle
più sostanziali sono l’ancoraggio della copertura con viti
e cerniere nonché lo snellimento della struttura con l’impiego
di una massa minore di ghisa. Le grosse viti serviranno a rendere
più difficile la rimozione fraudolenta del coperchio metallico.
Qualche dubbio viene dal “dimagrimento” dell’intelaiatura che dovrà
sopportare il peso di automobili e camion. Auspichiamo che questa
variazione, che certamente comporterà un certo risparmio,
non sia la premessa di un nuovo problema di sicurezza.
Resta ancora un’ombra scura su tutta la vicenda. Chi ha tratto un
vantaggio da questo furto insolito e chi ne paga il prezzo? Proviamo
a fare un po’ di conti. Un coperchio di ghisa, venduto come rottame
a ricettatori senza scrupoli, vale per il ladro 10-12 €. Le fabbriche
lo rivendono a circa 300-400 € al pezzo e probabilmente ci riconsegnano
lo stesso metallo che, attraverso giri strani, può essere
riutilizzato solo dalle fonderie. Certamente il danno più
grosso lo subisce la municipalità che, oltre il riacquisto
dei pezzi sottratti, vede lievitare i costi degli oggetti, il prezzo
della posa in opera e di quello per la preparazione delle gare di
appalto.
Antonio
Barcella
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