29
novembre 2011 – Solo pochi giorni fa si è svolta
la 17° edizione della Festa dell’Albero ed anche il V Municipio
ha contribuito attraverso la messa a dimora di una decina di nuovi
alberi nella scuola elementare Fabio Filzi di via del Frantoio.
Ha partecipato all’evento l’assessore alle Politiche Ambientali
Giovanni Andrea Callea che ha sostenuto il progetto scolastico della
Filzi nella partecipazione al concorso del Comune di Roma per l’assegnazione
delle piante nelle scuole di Roma. “Una festa nata per sensibilizzare
i bambini sull’importanza del patrimonio arboreo per la tutela della
biodiversità e resa ancora più importante dai tragici
fatti provocati dai cambiamenti climatici e dal dissesto idrogeologico”,
ha dichiarato l’assessore introducendo il discorso agli alunni.
Ha
poi sottolineato come occorra rendere sensibili i bambini all’educazione
ambientale richiamando l’attenzione sull’impegno ecologico del premio
nobel Wangari Maathai, recentemente scomparsa, che riuscì
nell’impresa di piantare 45 milioni di alberi in Africa. Ha poi
ricordato l’impegno civile del volontario Sandro Usai, deceduto
durante le operazioni di soccorso agli abitanti di Monterosso. Un
discorso di alto livello concluso con la massima del filosofo cinese
Lao Tzu: “Fa più rumore un albero che cade di una foresta
che cresce”.
Abbiamo posto qualche domanda all’assessore Callea relativa alle
problematiche ambientali del V Municipio.
Il
cittadino teme che gli alberi piantati oggi nelle scuole, in futuro,
possano costituire un pericolo per gli scolari a causa della scarsa
manutenzione eseguita dal Servizio Giardini del Comune di Roma,
soprattutto per quanto riguarda la potatura delle piante. Cosa ne
pensa a riguardo?
Per prima cosa dobbiamo necessariamente fare una distinzione di
competenze: il Servizio Giardini è una responsabilità
del Comune di Roma. Il nostro è un Municipio particolare
per la presenza di grandi zone di verde. In particolare le scuole
sono immerse in veri parchi che richiedono una manutenzione straordinaria.
Sarebbero necessari stanziamenti maggiori per la cura del verde
ma le risorse sono limitate. Le segnalazioni di pericolo di caduta
rami che riceviamo vengono immediatamente girate al Comune di Roma
che interviene secondo le priorità.
Due grandi problemi di ambiente danneggiano da anni Colli
Aniene: i fumi tossici provenienti dalle discariche intorno ai campi
nomadi e i miasmi del depuratore Roma Est. Cosa può fare
il Municipio per mitigare questi fastidi?
Anche qui le competenze sono piuttosto limitate. Sul primo problema
c’è già una bonifica in corso che non risolverà
nulla senza un’adeguata sorveglianza dell’area. Credo che la persona
più indicata per intervenire sia il delegato alla Sicurezza
Giorgio Ciardi. Anche sul tema del depuratore possiamo fare ben
poco nella situazione attuale. Mi permetta una piccola provocazione:
così come sono ora i Municipi sono scatole vuote, hanno bisogno
dell’assegnazione di maggiori responsabilità per poter controllare
ed assistere il territorio.
Tutte le palme dei giardini di Roma stanno morendo per il
contagio del parassita “punteruolo rosso” ma soprattutto stanno
scomparendo per l’indifferenza delle istituzioni che ben poco hanno
fatto per fermare l’epidemia. Cosa intende fare il Municipio in
questa importante questione?
Ci siamo già attivati per portare il problema a conoscenza
dell’assessore all’ambiente Marco Visconti. Occorre considerare
che le palme a Roma sono moltissime e trattarle tutte ha un costo
eccessivo. C’è poi il problema politico: le risorse disponibili
vengono distribuite favorendo i municipi che hanno lo stesso colore
politico del Comune. Riteniamo invece che questa questione debba
essere trattata in maniera bipartisan lasciando la politica da parte.
Antonio
Barcella
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