Il tema scottante della Sicurezza Pubblica a Colli Aniene

14 dicembre 2011 Prendiamo spunto da un lungo messaggio pervenuto in redazione per affrontare una questione importante che va trattata con determinazione: la Sicurezza Pubblica del nostro quartiere. Chi ci segue puntualmente sa quanto mi sta a cuore questo tema e come io lo abbia già affrontato come ex membro del CdQ e coordinatore della Commissione Sicurezza. Oltre i numerosi articoli scritti in proposito, ho portato la richiesta di un Presidio fisso di Pubblica Sicurezza per Colli Aniene sui tavoli del Comune di Roma, ho richiamato più volte l’On. Santori, Presidente della Commissione consiliare speciale Politiche per la Sicurezza Urbana di Roma Capitale, a mantenere le sue promesse fatte in occasione dell’assemblea pubblica del giugno 2010, ho fatto parte della delegazione che ha affrontato l’argomento con il Questore di Roma Dr. Tagliente e con il dirigente del Commissariato di San Basilio Dr. Lauro, con risultati piuttosto deludenti. Solo chi era con me nell’incontro con il Questore conosce quanto ero infuriato (c’è un altro termine che rende meglio l’idea ma non è idoneo per chi legge) al termine dell’incontro in cui era presente anche il Presidente del V Municipio Ivano Caradonna. La causa di questi fallimenti può di certo ricercarsi nei tagli che il Ministero degli Interni ha subito negli anni e soprattutto nella mancanza di risorse e personale dei commissariati che non possono disperdere quel poco che hanno a disposizione. Inoltre, un altro argomento che è stato portato a scusante del rifiuto alla domanda è che ci sono zone di Roma con una situazione molto più grave di Colli Aniene.
Da allora è passato quasi un anno e, siamo d’accordo con il lettore, la situazione nella zona è molto peggiorata passando dagli scippi e dai furti con scasso alle rapine a mano armata o lo sfondamento delle saracinesche con l’automobile usata come ariete. Un’escalation che preoccupa i cittadini ma che è perfettamente in linea con una città ormai preda della violenza e di bande armate. Sembra di essere tornati ai tempi della banda della Magliana. Chissà se le serie televisive che ne hanno fatto un mito non siano state fonte di ispirazione per la criminalità organizzata?
Di certo non ci sembra il caso di rassegnarci di fronte a questa situazione, Collianiene.org continuerà a fare la sua parte portando in evidenza il problema, ma occorre che i residenti del quartiere sostengano la nostra lotta per un diritto sancito dalla costituzione. Insieme all’Associazione Culturale “Vivere a Colli Aniene”, nel mese di gennaio, promuoveremo una petizione pubblica per ottenere un presidio fisso di Polizia o Carabinieri o, in alternativa, un maggiore controllo del territorio. È logico che maggiore sarà l’adesione e più forza contrattuale avremo con le Istituzioni. Siamo certi che altre associazioni territoriali si uniranno a noi per sostenere questa iniziativa e ve ne daremo notizia come abbiamo sempre fatto.

13 dicembre 2011 - Cortese dott. Barcella,
vista la sua capacità di focalizzare le problematiche che attanagliano la comunità Colli Aniene, descritte sempre con dovizia di particolari, importantissimi per sottolineare l'entità reale dei problemi, non Le sarà sfuggito il clima da Far West che nelle ultime settimane si respira in quartiere. Rapine a mano armata (pistole e non taglierini o siringhe), esercizi commerciali sfondati a ripetizione con la tecnica della macchina-ariete, furti in appartamento in pieno giorno oltre che di sera e tanto altro ancora, come ad esempio la droga.
Vivo in questo quartiere dal 1977, e la criminalità a vario titolo è sempre stata presente, però da qualche anno è cambiato lo stile criminale e credo che si stia entrando in una fase di non ritorno, che ci farà sospirare i bei tempi in cui Colli Aniene, pur con tutti i suoi difetti di comunità periferica, era però tutto sommato un'isola a sé.
A meno che non ci sia una veemente spinta di risveglio verso le istituzioni deputate alla salvaguardia della sicurezza e dei servizi sociali (a tutela delle quali sono titolate e stipendiate!!!) credo che molto presto i fatti ora apparentemente sorprendenti e "nuovi" diverranno il normale clima.
Il problema reale è che se non verrà dato un segnale forte, presto molti quartieri di Roma, sopratutto in periferia, saranno preda di bande spietate, come peraltro già avviene in molte realtà della capitale.
Auspicherei quindi, che oltre ai ben noti e gravi problemi dell'incenerimento dei copertoni descritto nel suo editoriale, vengano riproposte a più riprese anche le problematiche che le descrivevo sopra, problematiche che colpiscono inevitabilmente molto più direttamente il cittadino di Colli Aniene. Una buona giornata – e-mail firmata

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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