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dicembre 2011 –
Prendiamo spunto da un lungo messaggio pervenuto in redazione per
affrontare una questione importante che va trattata con determinazione:
la Sicurezza Pubblica del nostro quartiere. Chi ci segue puntualmente
sa quanto mi sta a cuore questo tema
e come io lo abbia già affrontato come ex membro del CdQ
e coordinatore della Commissione Sicurezza. Oltre i numerosi
articoli scritti in proposito, ho portato la richiesta di un
Presidio fisso di Pubblica Sicurezza per Colli Aniene sui tavoli
del Comune di Roma, ho richiamato più volte l’On. Santori,
Presidente della Commissione consiliare speciale Politiche per la
Sicurezza Urbana di Roma Capitale, a mantenere le sue promesse fatte
in occasione dell’assemblea
pubblica del giugno 2010, ho fatto parte della delegazione che
ha affrontato l’argomento con il Questore di Roma Dr. Tagliente
e con il dirigente del Commissariato di San Basilio Dr. Lauro, con
risultati piuttosto deludenti. Solo chi era con me nell’incontro
con il Questore conosce quanto ero infuriato (c’è un altro
termine che rende meglio l’idea ma non è idoneo per chi legge)
al termine dell’incontro in cui era presente anche il Presidente
del V Municipio Ivano Caradonna. La causa di questi fallimenti può
di certo ricercarsi nei tagli che il Ministero degli Interni ha
subito negli anni e soprattutto nella mancanza di risorse e personale
dei commissariati che non possono disperdere quel poco che hanno
a disposizione. Inoltre, un altro argomento che è stato portato
a scusante del rifiuto alla domanda è che ci sono zone di
Roma con una situazione molto più grave di Colli Aniene.
Da allora è passato quasi un anno e, siamo d’accordo con
il lettore, la situazione nella zona è molto peggiorata passando
dagli scippi e dai furti con scasso alle rapine a mano armata o
lo sfondamento delle saracinesche con l’automobile usata come ariete.
Un’escalation che preoccupa i cittadini ma che è perfettamente
in linea con una città ormai preda della violenza e di bande
armate. Sembra di essere tornati ai tempi della banda della Magliana.
Chissà se le serie televisive che ne hanno fatto un mito
non siano state fonte di ispirazione per la criminalità organizzata?
Di certo non ci sembra il caso di rassegnarci di fronte a questa
situazione, Collianiene.org continuerà a fare la sua parte
portando in evidenza il problema, ma occorre che i residenti del
quartiere sostengano la nostra lotta per un diritto sancito dalla
costituzione. Insieme all’Associazione
Culturale “Vivere a Colli Aniene”, nel mese di gennaio,
promuoveremo una petizione pubblica per ottenere un presidio fisso
di Polizia o Carabinieri o, in alternativa, un maggiore controllo
del territorio. È logico che maggiore sarà l’adesione
e più forza contrattuale avremo con le Istituzioni. Siamo
certi che altre associazioni territoriali si uniranno a noi per
sostenere questa iniziativa e ve ne daremo notizia come abbiamo
sempre fatto.
13
dicembre 2011 - Cortese dott. Barcella,
vista la sua capacità di focalizzare le problematiche
che attanagliano la comunità Colli Aniene, descritte
sempre con dovizia di particolari, importantissimi per sottolineare
l'entità reale dei problemi, non Le sarà sfuggito
il clima da Far West che nelle ultime settimane si respira
in quartiere. Rapine a mano armata (pistole e non taglierini
o siringhe), esercizi commerciali sfondati a ripetizione con
la tecnica della macchina-ariete, furti in appartamento in
pieno giorno oltre che di sera e tanto altro ancora, come
ad esempio la droga.
Vivo in questo quartiere dal 1977, e la criminalità
a vario titolo è sempre stata presente, però
da qualche anno è cambiato lo stile criminale e credo
che si stia entrando in una fase di non ritorno, che ci farà
sospirare i bei tempi in cui Colli Aniene, pur con tutti i
suoi difetti di comunità periferica, era però
tutto sommato un'isola a sé.
A meno che non ci sia una veemente spinta di risveglio verso
le istituzioni deputate alla salvaguardia della sicurezza
e dei servizi sociali (a tutela delle quali sono titolate
e stipendiate!!!) credo che molto presto i fatti ora apparentemente
sorprendenti e "nuovi" diverranno il normale clima.
Il problema reale è che se non verrà dato un
segnale forte, presto molti quartieri di Roma, sopratutto
in periferia, saranno preda di bande spietate, come peraltro
già avviene in molte realtà della capitale.
Auspicherei quindi, che oltre ai ben noti e gravi problemi
dell'incenerimento dei copertoni descritto nel suo editoriale,
vengano riproposte a più riprese anche le problematiche
che le descrivevo sopra, problematiche che colpiscono inevitabilmente
molto più direttamente il cittadino di Colli Aniene.
Una buona giornata – e-mail firmata |
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org
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