17
dicembre 2011 –
Non bastava la manovra Monti a colpire i ceti medio-bassi e le categorie
più povere della nazione, con lavoratori in mobilità
che rimarranno senza stipendio e senza pensione, senza quasi intaccare
i privilegi della casta. In questa finanziaria che di equità
non ha nulla, pagano da subito coloro che hanno sempre dato il loro
contributo allo Stato e vengono rimandati a data da destinarsi la
maggior parte dei provvedimenti che interessano i politici e i ceti
alti. Sappiamo già come finirà: è una
storia già vista. Si lascerà trascorrere
un po’ di tempo per dare modo agli italiani di leccarsi le ferite
e per far dimenticare i buoni propositi e, prima che vengano intaccati
gli interessi della classe politica, si farà cadere il governo.
E in questo modo, per la casta tutto resterà come
prima.
A conferma di questa previsione, abbiamo già avuto la prima
riprova. Questa notte, attraverso un vergognoso blitz notturno,
la Regione Lazio ha assegnato un vitalizio agli assessori
che non hanno un seggio nell’aula (quindi non eletti dal popolo).
Non contenta di questo la Presidente Polverini ha inserito nel provvedimento
l’indicizzazione annuale delle indennità corrisposte ai consiglieri
sulla base della variazione del costo della vita accertato dall'Istat.
Un escamotage per evitare che eventuali tagli allo stipendio dei
deputati possano avere effetti sulle indennità regionali.
E se questo non bastasse, l’Istat ha comunicato ieri che gli stipendi
dei dipendenti di Palazzo Chigi sono lievitati nel 2010
del 15,2%. Come a dire che in questa nazione i sacrifici
“lacrime e sangue” sono riservati solo ai ceti più bassi.
E se questo ancora non ci indignasse abbastanza, facciamo un applauso
a tutti quei politici che sono andati a dire nelle varie trasmissioni
di aver rinunciato all’auto blu. Clap, clap, bravi, hurrà!
Peccato che abbiano omesso un piccolo particolare: rinunciando
all’auto blu percepiranno un’indennità vicina ai 70.000 €
annui quale rimborso per la perdita del privilegio. Continuano
a divertirsi a prenderci beatamente in giro. Il risultato di questo
provvedimento è che ora le auto blu sono ferme nei parcheggi
dei ministeri, regioni, comuni, etc (con i costi che continuano
a svilupparsi) e gli autisti passano il tempo con le braccia conserte.
L’ennesimo spreco di Stato.
Questo sito internet si occupa prevalentemente di questioni territoriali
ma, quando ad essere vessato è il cittadino senza la difesa
dei mass media nazionali, anche questo diventa un fatto locale che
merita almeno di essere conosciuto. Per questo, anche nei prossimi
giorni pubblicheremo altri articoli che riguarderanno la manovra
politica e le alternative che potevano essere scelte per alleviare
il carico sui ceti più indigenti.
Antonio
Barcella
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