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dicembre 2011 –
Pochi ciclisti coraggiosi, che non si sono fatti fermare dal freddo,
dalla pioggia e dalle festività imminenti, hanno partecipato
ieri al raduno promosso dalle associazioni CDQ Colli Aniene, Circolo
Legambiente le Perseidi, Uisp Roma, Biciebike Uisp, Ass Circolando,
Gruppo Saliscendi, Ass i Lazzaroni, nell’ambito della promozione
della bici intesa come mobilità, turismo e sport per tutti.
L’evento ciclistico aveva il fine di promuovere e incentivare l’uso
del mezzo ecologico nella nostra città sia per fini ludici
(passeggiata nei parchi) e sia per fini personali. Soprattutto l’intento
era quello di iniziare ad affrontare il discorso della costruzione
delle piste ciclabili, non come un regalo ai costruttori,
ma come un progetto complessivo e razionale che abbia il fine di
migliorare il livello di vita dei quartieri abbassando il livello
di inquinamento.
Sappiamo tutti che costruire piste ciclabili come quella di viale
Palmiro Togliatti e “l’incompiuta” di viale Bardanzellu
equivale solo a gettare denaro pubblico, ad allontanare la gente
dal mezzo a due ruote e a far lievitare l’ostilità dei residenti
che avvertono la costruzione più come una minaccia che come
un bene di pubblica utilità. Vogliamo invece progetti che
avvicinino questa città alle grandi capitali europee con
percorsi sensati e privi di pericolo. Il quartiere ben si presta
a questo tipo di opere grazie agli ampi spazi verdi presenti nella
zona.
È facile, per chi conosce il territorio, identificare un
percorso alternativo a quello progettato per viale Bardanzellu.
Una soluzione potrebbe essere quella di sfruttare i sentieri già
presenti nei parchi del quartiere, ad esempio da via degli Alberini
si potrebbe costeggiare il parco della Cervelletta e, tramite il
parco dell’ACEA, giungere fino al viadotto dell’autostrada A24,
sotto il quale è già presente un passaggio che porta
verso il casale Bocca di Leone. La pista potrebbe poi continuare
costeggiando l’A24, e raggiungere il parco Baden Powell per proseguire
a via Grotte di Gregna e andare oltre.
La gran parte di questo percorso potrebbe essere realizzato già
da subito, con pochi costi, semplicemente aggiungendo adeguata segnaletica.
In un secondo momento il percorso (oggi è solo un sentiero
che in caso di pioggia diventa un pantano) potrebbe essere coperto
da materiale idoneo per renderlo percorribile anche in inverno.
Il presidente del CdQ Lino Di Rubbo ha dichiarato: “Non ci stancheremo
di lottare per avere una pista ciclabile migliore di quella progettata
per via Bardanzellu e nel promuovere l’uso del mezzo ecologico a
Colli Aniene”. Dobbiamo dare atto al CdQ di aver preparato
un bellissimo e completo dossier
sui lavori della ciclo-pedonale Bardanzellu-Cervelletta, oggetto
di ripetute contestazioni da parte dei residenti. Esistevano diverse
soluzioni migliori di quella in via di realizzazione, bastava coinvolgere
le associazioni territoriali che conoscono questo luogo molto meglio
di improvvisati progettisti. Il Comitato di Quartiere ha
richiesto un incontro con il X dipartimento per trovare insieme
una soluzione condivisa dai cittadini che permetta di sbloccare
i lavori dell’opera “incompiuta”.
Antonio
Barcella
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