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gennaio 2012 – Seppur con ritardi non imputabili al costruttore,
il PUP di via Ruini è in via di conclusione e presto dovrà
essere ripristinata la superficie dell’area lavori, possibilmente
tentando di migliorarla. Siamo convinti che la Green Box metterà
tutto il suo impegno per restituire alla comunità un’area
attrezzata e provvista di nuovi alberi e piante, così come
ha già fatto per quella di via Corsanego. Certamente non
sarà sufficiente a ripagarci dei “disturbi” che abbiamo dovuto
pazientemente sopportare in questo periodo, a cominciare dall’inesistente
illuminazione di via Ruini, ai disagi arrecati a via Calosso lasciata
al buio per tanti giorni, ai continui rumori del cantiere, agli
automezzi che hanno ostruito spesso le nostre strade, al manto stradale
dissestato che ha un urgente bisogno di manutenzione. Ormai
tutto ciò appartiene quasi al passato, ora dobbiamo volgere
lo sguardo verso il futuro e pretendere che questa zona torni ad
essere “vivibile” e per farlo c’è bisogno di un progetto
razionale e coordinato che impegni sia il costruttore sia il Municipio
e il Comune.
La sistemazione della superficie deve estendersi necessariamente
a tutto il parco, noto come quello dell’anfiteatro, che se non è
ridotto completamente ad una macchia mediterranea è grazie
al lavoro dei volontari che hanno cercato di bloccarne il degrado.
Il Municipio deve assicurare che gli “oneri concessori”
ricavati dalle licenze di costruzione dei PUP nel quartiere, siano
reinvestiti esclusivamente sul territorio al fine di riportare
Colli Aniene a quella dignità che aveva quando i parchi erano
curati a spese dei residenti. È un nostro diritto che questo
denaro sia reinvestito su opere di urbanizzazione legate al territorio
dove i lavori sono stati eseguiti. C’è
molto da fare per riportare le vie e il parco ad un assetto vivibile
e godibile dalla comunità, a cominciare dalla sostituzione
degli alberi ad alto fusto che sono stati tagliati per fare posto
alla struttura in corso di realizzazione. A tal proposito si potrebbe
valutare se è possibile operare lo spostamento di qualche
albero dalla zona del parco all’attuale cantiere ottenendo due benefici:
sfoltire il giardino troppo oppresso dalla vegetazione ed avere
veri alberi al posto di esili piante in via Ruini.
L’associazione Crisalide ha fatto pervenire al Municipio, prima
della pausa natalizia, un documento contenente le linee progettuali
necessarie all'intervento sull'anfiteatro e sul parco di Via Ruini,
nonché un elenco di possibili opere da realizzare nel quartiere.
Fino ad oggi non ci sono stati riscontri di sorta.
Da parte del Comune invece ci aspettiamo quei provvedimenti indispensabili
a riportare le condizioni del manto stradale e dell’illuminazione
pubblica ad un livello accettabile dopo la trascuratezza che va
avanti da quasi due anni.
Invitiamo tutti ad evitare una nuova “mostruosità”
come la pista ciclopedonale di viale Bardanzellu: ascoltare
la voce del territorio prima di stilare progetti.