26
gennaio 2012 – "Pedalando nella
memoria - VIII Memorial Settimia Spizzichino" partirà
domenica 29 gennaio e, tra le quattro partenze previste, tutte alle
ore 9, ci sarà anche quella nel Municipio 5, sotto la lapide
commemorativa di Caterina Martinelli, sita tra Via del Badile e
Via dell’Erpice, nel quartiere di Tiburtino III.
Caterina Martinelli, una popolana romana che guidò le altre
madri del quartiere, esauste ed esasperate per la mancanza di cibo
per i loro figli, all’assalto dei forni, fu uccisa da una fucilata
di un milite fascista della PAI. Caterina aveva sette figli. Il
giorno dopo, sul marciapiede dove era stata uccisa, qualcuno depose
un cartello con la scritta: “Qui i fascisti hanno ammazzato Caterina
Martinelli, una madre che non poteva sentir piangere dalla fame,
tutti insieme, i suoi figli".
Pedalando
nella memoria, ormai all’ottava edizione, nasce nel ricordo di Settimia
Spizzichino, l'unica donna sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti
dopo la deportazione dal ghetto di Roma il 16 ottobre del 1943,
ma oltre il ricordo, vuole essere un monito per tutti, rivolto specialmente
alle giovani generazioni, sui rischi e sui drammi che si celano
dietro l’odio razziale, il disprezzo per gli avversari politici,
le prevaricazioni verso i più deboli e i diversi. Solo nell’ultima
guerra mondiale, nei lager nazi-fascisti, sparsi per l’Europa (in
Italia se ne contavano alcune decine), patirono pene indicibili
e trovarono la morte milioni di persone, tanto che il termine “Olocausto”,
usato per designare lo sterminio degli ebrei (6 milioni), viene
spesso usato per indicare lo sterminio di tutte quelle persone,
ritenute "indesiderabili" dalla dottrina nazi-fascista:
omosessuali, oppositori politici, Rom, Sinti, zingari, testimoni
di Geova, pentecostali, malati di mente, portatori di handicap,
prigionieri di guerra sovietici ecc., e che eleva il totale delle
vittime ad oltre 14 milioni.
Coloro
che parteciperanno alla pedalata, coordinata da Claudio Perazzini,
presidente dell’ASD Gruppo Sport Natura e scortata dai VV.UU, faranno
una prima tappa alla lapide dei “Martiri di Pietralata”, in Via
del Peperino. Proseguirà poi verso S. Lorenzo e fare un’altra
breve sosta nel “Parco dei Caduti del 19 Luglio 1943”, da dove continuerà
verso il “Museo storico della Liberazione”, in via Tasso, punto
di raccolta dei vari gruppi, che assieme raggiungeranno il “Portico
d’Ottavia”, in quello che una volta era il quartiere prigione degli
ebrei romani: il “Ghetto”.
La pedalata, aperta a tutti, e ci si può aggregare da qualsiasi
punto toccato, non presenta particolari difficoltà, e viaggia
scortata dai Vigili Urbani. Vi possono partecipare anche ragazzi
dai 10 anni in su, purché accompagnati da un maggiorenne.
Si prega di indossare un caschetto protettivo, vivamente consigliato
per i minori.
GRUPPO SPORT NATURA–UISP
Per info
Claudio 333 90 91 238
Michele 349 42 41 174
PIANI ARRIVI/PARTENZE
Arrivo ore 8.45
Lapide Caterina Martinelli Via del Badile angolo via dell’Erpice
Partenza ore 9.00
Arrivo ore 9.40
Via Tiburtina direzione Roma
Via di Pietralata
Vi Silvano
Lapide Martiri di Pietralata Via del Peperino
Partenza ore 10.15
Arrivo ore 10.50
Via Pomona
Via di Pietralata direzione via Tiburtina
Via Tiburtina direzione Roma
Parco dei Caduti del 19 Luglio 1943 Via Tiburtina di fronte a via
dei Latini
Partenza ore 11.20
Arrivo
ore 11.30
Via Tiburtina direzione Stazione Termini
Via di Porta San Lorenzo
Piazzale Sisto V
Via Marsala Sottopassaggio Pettinelli
Via Giolitti
Via Cairoli
Via Principe Umberto
Viale Emanuele Filiberto
Via Domenico Fontana
Museo Storico della Liberazione Via Tasso
Nel
Museo Storico della Liberazione, confluiranno tutti i vari gruppi,
e da li, assieme si pedalerà sino a Largo 16 Ottobre 1943
- al Portico d’Ottavia, in ricordo della deportazione dal Ghetto
di Roma, quando furono catturati 1.015 romani di religione ebraica
che, trasferiti in vagoni piombati ad Auschwitz, in gran parte furono
assassinati all’arrivo. Tornarono in 16, 15 uomini ed una sola donna:
Settimia Spizzichino. Nessuno degli oltre duecento bambini sopravvisse.