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gennaio 2012 – Torna a calcare le scene l’esilarante compagnia
“I Guitti di Colli Aniene” e lo fa con una divertentissima
commedia che possiamo definire come il loro cavallo di battaglia:
Herp! Un titolo del tutto indovinato che “romanizza”
il termine inglese “help” che significa “aiuto”. Una satira che
fa il verso alle congregazioni, comunità, associazioni e
leghe che, con le continue richieste di aiuto per conto dei più
bisognosi, non garantiscono che le donazioni arrivino davvero a
chi ne ha una vera necessità. Tullio Scatena, l’autore dei
testi, si esibirà con tutto il suo gruppo di “guitti” domenica
5 Febbraio alle ore 17,30 nel teatro La Perla della Chiesa S. Michele
Arcangelo, posto in Largo Geltrude Comensoli 6 (Pietralata). La
carenza di palcoscenici adatti a Colli Aniene ha costretto gli attori
a cercare nuovi spazi fuori dal quartiere, per fortuna non troppo
lontani.
Ormai conoscete tutti la stima che abbiamo per questa compagnia
teatrale e per i testi creati dalla fervida mente di Tullio. Auspichiamo
che presto possano trovare il successo che meritano per il loro
impegno, per la rappresentazione scenica e per la validità
della produzione letteraria e teatrale.
Per conoscerli meglio, abbiamo posto qualche domanda a Tullio Scatena,
primo interprete nonché ideatore delle divertenti commedie:
Quali
sono i lavori da lei prodotti e messi in scena nel quartiere e in
altre periferie romane in più di un decennio di attività?
Iniziano ad essere un numero consistente, spero di ricordarli tutti:
Herp!, Uno spicchio di Paradiso, Sogni e bisogni, Tutti sul tetto,
Caro Babbo Natale…, Il morto è immobile.
Ogni testo per un autore è una propria amorevole
creatura ma, a volte, i figli non sono tutti uguali. Quale ama di
più tra le sue creazioni?
Se mi costringe a scegliere, proprio “Herp!”, la mia primogenita,
è quella a cui sono più affezionato. È stato
il mio indimenticabile debutto sul palcoscenico come autore.
La mancanza di un vero teatro a Colli Aniene vi ha costretto
a spostarvi in una zona limitrofa. Crede che sia importante per
il quartiere, dove anche lei vive, avere una struttura aggregativa
per giovani e anziani come può essere un teatro?
È importantissimo perché nel quartiere c’è
“fame” di cultura e di spettacolo. Se avessimo uno spazio stabile
a disposizione lavorerei tutto l’anno per soddisfare la richiesta
del pubblico.
Sta lavorando ad una nuova opera?
Sto preparando un testo dal titolo provvisorio “Il pacchetto”. La
commedia tratta dell’argomento delle “liberalizzazioni” estremizzando
il concetto. Prepariamoci a ricevere “pacchetti di offerte” già
pronte da chiese, sanità e, addirittura, cimiteri.
Le sue commedie, pur essendo di genere brillante, fanno
riflettere molto gli spettatori su un mondo che, forse, non comprendiamo
più. Pensa che con questi spunti di riflessione lo spettatore
trattenga almeno una parte di quello che lei intende trasmettere
facendolo sorridere?
La gente si rispecchia nelle nostre commedie e si identifica con
i personaggi. Soprattutto sui temi sociali l’attenzione è
piuttosto alta e resta sempre qualcosa del messaggio più
profondo nascosto dietro il sorriso.
Per
finire un invito che questo sito rivolge ai propri lettori. Non
perdete l’occasione di passare qualche ora di buonumore insieme
ai “Guitti di Colli Aniene” che vi accompagneranno con il loro motto:
“Uno spazio, un po’ di gente … e per il resto non chiediamo
niente!”