1
febbraio 2012 – Promuovere una Petizione
per la richiesta di un Presidio Fisso di Forze dell’Ordine a Colli
Aniene è stata una scelta ponderata ma sofferta, che ha raccolto
subito l’adesione della gran parte degli abitanti di questo quartiere.
Logicamente, su un argomento così importante, si è
alzata anche qualche voce contraria e per questo riteniamo giusto
spiegare i motivi della nostra decisione.
L’attuale situazione di emergenza criminalità, che ha colpito
soprattutto gli esercizi commerciali (oltre sette rapine nell’ultimo
mese) ma che non ha trascurato appartamenti, box e automobili, non
è altro che il ripetersi di una criticità ciclica
che si presenta in questa zona a intervalli più o meno regolari.
È così che nello stesso giorno abbiamo assistito a
tre rapine a Colli Aniene di cui ben due effettuate a distanza di
pochi minuti l’una dall’altra. Un’arroganza e una temerarietà
che fa aumentare il livello di insicurezza dei residenti. Ma non
è con il timore che si vince la battaglia per il diritto
di essere protetti. Occorre sviluppare una collaborazione
con le Forze dell’Ordine sostenendoli attraverso la raccolta di
firme per la richiesta di maggiori risorse sul territorio ormai
ridotte ai minimi termini dai tagli governativi.
La
nostra Petizione
deve essere di ausilio alle Forze di Polizia. La nostra richiesta
ha l’intento di aprire un dibattito tra le rappresentanze dei cittadini,
dei vertici della Questura e della Prefettura, degli Amministratori
Pubblici. Occorre ridiscutere bene la razionalizzazione e la logistica
di alcune scelte che per noi risultano incomprensibili, come quella
di avere un Commissariato competente su questo abitato a una distanza
abissale da Colli Aniene, oppure che a livello di competenza territoriale
dei Carabinieri il quartiere risulti spaccato in due lungo l’arteria
di viale Palmiro Togliatti, con la parte rivolta verso il centro
della città dipendente dalla caserma di Tiburtino III e quella
orientata verso il raccordo vigilata dalla caserma di Tor Sapienza.
Una divisione di competenze e responsabilità che, secondo
noi, fa perdere di efficacia negli interventi.
Occorre soprattutto chiedere alle Istituzioni non soltanto di gestire
l’emergenza in atto ma, successivamente, preparare i residenti del
quartiere a vivere il proprio territorio senza paura
anche mediante la creazione di punti di aggregazione
per ogni età. È utile ricordare che la paura fa barricare
dentro il proprio bunker personale, la socializzazione collabora
a migliorare la percezione di sicurezza. Per tutte queste ragioni,
crediamo opportuno continuare la ricerca del consenso dei cittadini
sulla nostra Petizione
e per questo le associazioni territoriali, riunite tutte insieme
in questa battaglia di civiltà, allestiranno dei tavoli per
la raccolta firme in molte parti del quartiere (successivamente
vi daremo informazioni sui punti di incontro). Chi avesse voglia
di supportarci in questo lavoro può scaricare il modulo
per raccogliere le firme nel proprio abitato. Detto modulo
potrà essere riconsegnato alle associazioni il giorno dell’Assemblea
Pubblica sulla Sicurezza previsto per il 15 Febbraio 2012
alle ore 18,30 presso il Teatro del Centro Sacro Cuore di viale
Bardanzellu. La Sicurezza di questo quartiere è
un impegno che abbiamo preso con voi e non ci tiriamo indietro di
fronte alle difficoltà. Il successo o meno sarà dettato
solo dalla vostra partecipazione.