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febbraio 2012 – «Grazie al tempestivo intervento
e alla professionalità di Arpa Lazio è stato interrotto
il versamento di sostanze inquinanti nel fiume Aniene, in prossimità
dell'incrocio fra il GRA e l'autostrada A24. L'impianto industriale
responsabile del versamento di metalli inquinanti è stato
posto sotto sequestro».
Lo ha reso noto Marco Mattei, assessore all'Ambiente e sviluppo
sostenibile della Regione Lazio.
Mattei ha spiegato che l'operazione ha preso avvio nei giorni scorsi
quando la presidenza della Regione ha trasmesso ad Arpa (Agenzia
per la protezione ambientale ) una comunicazione della società
"Strada dei Parchi Spa" , che ha il compito di realizzare
l'ampliamento del tratto urbano dell'autostrada A24, nella quale
si evidenziava che in zona La Rustica, proprio nell'area di incrocio
tra il Grande Raccordo Anulare e la A24, dove devono essere realizzate
le opere di fondazione del futuro svincolo, scorreva un fosso che
presentava un aspetto fortemente sospetto.
In considerazione di questo, la società Strada dei Parchi
ha sospeso ogni attività dopo averlo comunicato alla Regione
Lazio, che cofinanzia tali opere.
Successivamente la sezione provinciale di Roma di Arpa Lazio, dopo
aver effettuato un sopralluogo, ha prelevato dei campioni nelle
acque del fosso e nel sedimento. I primi risultati delle analisi
hanno evidenziato una elevata concentrazione di metalli (nichel,
rame, zinco) e una forte presenza di cianuri inquinanti
che venivano sversati nel fiume Aniene attraverso il fosso.
La causa dell'inquinamento è stata individuata in un impianto
di tipo galvanico che si trovava nelle vicinanze. I Carabinieri
del Noe (Nucleo operativo ecologico) affiancati dai tecnici dell'Arpa
hanno quindi effettuato un intervento di controllo e hanno verificato
che l'impianto non è in possesso di autorizzazione allo scarico
perché a ciclo chiuso e aveva un tubo interrato che scaricava
direttamente nel fosso le sostanze inquinanti da smaltire.
«A seguito di quanto accertato l'impianto è stato posto
sotto sequestro il 1° febbraio ed è stata data comunicazione
alle autorità competenti affinché venga avviato un
procedimento di bonifica della zona interessata da inquinamento.
In tal modo - ha concluso Mattei - la Regione Lazio è riuscita
a tutelare l'integrità ambientale di quel tratto di fiume».