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febbraio 2012 – Criminalità e degrado sono fenomeni
sociali conseguenza l’uno dell’altro, un binomio legato da un filo
resistente e inscindibile. Il degrado eleva il livello di indifferenza
della comunità urbana verso varie forme di disadattamento
e isolamento con la conseguenza di produrre culture criminali. Quando
in un quartiere manca un qualsiasi punto di aggregazione e di socializzazione
è più facile scivolare verso i fenomeni di disagio
urbano alimentati dalla noia e dalla ricerca del proibito.
Tra le cause principali di degrado indichiamo la discontinua manutenzione
del territorio e la carenza di qualsiasi tipo di controllo contro
chi lo deturpa, la cronica assenza di politiche per i più
giovani, la mancanza di integrazione di extra comunitari e rom spesso
costretti a vivere in veri lager sotto l’indifferenza della comunità,
la sensibilizzazione della gente al rispetto del bene comune e,
infine, l’assoluta incapacità da parte delle Istituzioni
di avanzare proposte politiche che pongano la loro attenzione ai
reali bisogni dei cittadini e cura e rispetto del territorio. Tutto
questo sviluppa reazioni negative come la percezione dell’abbandono,
l’aumento dei conflitti, il distacco dalle Istituzioni, il deterioramento
dei rapporti con il vicinato fino ad arrivare alla perdita di fiducia
e all’insicurezza che ci portano a chiudere la porta del nostro
bunker personale.
Si
aggiunge a tutto questo un chiaro fenomeno di escalation della criminalità
che sta infondendo una forte preoccupazione nella popolazione.
La misura è ormai colma ed il quartiere reagisce per fermare
il degrado e la criminalità e lo fa affrontandoli a volto
aperto. Lo farà in una Pubblica
Assemblea promossa dalle proprie associazioni territoriali che
si sono riunite nell’intento di affrontare l’emergenza. Alcune iniziative
sono state già portate avanti, come gli incontri con il Questore
di Roma Tagliente e il Presidente del V Municipio Ivano Caradonna,
quello con il delegato alla sicurezza del Comune di Roma On. Giorgio
Ciardi ed altri incontri/confronti con le Forze dell’Ordine. Altre
ne seguiranno a breve, come il Consiglio Municipale sull'argomento
'emergenza criminalità e sicurezza a Colli Aniene'
che si terrà martedì 14 febbraio. Sarà poi
l’assemblea pubblica e i vostri suggerimenti ad indicarci la via
più giusta per reagire.
Alcuni rappresentanti delle istituzioni ci hanno già assicurato
la loro presenza e questo rappresenterà per noi uno stimolo
per un confronto su proposte costruttive. Colli Aniene chiederà
alle Istituzioni come intendono gestire l’emergenza sicurezza, anche
nell’obiettivo del rilancio economico e culturale del quartiere
a cominciare dall’illuminazione pubblica fino alla gestione dei
parchi e del bene comune.
La partecipazione di tutti, cittadini, commercianti, lavoratori
è importante ai fini della riuscita dell’iniziativa. Parlarne
tra noi sarà il primo passo per invertire la lenta marcia
verso il degrado e rilanciare un clima di fiducia e di ottimismo.