Trasparenza – Una pagina vuota per il V Municipio e pressoché sconosciuta al Comune

1 marzo 2012 – Basta andare sul sito del V Municipio alla voce “Trasparenza” per rendersi conto del vuoto contenuto in questa parola. L’ultimo aggiornamento, se così vogliamo chiamarlo, risale al 2010 e contiene solo dei titoli senza un contenuto. Abbiamo provato a cercare nello stesso il bilancio approvato dalla giunta nonché i verbali dei Consigli Municipali con scarsi risultati. La stessa cosa avviene interrogando il sito del Comune di Roma. Alla parola Bilancio veniamo informati che è lo strumento fondamentale mediante il quale il Comune programma e gestisce la propria attività nell'anno finanziario cui si riferisce ma se tentiamo di cercare i dati veniamo indirizzati su un modulo di Domanda di accesso agli atti amministrativi. Certamente non è quello che il cittadino si aspetta in termini di trasparenza da parte di chi amministra il bene pubblico.
Soprattutto per la parte amministrativa più vicina al territorio ci aspettiamo il coinvolgimento dei cittadini nella gestione delle risorse pubbliche. Partendo dal principio che attraverso il bilancio si programma il futuro di tante persone, auspichiamo che decidere sull'uso delle risorse collettive è un diritto di tutti e per questo intendiamo sviluppare un'idea di governo del territorio che pone al centro i bisogni reali delle comunità. Per fare questo c’è l’assoluto bisogno di un cambiamento culturale che riavvicini la politica ai cittadini attraverso un’informazione adeguata e il coinvolgimento dei residenti nelle scelte che li riguarda. Tutto questo si fa attraverso una vera trasparenza che renda limpide le azioni dell’amministrazione pubblica senza far sorgere il sospetto che si voglia nascondere qualcosa. Informazione, trasparenza e partecipazione sono le colonne portanti delle regole di condotta della pubblica amministrazione, consentendo al cittadino di comprendere appieno le decisioni adottate. Ciò significa che l'Amministrazione ha il dovere includere nella sua attività un pronunciamento esplicito: il risultato dell'attività compiuta dalla pubblica amministrazione deve concretarsi in un documento che, oltre a recare esplicitamente la scelta compiuta, dovrà pure spiegare al cittadino il perché sia stata compiuta quel tipo di scelta. La legge impone a carico dell'Amministrazione l'obbligo di motivare i provvedimenti assunti, indicando i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione. Ma per avere questo tipo di informazioni i cittadini non devono essere costretti a fare ricorso alla legge 241/1990 e inoltrare una “Domanda di accesso agli atti amministrativi”. Più semplicemente riteniamo che sia un diritto dei cittadini:
1. rivendicare una informazione trasparente e compiuta sulla spesa pubblica del Municipio;
2. sostenere un’azione amministrativa in grado di condividere insieme ai cittadini le priorità di spesa e la qualità dei progetti da realizzare sul territorio
3. esercitare, di concerto con l’amministrazione, il monitoraggio della realizzazione dei progetti;

In estrema sintesi, è possibile affermare che soltanto una nuova e convinta azione amministrativa capace di assicurare una informazione effettivamente trasparente, può favorire la partecipazione attiva dei cittadini al miglioramento della qualità della vita e del proprio territorio. Una partecipazione informata è una partecipazione consapevole, e come tale costituisce anche per l’amministrazione una risorsa e dunque una vera e propria opportunità.

Antonio Barcella
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