Alfiero Nena – L’artista di Colli Aniene presenta le sue opere in Germania

6 marzo 2012 – "La scultura per Nena è rivelazione dell'essere, individuazione dell'anima; linguaggio che ne rende visibile la presenza nelle forme del nascere e del morire nel mistero della resurrezione. In un'epoca in cui l'uomo vive l'ansia del nuovo millennio, Nena afferma i valori dell'uomo, della cultura e della civiltà, di cui la scultura è monumento e memoria. Le sue sculture, realizzate in ferro, in bronzo e in terracotta, incarnano nella loro naturalezza e semplicità i sentimenti dell'uomo: l'angoscia, il dolore, l'ansia, l'attesa, la solitudine, la gioia e la speranza."
Con queste parole vengono presentate le sculture dell'artista italiano presso l’Istituto Italiano di Cultura di Monaco Di Baviera. Le opere saranno esposte per tutto il mese di marzo nell’importante mostra organizzata da Luigina Bortolatto critico e storico dell’Arte. Lo scultore, trevigiano di nascita ma romano di adozione (è a Roma da oltre 50 anni e vive e lavora a Colli Aniene) ha portato a Monaco alcune delle sue “creature” in ferro e in bronzo molte delle quali recuperate dalla Polizia di Stato lo scorso anno dopo un furto avvenuto nel suo Museo di Via del Frantoio a Roma.
La mostra di Monaco ha per titolo "Dramma religioso e profano nella scultura di Alfiero Nena". Nel pregevole catalogo allestito dalla Sogester di Luigi Polito di Roma si legge: “L'elemento bipolare del dinamismo viene considerato da Alfiero Nena in maniera preponderante, durante la fase in cui tratta il ferro, trovando nella dimensione materia la crudezza del segno e lo scatto del movimento in atto. Mentre scopre nell'altro elemento contraddittorio, quello della plasticità, la soluzione metaforica della terracotta e la fusione a tutto tondo del bronzo senza peraltro allentare il moto in atto”. La mostra di Monaco si avvale anche dei motivi pittorici di Giancarlo Flati che esplora il mondo della computazione quantistica “dai qubits ai nodi del tempo". E Giovanna Gruber Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura Monaco di Baviera dice nella stessa presentazione: “Nell'opera dello scultore Alfiero Nena l'anima umana assume un significato centrale. Le sue sculture in ferro, bronzo e terracotta rivelano grande sofferenza, fede profonda o anche silenzioso amore materno."

Alfiero Nena trevigiano di nascita ma romano di adozione si è formato all'Accademia delle Belle Arti sotto la guida di Emilio Greco. Ha insegnato in vari Licei Artistici e Istituti d'Arte della Capitale fino al 1995. Nena è famoso per le sue opere collocate in luoghi suggestivi e importanti qui ricordiamo: il Cristo Lux mundi in bronzo nella Basilica di S. Maria del Popolo a Roma inaugurato il 25 maggio 1995 alla presenza dell’allora Presidente del Consiglio Giulio Andreotti, la Madonna del Soccorso, monumentale statua in bronzo nei resti romani di Villa Jovis sul Monte Tiberio a Capri; la Resurrezione in ferro nell'Aula Magna dell'Augustinianum, la Grande Quercia in ferro all'Ente Enpaia entrambe in Roma, e il Cristo crocifisso in ferro sulla facciata della chiesa parrocchiale di Lozzo di Cadore. Altri suoi capolavori sono stati accolti al Museo del Tesoro di S. Pietro in Vaticano e, fin dal 1969, nelle Sacre Grotte Vaticane, la Cancellata in ferro della Cappella Lituana. Altre sue opere sono situate in molte piazze di Roma. Nena cura da oltre dieci anni la medaglia della Maratona di Roma. In Via del Frantoio a Roma nel 1992 ha fondato il Centro Fidia che ogni anno assegna il “Premio Fidia” agli alunni delle scuole romane che si sono distinti nel campo dell'arte. È membro del Comitato d'Onore e del Consiglio Direttivo dell'E.I.P. (Ecole Instrument de paix) e Presidente onorario dell'A.N.S.I. (Associazione Nazionale Scultori d'Italia).

 

Antonio Barcella
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