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marzo 2012 – Al Sindaco di Roma - Al Presidente della Regione
- Al Presidente della Provincia di Roma - Al Presidente del V Municipio
HO
62 anni e da quasi 30 abito nel quartiere Colli Aniene e temo che
negli anni che mi restano da vivere mai vedrò il prolungamento
della linea B della Metro, che potrebbe risolvere i problemi del
nostro quartiere. E’ davvero grave che “Nulla è ancora trapelato
sulla tempistica del progetto”. Sono anni che in occasioni di incontri
con l’allora assessore al traffico Morassut ed altri, durante le
“feste dell’Unità” varie, si chiedeva perché non si
realizzava il prolungamento della linea B della Metro, mi rispondevano
che era molto costoso e che era in atto il raddoppio della Tiburtina
… Come al solito si dava priorità alla circolazione su gomma
e a cementificazioni varie. Mi pare che per il famoso raddoppio
della Tiburtina, i cui costosi e plateali cartelli comparvero una
decina di anni fa, poco è stato fatto anche perché
quello è progetto veramente COSTOSO! Ora
è in costruzione la Complanare che tanto
disturbo sta già causando al nostro quartiere di Colli Aniene
ma il peggio dovrà ancora venire. Mi fa specie che il nostro
Presidente del V Municipio Caradonna ed altri si siano rallegrati
quando il 17 giugno 2011 quando sono stati edotti del grande
scempio che si sta perpetrando nel nostro quartiere. La
complanare significherà per noi ineludibilmente una ancora
maggiore penetrazione di auto e camion … nessuno più farà
la Prenestina e la Nomentana intasate da morire ma converrà
a tutti fare la “nostra complanare” e quindi non favorirà
come dovrebbe gli abitanti di Casal Monastero, Torraccia, Ponte
di Nona e Lunghezza ma inviterà anche tutti coloro che vengono
dal sud e dal nord dell’ Italia a penetrare al Centro di Roma non
più anche dalla Prenestina, dalla Tiburtina o dalla Nomentana
notoriamente intasatissime, ma attraverso l’ancor più comoda
strada dei Parchi, la veloce COMPLANARE . Purtroppo
nessuna delle due risolveranno il problema delle file (vedi le disavventure
del Raccordo anulare che dopo tanti anni di estenuanti lavori e
disagi per tutto il popolo romano e non, oggi si va a passo d’uomo
parimenti a prima. Si sarebbe speso meno se si fosse costruito un
altro raccordo anulare più fuori e lasciare quello vecchio
alla libera circolazione dei romani, altro che pagare il tiket cosa
da mettere il sindaco e tutta la giunta a circolare sul raccordo
senza palette e luci a crogiolarsi nel dispendioso e disastroso
traffico).
La priorità assoluta doveva essere data
al prolungamento della linea B della Metro fino a Casal
Monastero dove con la costruzione di mega-parcheggi, dico
mega-pargheggi, come si usa costruire nelle Capitali della
nostra Europa, si invitavano i viaggiatori di tutto il mondo a lasciare
le loro auto, camper, e andare in pochi minuti al centro di Roma
comodamente in Metro. Il Comune, prima di dare il via libera
a enormi quartieri come Ponte di Nona e Lunghezza, (i cui terreni
sono stati dati ad esclusivo appannaggio di Palazzinari, dei quali
conosciamo bene nomi e cognomi, per arricchirli a dismisura), non
ha preteso le infrastrutture dovute, promesse e NON ANCORA REALIZZATE.
La cosa buffa è che ci sono molti palazzi a Ponte di Nona
costruiti nel deserto, senza strade, senza illuminazione e non possono
essere occupate da chi ha già pagati gli appartamenti. Sono
cose nemmeno da terzo mondo … Per favorire, ripeto, quei palazzinari
non si costruiscono più, da molti anni nella nostra città,
case popolari per i nostri giovani e per le famiglie
disagiate. I prezzi attuali degli appartamenti nelle
nostre periferie sono proibitivi e i poveri genitori pensionati
che per fortuna riuscirono a comprarsi casa grazie alle allora abbordabilissime
cooperative del nostro quartiere, solo in virtù di una vita
di lavoro ed alla loro liquidazione possono dare ai figli, privi
di uno stabile posto di lavoro, l’anticipo per comprarsi uno striminzito
tetto dal costo esorbitante con non so quante rate di mutuo. Chissà
se i nostri figli avranno mai la soddisfazione, alla fine della
loro vita, di dire:- Questa è casa mia! La cosa assurda poi
sono i così detti Piani di zona partiti
nel 2007, altra truffa legalizzata questa volta non a favore dei
soliti noti GRANDI PALAZZINARI ma di quelle cooperative,
loro sottoposte, che dovrebbero usare le leggi a favore dei meno
abbienti per agevolare l’accesso ad un appartamento. Andate ad informarvi
presso i cantieri quanto costano i costruendi appartamenti a Via
di TORCERVARA. Gli unici agevolati, se così si può
dire, sono quelli che si daranno in affitto da 800.00 euro al mese
in su per un monolocale ma udite-udite chissà forse tra trenta-quarant’anni
gli affittuari, ormai vetusti potranno riscattarli… Che grande agevolazione!…
Tutto questo è veramente ignobile … L’amara verità
è che è tale la fame di case a Roma che sono andati
pare a ruba …
Ultima ma rilevantissima cosa:- NON DIMENTICATE IL PROBLEMA
DELLA PUZZA DEL FAMIGERASTO DEPURATORE che in specie CON L’APPROSSIMARSI
DEL CALDO diventa ancor più insostenibile …
Con grande disagio e disapprovazione
Giuseppina
M