La nuova invasione rom del territorio fa temere nuovi disagi

11 aprile 2012 – Da alcuni giorni riceviamo continue segnalazioni di nuovi insediamenti rom in diversi punti dei quartieri di Roma Est. La maggior parte sono a ridosso dell’area di via Salviati, intorno a via della Martora e nelle vicinanze dell’ex Centro Carni. Una porzione di territorio particolarmente ambita dalla popolazione nomade per la scarsa sorveglianza e per la vicinanza ai centri abitati di Colli Aniene, Tor Sapienza, Casilino e Collatino. Non più campi vasti e popolosi che richiamano l’attenzione della comunità ma numerosi micro insediamenti, ben occultati, più difficili da individuare e da rimuovere. È così che vengono occupati luoghi che in precedenza non erano ancora stati violati, come in via Grotte di Gregna vicino alla Vigor. Si osservano poi intensi andirivieni di nomadi lungo le sponde dell’Aniene all’altezza di Ponte Mammolo. I quartieri si popolano di volti rom sconosciuti che, proprio per questa estraneità, appaiono maggiormente minacciosi.
Come è facile immaginare, il danno che ne consegue è superiore ai precedenti agglomerati che potevano essere controllati con maggiore semplicità e minore impegno di risorse sociali e di sicurezza. Inoltre questi ripari di fortuna, sparsi su un’area più vasta, aumentano il rischio di danni al territorio a causa della creazione inevitabile di piccole discariche. Non sottovalutiamo poi il pericolo rappresentato dai focolai epidemici che proprio in questi accampamenti, che sfuggono al controllo del Servizio Sanitario, trovano terreno fertile per svilupparsi.
Nuove aree sono prese di mira da parte di chi avverte un senso di persecuzione nei propri confronti, grazie a un Piano Nomadi attuato in gran parte solo nella fase degli sgomberi forzati senza fornire una vera alternativa a chi tenta di vivere ai margini di una civiltà opulenta, spesso non adeguandosi alle sue regole. Del resto, se ci pensiamo bene, non è così facile scegliere il rispetto della legge se questo significa far morire di fame e di freddo i propri figli. Non vogliamo trovare facili giustificazioni a comportamenti illeciti ma solo evidenziare le ragioni di tutti. Comprendere le motivazioni dell’altra parte potrebbe essere l’inizio di un percorso, seppur difficile, verso l’integrazione. Purché si rispettino, e si facciano rispettare, i diritti di quei cittadini torturati quotidianamente dai fumi tossici, dalle ruberie e, negli ultimi tempi, dai “dispetti” di chi si sente padrone di un territorio “senza legge”.
Che fine ha fatto l’esposto presentato dai cittadini alla Magistratura contro i fumi tossici? In quale cassetto finiscono le quotidiane denunce alle Istituzioni di roghi, furti e angherie che vengono subiti ogni giorno dai “vicini” del campo nomadi di via Salviati?

Antonio Barcella
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Il Presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Roma Fabrizio Santori interviene sul degrado della zona di via della Martora

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Commenti

15 aprile 2012 – Lettera inviata alle istituzioni e, per conoscenza, al nostro sito web. Oggetto: Area 7° Municipio denominata "La Martora " discarica a cielo aperto
Salve, in allegato nuovo esempio di rifiuti abbandonati a cielo aperto di fronte al Campo Rom di via Salviati. Strada bloccata per la realizzazione del parcheggio a servizio della stazione FR 2 Palmiro Togliatti, assenza di flusso veicolare, e popolazione Rom che prende il sopravvento trasformando il tutto in una "personale riserva indiana". Cantiere bloccato senza passi avanti, bonifica area " la Martora" ( fino a qualche mese fa posta sotto sequestro dal N.O.E.) inutile e priva di senso alla luce degli eventi ritratti in foto.
Nuovi insediamenti Rom in preparazione.
Si richiama l'attenzione dell’Autorità preposte per il ripristino di un minimo di legalità e decenza.
Anche questo è territorio di "Roma capitale" (anche se a qualcuno farebbe comodo il contrario !!!!!!!) – Saluti. Giuseppe

13 aprile 2012 – Gentile redazione, sono un’abitante di Via Salviati e volevo far presente che la situazione di degrado della nostra zona sta peggiorando di giorno in giorno! Nei scorsi giorni sono state pubblicate della foto con i cumuli di sporcizia ma oggi quei cumuli sono quintuplicati! C’è di tutto … elettrodomestici (incendiati nella notte per recuperare il ferro da rivendere, l’altra mattina c’era addirittura un camion che era venuto a ritirarlo!), divani, mobili di ogni genere che ingombrano quasi totalmente la sede stradale.
Ogni volta per poter uscire e rientrare in casa bisogna fare la gincana tra furgoni parcheggiati, bambini che giocano in mezzo alla strada, spazzatura, fuochi accesi.
Via Salviati purtroppo è l’unica strada che possiamo percorrere. La Collatina Vecchia è chiusa da mesi per la realizzazione dei parcheggi per la fermata della ferrovia ma chissà quando saranno pronti visto che non ci lavora mai nessuno! Possibile che nessuna istituzione si interessi al problema? Possibile che la vicina Questura (l’ufficio immigrazione è a pochi metri dall’ingresso del campo ROM), la vicina Polizia Stradale, i Carabinieri che per un periodo pattugliavano la zona, non facciano nulla! Si parla tanto di diritti e di integrazione degli stranieri, integrazione dei bambini ROM nelle scuole, ma dei diritti dei cittadini italiani e non, che pagano regolarmente le tasse non ne parla nessuno! Dei nostri bambini che si ritrovano dei bambini ROM in classe che li aggrediscono e li minacciano non ne parla nessuno! Degli abitanti delle zone circondate dai campi ROM che hanno paura a percorrere la strada che li riporta a casa non ne parla nessuno!
Il Sindaco di Roma è andato a fare il sopralluogo sulla pista ciclabile del Tevere perché non va a fare dei sopralluoghi anche nella periferia della città?
Io ho ospitato una ragazza straniera e sinceramente ho provato vergogna ogni volta che la portavo a casa. Che immagine dell’Italia la ragazza porterà a casa? Che figura ci facciamo con il mondo? Paola