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aprile 2012 – Da alcuni giorni riceviamo continue segnalazioni
di nuovi insediamenti rom in diversi punti dei quartieri di Roma
Est. La maggior parte sono a ridosso dell’area di via Salviati,
intorno a via della Martora e nelle vicinanze dell’ex Centro Carni.
Una porzione di territorio particolarmente ambita dalla popolazione
nomade per la scarsa sorveglianza e per la vicinanza ai centri abitati
di Colli Aniene, Tor Sapienza, Casilino e Collatino. Non più
campi vasti e popolosi che richiamano l’attenzione della comunità
ma numerosi micro insediamenti, ben occultati, più difficili
da individuare e da rimuovere. È così che vengono
occupati luoghi che in precedenza non erano ancora stati violati,
come in via Grotte di Gregna vicino alla Vigor. Si osservano poi
intensi andirivieni di nomadi lungo le sponde dell’Aniene all’altezza
di Ponte Mammolo. I quartieri si popolano di volti rom sconosciuti
che, proprio per questa estraneità, appaiono maggiormente
minacciosi.
Come è facile immaginare, il danno che ne consegue è
superiore ai precedenti agglomerati che potevano essere controllati
con maggiore semplicità e minore impegno di risorse sociali
e di sicurezza. Inoltre questi ripari di fortuna, sparsi su un’area
più vasta, aumentano il rischio di danni al territorio a
causa della creazione inevitabile di piccole discariche. Non sottovalutiamo
poi il pericolo rappresentato dai focolai epidemici che proprio
in questi accampamenti, che sfuggono al controllo del Servizio Sanitario,
trovano terreno fertile per svilupparsi.
Nuove aree sono prese di mira da parte di chi avverte un senso di
persecuzione nei propri confronti, grazie a un Piano Nomadi attuato
in gran parte solo nella fase degli sgomberi forzati senza fornire
una vera alternativa a chi tenta di vivere ai margini di una civiltà
opulenta, spesso non adeguandosi alle sue regole. Del resto, se
ci pensiamo bene, non è così facile scegliere il rispetto
della legge se questo significa far morire di fame e di freddo i
propri figli. Non vogliamo trovare facili giustificazioni a comportamenti
illeciti ma solo evidenziare le ragioni di tutti. Comprendere le
motivazioni dell’altra parte potrebbe essere l’inizio di un percorso,
seppur difficile, verso l’integrazione. Purché si rispettino,
e si facciano rispettare, i diritti di quei cittadini torturati
quotidianamente dai fumi tossici, dalle ruberie e, negli
ultimi tempi, dai “dispetti” di chi si sente padrone di
un territorio “senza legge”.
Che fine ha fatto l’esposto presentato dai cittadini alla Magistratura
contro i fumi tossici? In quale cassetto finiscono le quotidiane
denunce alle Istituzioni di roghi, furti e angherie che vengono
subiti ogni giorno dai “vicini” del campo nomadi di via Salviati?
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org
Il Presidente della Commissione Sicurezza del Comune
di Roma Fabrizio Santori interviene sul degrado della zona
di via della Martora
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Commenti
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aprile 2012 – Lettera inviata alle istituzioni e, per conoscenza,
al nostro sito web. Oggetto: Area 7° Municipio denominata
"La Martora " discarica a cielo aperto
Salve, in allegato nuovo esempio di rifiuti abbandonati a cielo aperto
di fronte al Campo Rom di via Salviati. Strada bloccata per la realizzazione
del parcheggio a servizio della stazione FR 2 Palmiro Togliatti, assenza
di flusso veicolare, e popolazione Rom che prende il sopravvento trasformando
il tutto in una "personale riserva indiana". Cantiere
bloccato senza passi avanti, bonifica area " la Martora" ( fino
a qualche mese fa posta sotto sequestro dal N.O.E.) inutile e priva di
senso alla luce degli eventi ritratti in foto.
Nuovi insediamenti Rom in preparazione.
Si richiama l'attenzione dell’Autorità preposte per il ripristino
di un minimo di legalità e decenza.
Anche questo è territorio di "Roma capitale" (anche se
a qualcuno farebbe comodo il contrario !!!!!!!) – Saluti. Giuseppe
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aprile 2012 – Gentile redazione, sono un’abitante di Via Salviati
e volevo far presente che la situazione di degrado della nostra zona sta
peggiorando di giorno in giorno! Nei scorsi giorni sono state pubblicate
della foto con i cumuli di sporcizia ma oggi quei cumuli sono quintuplicati!
C’è di tutto … elettrodomestici (incendiati nella notte per recuperare
il ferro da rivendere, l’altra mattina c’era addirittura un camion che
era venuto a ritirarlo!), divani, mobili di ogni genere che ingombrano
quasi totalmente la sede stradale.
Ogni volta per poter uscire e rientrare in casa bisogna fare la gincana
tra furgoni parcheggiati, bambini che giocano in mezzo alla strada, spazzatura,
fuochi accesi.
Via Salviati purtroppo è l’unica strada che possiamo percorrere.
La Collatina Vecchia è chiusa da mesi per la realizzazione dei
parcheggi per la fermata della ferrovia ma chissà quando saranno
pronti visto che non ci lavora mai nessuno! Possibile che nessuna istituzione
si interessi al problema? Possibile che la vicina Questura (l’ufficio
immigrazione è a pochi metri dall’ingresso del campo ROM), la vicina
Polizia Stradale, i Carabinieri che per un periodo pattugliavano la zona,
non facciano nulla! Si parla tanto di diritti e di integrazione degli
stranieri, integrazione dei bambini ROM nelle scuole, ma dei diritti dei
cittadini italiani e non, che pagano regolarmente le tasse non ne parla
nessuno! Dei nostri bambini che si ritrovano dei bambini ROM in classe
che li aggrediscono e li minacciano non ne parla nessuno! Degli abitanti
delle zone circondate dai campi ROM che hanno paura a percorrere la strada
che li riporta a casa non ne parla nessuno!
Il Sindaco di Roma è andato a fare il sopralluogo sulla pista ciclabile
del Tevere perché non va a fare dei sopralluoghi anche nella periferia
della città?
Io ho ospitato una ragazza straniera e sinceramente ho provato vergogna
ogni volta che la portavo a casa. Che immagine dell’Italia la ragazza
porterà a casa? Che figura ci facciamo con il mondo? Paola
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