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aprile 2012 – La fervente attività intorno al PUP
di via Ruini è improvvisamente cessata. In una fase critica,
in cui la via dove sorge il cantiere è interrotta in entrambi
i sensi per l'ampliamento dell'area cantieristica necessaria alla
costruzione dei box interrati e l’unico passaggio di un’ampia zona
del quartiere resta la strettoia di via Guardati, i lavori edili
sono di nuovo bloccati. Imponenti macchinari posti su cumuli di
terra, circondati da buche e grosse condotte di cemento sparse sul
terreno, sono le uniche “presenze” nell’area posta a ridosso del
parco dell’Anfiteatro.
Abbiamo chiesto direttamente alla Green Box le cause di questa interruzione
e l’architetto Nena ci ha gentilmente risposto: “Gentile sig.
Barcella , come già successo in passato siamo stati oggetto
di controlli da parte dell' Ispettorato del Lavoro il quale ci ha
fatto alcuni rilievi sul fatto che le lavorazioni riguardanti la
realizzazione del nuovo tratto fognario venivano condotti in promiscuità
con il cantiere del parcheggio. Ne sono scaturiti dei rilievi che
ci hanno obbligato a prendere delle misure riparatorie di nuova
suddivisione delle aree di lavoro . Da mercoledi p.v. i lavori riprenderanno
in modo spedito con l'impegno sottoscritto dall'impresa a finire
i lavori entro fine giugno . Entro maggio riapriremo al
traffico via Ruini e quando a fine giugno inaugureremo
il parcheggio i cittadini dimenticheranno i disagi fin
qui subiti , non sempre i ritardi sono dipesi da noi e avranno modo
di apprezzare un lavoro ben fatto. La ringrazio dell'attenzione
e La saluto cordialmente. Giorgio Nena.”
A
questo punto non possiamo fare a meno di riepilogare la storia travagliata
di questo “sfortunato” cantiere.
Nato sotto la contestazione dei residenti, che temevano per la stabilità
di edifici costruiti su un terreno paludoso e che ancora presentano
sinistri scricchiolii, è stato bloccato la prima volta per
ritrovamenti archeologici poi risultati insignificanti. Dopo il
nulla osta alla ripresa della costruzione da parte della Sovrintendenza
comunale un nuovo ostacolo si è presentato qualche mese dopo
a causa di una condotta idrica ACEA non segnalata nelle cartografie
ufficiali. Lo spostamento di questa tubazione ha richiesto alcuni
mesi di tempo per la lentezza burocratica con cui l’azienda municipalizzata
ha risposto al costruttore.
Occorre sottolineare che l’impresa di costruzione non ha alcuna
responsabilità sui primi due blocchi e può portare
come testimonianza della sua serietà il PUP di via Corsanego
dove sono stati sostanzialmente rispettati gli impegni temporali.
Riteniamo che sarà molto difficile, a questo punto, che la
Green Box possa mantenere la promessa di consegnare prima dell’estate
i box agli acquirenti e la piazza ai cittadini e, purtroppo, questo
significherà il protrarsi dei disagi ai residenti. I fastidi
subiti saranno ripagati con un’area di superficie migliorata e più
godibile e da un parco sistemato in maniera opportuna come non lo
vedevamo da tempo. Nel frattempo il Coordinamento Associazioni Territoriali
sta lavorando insieme al Municipio su un progetto per attrezzare
l’area in maniera coordinata con i lavori dei box.
Antonio
Barcella
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