Depuratore Roma Est – Nuova interrogazione al Sindaco del consigliere Ozzimo (PD)

4 maggio 2012 – Come prima azione seguita alla manifestazione contro i miasmi del Depuratore Roma Est, ieri mattina il consigliere del Partito Democratico Daniele Ozzimo ha presentato una nuova interrogazione al Sindaco di Roma Gianni Alemanno. È la terza presentata da Ozzimo nel breve giro di un anno, a cui si aggiunge quella presentata da Storace (La Destra) nel mese di maggio dello scorso anno, a indicare che i problemi del territorio sono una questione bipartisan. In questo nuovo documento si richiede di conoscere quali provvedimenti sono stati assunti per fermare i miasmi e come mai non sono stati efficaci e risolutivi.
In particolare chiede al Sindaco e all’Assessore competente Fabrizio Ghera di rispondere:

1. come mai ACEA ATO2 non ha ancora fornito risposta agli interrogativi posti dall’assessore Ghera;
2. come mai il problema persiste e non si è data soluzione alcuna;
3. come sia stato possibile che la Valutazione di Impatto Ambientale richiesta per il progetto di ampliamento non abbia evidenziato gli effetti devastanti sulle scuole adiacenti all’impianto e sulle abitazioni e, qualora lo avesse evidenziato, si chiede perché è stato dato il nulla osta ai lavori;
4. perché sono stati autorizzati nel tempo collettamenti massicci, che hanno portato le utenze del depuratore dalle 300.000 iniziali alle attuali 800.000, con previsione di arrivare ad un 1.000.000, nel prossimo futuro, con i conseguenti gravissimi disagi per i residenti;
5. perché non si riattiva il depuratore di Tor Cervara, né si pensa a delocalizzare parte dell’impianto su altri siti collocati altrove;
6. perché non si è mai proceduto al coinvolgimento dei cittadini previsto per legge, né a chiedere le misurazioni sui miasmi e sulle sostanze chimiche presenti, demandate ad organismi terzi (ARPA Lazio);
7. quali provvedimenti urgenti, efficaci e risolutivi si intendano prendere, per rendere il depuratore definitivamente innocuo, dal punto di vista delle emissioni maleodoranti e del rumore.

I cittadini di Colli Aniene, Ponte Mammolo, Rebibbia sono, a dir poco, infuriati per i comportamenti dell’amministrazione pubblica che servono solo a prendere tempo e a non proporre soluzioni definitive. Errori del passato si sommano all’indifferenza odierna da parte di un Sindaco che, secondo noi, dovrebbe pretendere una risposta certa da una società di cui l’amministrazione pubblica è proprietaria per una quota del 51% e quindi ne detiene il completo controllo. Invece il nostro Sindaco ha in progetto di privatizzare un’altra consistente parte dell’azienda municipalizzata, in barba a tutti gli esiti dei referendum popolari, andando ad aggravare una situazione già complessa tra ACEA e i cittadini.

Antonio Barcella
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