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maggio 2012 – L’ostinazione del prefetto Giuseppe Pecoraro
verso la scelta di Corcolle, come sede della nuova discarica per
sostituire quella di Malagrotta, riguarda tutti gli abitanti del
Tiburtino e della Valle dell’Aniene. Corcolle è una piccola
località e molti non hanno ancora capito la sua locazione
sul quadrante della città. Sorge sul lato nord del ventiduesimo
km della via Polense e il lato est della via di Lunghezzina, a est
della frazione di Fosso San Giuliano. Il sito è stato scelto
per ospitare uno dei due impianti provvisori, per gestire i tre
anni successivi alla chiusura della discarica di Malagrotta, fino
alla realizzazione della struttura definitiva di Fiumicino. Ricordiamoci
che nulla è più definitivo del provvisorio e noi dubitiamo
che si facciano grossi investimenti per soli tre anni di utilizzo.
Quest’area
è posta a poca distanza dalla Strada dei Parchi A24 e arriva
a sfiorare il sito archeologico di Villa Adriana, la più
importante e complessa Villa a noi rimasta dell'antichità
romana e patrimonio dell'Umanità per scelta dell’Unesco,
frequentata ogni anno da migliaia di turisti.
La scelta di questo luogo per sistemarvi un centro di raccolta di
rifiuti urbani è stata bocciata anche dal ministro Clini
che ha ingaggiato un vero e proprio braccio di ferro con il prefetto-commissario.
Il ministro evidenzia i vincoli ambientali posti su Corcolle e si
appella al rispetto della legge e delle norme europee. Lo scontro
è arrivato fino a Bruxelles nella sede della commissione
per le petizioni dell’Unione Europea.
In questa disputa ci rimetteranno solo i cittadini del quadrante
est della città che presto vedranno circolare ogni giorno
sulla Tiburtina, Prenestina, Casilina e Autostrada A24 centinaia
di puzzolenti camion dell’AMA che porteranno i loro carichi maleodoranti
verso Corcolle. Roma Est è già la zona più
martoriata della città con livelli di inquinamento altissimi
e con la presenza di svariati ecomostri industriali che danneggiano
l’ambiente. Non c’è alcun rispetto per questo territorio
e ancora una volta le Istituzioni hanno deciso di penalizzarlo con
una scelta discutibile legata solo alla logica “va tutto
bene purché sia lontano dal mio giardino”.