15
maggio 2012 – Dopo l’ultimo sopralluogo svoltosi martedì
8 maggio nelle aree verdi del quadrante di via Calosso e via Ruini
per concordare i luoghi e i modi dell’intervento, sabato 12 maggio
sono iniziati i lavori sull’Area Ruini destinata ai giochi dei più
piccoli.
Nel sopralluogo citato erano presenti dirigenti tecnici del Municipio
V, un operatore AMA, il Consigliere comunale Daniele Ozzimo, firmatario
dell’Emendamento che ha assegnato le risorse economiche per la realizzazione
di questi di lavori, Carlo Mariotti e Antonio Viccaro dell’Associazione
Crisalide.
Burocrazia
e sussidiarietà
C’è da dire che la presenza di Crisalide nel sopralluogo
dell’8 maggio ha fatto sì che il progetto originario fosse
realizzato, per una buona parte, secondo le aspettative di chi vive
a ridosso di quell’Area. In questa prima fase si sta procedendo
al taglio delle erbe infestanti, alla pulizia dei rovi che impediscono
l’agibilità dell’Area. Successivamente si procederà
alla ri-verniciatura del Gazebo metallico, al restauro dei tavoli
in legno e relative panchine. È previsto, tra l’altro, l’incremento
dei giochi per i più piccoli ed il rinnovamento di quelli
esistenti. In un secondo tempo (da concordare) si procederà
ad una “recinzione” finalizzata ad impedire l’intrusione di ragazzi
con scooters e motorini.
Ciò dimostra che la rigidità delle istituzioni, con
le loro “incrostazioni burocratiche”, può essere superata
se si introducono nell’azione amministrativa “dosi” costanti, ricorrenti
ed incrementali di Sussidiarietà Orizzontale, in forza delle
quali i cittadini, in un rapporto dialettico con le amministrazioni,
possono diventare protagonisti attivi delle scelte che li riguardano,
aiutando, nel contempo, le amministrazioni a commettere meno errori.
Vale
la pena di richiamare l’attenzione di chi legge, che i lavori in
avvio quest’Area è il risultato anche di una marcata presenza
di una parte importante dei cittadini che si mobilitarono a fronte
della annunciata realizzazione dei parcheggi interrati di via Ruini.
Più di recente, sull’Area più vasta detta “dell’Anfiteatro”,
si è fatta vieppiù intensa la presenza dell’associazionismo
del quartiere, e segnatamente Comitato di Quartiere, Crisalide,
Vivere a Colli Aniene. Queste tre associazioni (oggi tra il gruppo
promotore di un Coordinamento stabile tra le Associazioni di Colli
Aniene in via di sviluppo) hanno svolto una pressante azione nei
confronti del Municipio V che ha trovato nell’assemblea pubblica
svoltasi il 16 ottobre nell’Anfiteatro di via Ruini uno dei momenti
più significativi.
In quella occasione, al lavoro di pulizia dell’anfiteatro e del
verde circostante è stata associata un’azione di pressione
e di denuncia della insufficienza dell’azione amministrativa del
Municipio V.
A ciò, ha fatto riscontro, in quella sede, la comunicazione
del Presidente Caradonna che dichiarava, tra l’altro, la disponibilità
ad interloquire con l’associazionismo interessato a produrre una
progettualità organica delle aree direttamente e/o indirettamente
interessate dai PUP per mettere a valore, verde ed infrastrutture
(anfiteatro, pista di pattinaggio, campo di palla volo).
Il Progetto Organico
C’è da dire, che alla soddisfazione di questo risultato,
connesso con l’avvio dei segnalati, ha fatto riscontro una interlocuzione
con le istituzioni municipali defatigante, non di rado sterile ed
estenuante, che da ottobre ad oggi non ha fatto fare passi avanti
al Progetto Organico delle Associazioni. E questo per le
seguenti ragioni:
1. la scarsità di risorse economiche,
2. la disattenzione sostanziale alle problematiche connesse con
il nostro progetto,
3. un interesse istituzionale del Municipio V esclusivamente di
tipo formale.
Le
risorse economiche
Per quanto attiene alle risorse da attivare, la realizzazione del
Progetto Organico proposto dalle associazioni prevedeva la messa
a sistema delle seguenti risorse economiche:
1. quelle messe a disposizione dall’impresa esecutrice dei parcheggi
di via Ruini a titolo di compensazione per i disagi prodotti ai
cittadini dall’esecuzione dei lavori;
2. quelle impegnate dall’impresa medesima per il ripristino di alberi
rimossi a causa del cantiere;
3. quelle del citato “emendamento Ozzimo”;
4. quelle relative ad una quota degli oneri concessori pagati dalle
imprese che realizzano interventi PUP.
“Stanare”
gli oneri concessori
Come è evidente allo stato sono state attivate soltanto le
risorse di cui al punto 3.
Va da sé che “il colpo d’ala” alla realizzazione del Progetto
Organico potrebbe venire da una quota significativa degli oneri
concessori dei quali ancora oggi, purtroppo, si conosce ben poco:
normative che cambiano, interlocutori evanescenti, processi di allocazione
non sempre noti e spesso contraddittori.
L’ultima che ci è stata segnalata afferisce ad un presunta
diceria che spiegherebbe il “blocco” di queste risorse a causa di
un non meglio specificato “corto circuito” determinatosi tra amministrazione
cittadina e Municipi.
Naturalmente approfondiremo, nel limite in cui ci sarà concesso,
questa questione. Ma non vogliamo farlo in “solitudine”. Chiameremo
con noi i cittadini di Colli Aniene ai quali sussidiariamente rispondiamo.
Ai nostri interlocutori istituzionali (Presidenza, assessori competenti,
tecnici ecc.) chiediamo fin da subito di convocarci, per fare luce,
insieme, sulla partita degli oneri concessori, al fine di individuare
gli eventuali ostacoli (presunti o veri) che si frappongono ad un
utilizzo intelligente e trasparente delle risorse pubbliche in ultima
istanza messe a disposizione dai cittadini contribuenti.