18
maggio 2012 – Ogni giorno nel nostro paese assistiamo ad
un peggioramento delle condizioni materiali di vita, come di quelle
di miliardi di altri esseri umani nel mondo. Ogni giorno la crisi
miete le sue vittime, consuma diritti, alimenta conflitti, distrugge
speranze, cancella futuro. Dal 2007 la crisi finanziaria prima e
quella economica poi stanno sgretolando ciò che rimane della
democrazia, mettendo in evidenza l’assenza di una governance globale
che sappia indicare la strada per uscirne. Ma
la crisi che abbiamo davanti non è solo economica e finanziaria.
È allo stesso tempo energetica, alimentare, migratoria e,
soprattutto, ecologica. Per dirla in maniera chiara: questo modello
è la più grave minaccia alla pace, allo sviluppo,
alla giustizia, al lavoro, all’ambiente ed alle generazione che
verranno. Il modello capitalista si sta dimostrando la più
pericolosa arma di distruzione di massa mai sperimentata dall’uomo
ed i suoi effetti rappresentano le principali minacce con cui la
maggior parte della popolazione planetaria è oggi costretta
a convivere.
Di
fronte a questo scenario, Rigas, la Rete italiana per la Giustizia
Ambientale e Sociale, composta da oltre 70 realtà tra comitati,
organizzazioni sociali, sindacati, enti di ricerca etc. avverte
l’esigenza di partecipare attivamente al dibattito in corso avanzando
una serie di proposte fondate sulle attività che le diverse
realtà che integrano la rete portano avanti da anni e per
questo ha lanciato la campagna pRiorità Futuro
.
A Rio
bisognerà dunque sostenere questa idea della Green Economy,
distribuita, etica, interattiva, solidale e ben conscia della necessità
di conformarsi agli equilibri naturali del pianeta.
Sovranità
energetica ed alimentare stanno diventando risorse strategiche per
la sopravvivenza di interi popoli e grandi aree del nostro pianeta.
Un
tema centrale nella gestione delle risorse e nell’impostazione di
un nuovo modello economico riguarda l’utilizzo del territorio. Sosteniamo
la campagna Stop al consumo di territorio, che promuove una gestione
sostenibile dei territori contro l’attitudine al consumo che nell’ultimo
decennio ha assunto proporzioni preoccupanti e una estensione devastante:
le aree destinate a edilizia privata, le zone artigianali, commerciali
e industriali con relativi svincoli e rotonde si sono moltiplicate
ed hanno fatto da traino a nuove grandi opere infrastrutturali (autostrade,
tangenziali, alta velocità, ecc.).
Centinaia
di coltivatori, allevatori, pastori e artigiani si uniscono nell’attacco
alle logiche economiche e alle regole di mercato cucite sull’agroindustria,
per difendere la libera lavorazione dei prodotti, l’agricoltura
contadina, l’immenso patrimonio di saperi e sapori della terra.
Da questa esperienza nasce la campagna Genuino Clandestino, con
donne e uomini da ogni parte d’Italia che si auto-organizzano in
nuove forme di resistenza contadina. Mentre la burocrazia bandisce
dal mercato migliaia di piccoli produttori, il consumatore continua
a subire, spesso inconsapevolmente, modelli di produzione del tutto
inadeguati a garantire genuinità ed affidabilità dei
cibi.
Genuino
Clandestino sostiene un modello di produzione alimentare nell’ottica
di restituire ad ogni territorio e bioregione la propria sovranità
alimentare con lo sviluppo di una agricoltura meno dipendente dal
petrolio e dalla chimica, verso una alimentazione meno dipendente
da derrate importate e in armonia con le produzioni stagionali locali.
In nome della piccola agricoltura contadina la campagna Genuino
Clandestino bandisce il modello industriale intensivo (zootecnico
e ittico) rendendo il modello agricolo familiare ecologicamente,
socialmente ed eticamente possibile. Una soluzione per dare sostenibilità
all’agricoltura locale è creare più forti legami fra
i diversi Distretti di Economia Solidale e le realtà contadine
e rurali.
Genuino
Clandestino aderisce e sostiene la R.I.G.A.S., insieme per la costruzione
di un’economia capace di perseguire il bene comune e aumentare i
beni relazionali , un’economia in grado di mettere al centro l'uomo
e le risorse naturali che vanno difese e tutelate.
Di
tutto questo parleremo a Barletta il 23 maggio dalle ore 18 in via
Nazaret, ove aspettiamo il contributo di tutta la società
civile che ha a cuore il futuro dell’ Umanità. Genuino Clandestino
sarà in Puglia fino al 28 maggio (www.genuinoclandestinoinpuglia.blogspot.it/).
Comunicato
Stampa R.I.G.A.S.-GENUINO CLANDESTINO
MERCATO
PERMANENTE
Giovane Compagnia Meridionale
Michela Cusano
+39.333.5258076
michelacusano@gmail.com