Tiburtino III, "L'artigianmercato": opera incompiuta da trent'anni

24 maggio 2012I lavori della struttura di via Mozart (V Municipio) iniziarono a cavallo degli anni '70 e '80. La costruzione avrebbe dovuto svolgere la funzione di mercato rionale. Ma il progetto non è mai decollato. Ora le associazioni chiedono che venga ristrutturato e restituito alla cittadinanza. Il minisindaco Caradonna: "Facciamo pure fatica a capire chi detiene le chiavi della struttura" DI P. BRUNO da Nuovo Paese Sera

Da potenziale fiore all’occhiello a opera incompiuta. La struttura di via Mozart, denominata “Artigianmercato”, è un progetto mai decollato, l’ennesimo. La storia della struttura è piuttosto complessa, i lavori per la sua realizzazione (una costruzione di oltre 2.000 mq) iniziarono tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta, in concomitanza con il restyling dell’area del Tiburtino III.

L’opera, inizialmente, doveva svolgere la funzione di mercato rionale, accogliendo anche una serie di attività artigianali. Ma i lunghi tempi di gestazione della struttura, uniti a una serie di vicissitudini burocratiche e alle mutate esigenze dei cittadini residenti dell’area del Tiburtino III, resero debole il progetto dell’Artigianmercato fin dalla nascita. Senza tener conto delle avvisaglie di un probabile fallimento dell’iniziativa, nel 1997 l’ex assessore capitolino al patrimonio ed ex responsabile delle attività produttive, Claudio Minelli, decise di accelerare i tempi per la realizzazione dell’Artigianmercato, con l’intento di portare su via Mozart una serie di mestieri ormai dimenticati.

Nonostante la “bellezza” della struttura (sei aree di vendita e un’isola dei servizi posta nell’esagono centrale), le attività commerciali non decollarono e molte chiusero i battenti dopo pochi mesi, altre, invece, non aprirono nemmeno. “Nella zona – spiega Ivano Caradonna, presidente del V Municipio - si erano sviluppate ormai tutta una serie di attività legate alla grande distribuzione organizzata, che rendevano ormai superata l’idea di realizzare un mercato rionale su via Mozart”.

PROGETTO FALLITO - Il fallimento del progetto dell’Artigianmercato costrinse gli amministratori locali a ridefinire i parametri di utilizzo della struttura, al fine di riconvertirla in qualche altra attività. L’occasione si presentò anni dopo, nel 2006, quando, sempre sotto l’impulso dell’assessore Minelli, l’opera venne destinata per ospitare la fondazione dell’archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico. L’idea, presentata in pompa magna anche sui quotidiani dell’epoca, prevedeva la riconversione dell’immobile in un centro multimediale, con sale di proiezione e laboratori multimediali dotati di tecnologie innovative per la consultazione telematica, in grado di dialogare con altre banche dati. L’edificio, inoltre, doveva anche ospitare il progetto dell'“associazione promemoria”, impegnata da anni nella raccolta di lavori compiuti nel corso del tempo dai fotoreporter capitolini. Nonostante un piano d’attuazione previsto entro 12 mesi e la concreta possibilità di ristrutturare lo stabile attraverso un esborso di un milione di euro, l’archivio audiovisivo non fu mai realizzato. “Per noi – continua Caradonna – la concretizzazione di questo progetto avrebbe rappresentato un esempio di attività di alto valore culturale. Nonostante il completo appoggio all’iniziativa da parte di tutta la giunta municipale, il piano è naufragato senza ben comprendere le reali motivazioni che hanno ostacolato la nascita dell’archivio audiovisivo su via Mozart”.

LE ASSOCIAZIONI E LE PROPOSTE - Ora l’ex Artigianmercato versa in uno stato di abbandono, all’interno di un’area, quella di via Mozart, che avrebbe un disperato bisogno di un polo di attrazione capace di risollevare le sorti del quartiere. “Abbiamo chiesto a più riprese – chiarisce Primo Roselli, dell’associazione via Mozart – il recupero dell’edificio, al fine di destinarlo a uffici municipali, a progetti inerenti l’imprenditoria giovanile o ad attività socialmente utili. Al momento però tutto tace e il quartiere è sempre più depresso, con pochi servizi per la collettività e scarsi spazi di socializzazione. In un contesto del genere, è facile la diffusione di situazioni di pericolo e illegalità”.

Eppure non mancherebbero i programmi volti a rigenerare la struttura. Capofila, in tal senso, è l’idea maturata dalla onlus Piccoli Giganti e sostenuta anche dal Cngei (l’associazione laica degli scout italiani) di realizzare, all’interno dell’edificio, “una casa delle associazioni”. “Il nostro piano – dice Luigina Basilici dell’associazione Piccoli Giganti - sarebbe quello di destinare una parte di quell’immobile alle organizzazioni di volontariato che operano nel territorio. L’idea ha avuto il parere positivo sia dal presidente municipale Caradonna, sia dall’ex assessore capitolino al patrimonio, Alfredo Antoniozzi. Ma con il rimpasto della giunta comunale (con Lucia Funari che ha preso il posto di Antoniozzi, ndr), il discorso intrapreso con il comune di Roma si è momentaneamente arenato”.

Al momento, quindi, la sorte dell’ex Artigianmercato resta incerta. “Allo stato attuale – chiosa il presidente Caradonna – facciamo pure fatica a capire chi detiene le chiavi della struttura. Non sappiamo francamente se esiste o meno un progetto concreto di riconversione dell’edificio. Spero solo che si dia seguito alle richieste di alcune associazioni, al fine di destinare una parte dell’ex Artigianmercato a “casa delle onlus”. Si attuerebbe, in questo modo, qualcosa di socialmente utile non solo per l’area intorno a via Mozart, ma per l’intera zona della Tiburtina e del V Municipio”.

per gentile concessione di Pasqualino Bruno
pubblicato su Nuovo Paese Sera

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