La truffa dello “specchietto” è arrivata al Tiburtino?

25 maggio 2012 – Un nostro lettore ci ha segnalato un episodio relativo a un presunto raggiro che, per la tecnica di approccio, può essere ricondotto alla truffa dello “specchietto”. Per chi ancora non conosce questo imbroglio ricordiamo che molti automobilisti sono stati ingannati da truffatori che hanno sfruttato la distrazione del conducente contando sul fatto che, per un danno di lieve entità, si contratta un rimborso immediato senza il coinvolgimento delle compagnie di assicurazione. La tecnica è semplice: accostando l’automobile prescelta, l’imbroglione batte la mano sulla carrozzeria del proprio veicolo per simulare un urto poi, fermato l'ignaro automobilista e mostrato il proprio danno, lo invita a trovare un accordo e a "sistemare" la faccenda senza coinvolgere le rispettive assicurazioni. Di solito questo raggiro costa al malcapitato una banconota da 50 o 100 euro o addirittura di più. Il tutto per un danno mai procurato!
Ma ecco il racconto del nostro amico lettore: “Salve, volevo segnalare una truffa capitatami proprio ieri, purtroppo solo navigando successivamente su internet mi sono accorto della cosa ed ho ricollegato tutto. Viaggiano sulla Via Tiburtina, verso le 14:00, all'altezza della fermata della metro di Santa Maria del Soccorso, sono stato "sfiorato" da un’automobile a forte velocità, scendendo dal cavalcavia che collega ponte mammolo con via Tiburtina. Successivamente questa automobile ha rallentato vistosamente e nel momento in cui l'ho superata (dopo il parcheggio di Santa Maria del Soccorso ed avendo tutto lo spazio a disposizione) ho sentito il rumore come di un sasso tirato verso la mia macchina. Mi sono stati fatti subito i fari ma piuttosto che farmi fermare su via Tiburtina, nel luogo dell'incidente, mi è stato indicato di fermarmi al parcheggio di Panorama. Nell'auto, una Lupo verde smeraldo, c'era tutta una famiglia, una moglie incinta (al 7-8 mese), un bambino, un figlio più grande ed un guidatore tutti di carnagione scura, probabilmente rom, ma con un buonissimo accento italiano. Mi sono fatto fregare da due cose: la loro calma apparente ed il fatto che anche se avevo sentito il rumore come di un sasso, sulla mia macchina era presente una strisciata bianca che prima non c'era. Inoltre loro insistevamo molto sul chiamare la municipale fin dall'inizio e questo mi ha tolto magari i sospetti che avevo. Solo dopo ho capito che nel momento precedente, quando mi hanno sfiorato con la macchina, devono aver usato la carta vetrata o altro per simulare l'incidente. Purtroppo andavo di fretta per andare al lavoro e loro spingevamo molto con il fatto che dovevano andare all'ospedale per poter portare la moglie gravida e quindi, per non perdere troppo tempo, gli ho lasciato al volo 200 euro. Loro inoltre insistevano del fatto che erano di Frosinone e che quindi non sarebbero ritornati più a Roma (io volevo prendere targa e numero di telefono e gestire tutto con calma ma non me lo hanno permesso).

Diversi giornali romani hanno riportato la notizia che questo fenomeno èin aumento sulle strade della capitale (soprattutto sulla Roma-Fiumicino e sulla Pontina). Approfittando della segnalazione ricevuta in redazione, anche noi abbiamo voluto riportare questo fatto, non certo per procurare allarme ingiustificato, ma per dare qualche consiglio su come comportarsi quando ci si trova in una situazione di questo genere. Pur se l'incidente è lieve ed i danni sono di piccola entità, è sempre bene lasciare che siano le compagnie di assicurazione a liquidare il danno, denunciando il sinistro alla propria compagnia e fornendo i dati della controparte attraverso il modulo di “Constatazione Amichevole di Incidente”. Per cifre così piccole, vale comunque la pena di aprire una pratica di sinistro, non soltanto per evitare i raggiri, ma per lasciare a chi lo fa di mestiere il disturbo di porre fine a eventuali controversie.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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Commenti

28 maggio 2012 – Volevo segnalare che ora, sempre leggendo i giornali, questa prassi è stata ulteriormente affinata, oltre ai segni lasciati dalla carta vetrata sulla fiancata, lasciano anche del sangue per impressionare di più la vittima del raggiro…..Franco