Depuratore Roma Est – Affrontato il problema in
Commissione Politiche Sanitarie di Roma Capitale

26 maggio 2012 – Il 22 maggio si è riunita la Commissione per le Politiche Sanitarie di Roma Capitale, come richiesto dal Coordinamento Associazioni di Colli Aniene. All’audizione erano presenti:
- il prof. Fernando Aiuti presidente della Commisione;
- il Consigliere comunale Gemma Azuni, vicepresidente della commissione stessa
- altri consiglieri componenti della Commissione
- l’assessore all’ambiente del Municipio V, Callea
- il tecnico Acea, Galante
Per il Coordinamento Associazioni erano presenti Carlo Mariotti e Giovanni Sciascia.
L’Onorevole Azuni ha introdotto la riunione illustrando brevemente il perché di questa audizione, chiesta dai cittadini per capire se i miasmi del depuratore Roma Est possono avere delle ricadute sulla salute degli stessi.

Il signor Sciascia porta alla riunione le problematiche sollevate dai cittadini relative al (mal) funzionamento del depuratore che emette maleodoranze. E’ stato chiesto alla commissione di acquisire il Contratto di Servizio con i termini di manutenzione dell’impianto per capire se al riguardo fossero rilevabili inadempienze; e ancora di monitorare l’aria che si respira intorno al depuratore, e rendendo pubblici i risultati del monitoraggio. E’stato altresì evidenziato il problema dell’ampliamento dell’impianto che potrebbe aver portato ad un peggioramento della situazione.
Sciascia ha anche ricordato un depuratore dovrebbe essere ubicato fuori dai centri abitati. Ed ha posto l’interrogativo del depuratore abbandonato di Tor Cervara.

E’ intervenuto l’Ass. del V Municipio Callea, il quale ha posto ad ACEA la domanda se con il ripristino delle due vasche (una è chiusa per manutenzione) il problema dei cattivi odori potrà dirsi risolto.

E’ stato quindi il turno del Responsabile ACEA, Galante, che ha esordito dichiarando che a lui non risulta nessun impianto a Tor Cervara. Ha quindi proseguito nella sua esposizione non portando nessun elemento di novità rispetto a quanto da egli stesso riferito nell’assemblea tenutasi al termine della manifestazione del 19 aprile, e nel successivo incontro all’interno del depuratore del 23 aprile. Sostanzialmente il responsabile ACEA afferma che il depuratore Roma Est funziona bene; i controlli fatti sulle fasi di lavorazione, nonché sui risultati degli esami clinici svolti sugli operatori del depuratore, dipendenti ACEA, non evidenziano problematiche particolari (da rilevare che i controlli medici sono effettuati da una società della stessa ACEA). Da rilevare inoltre che gli orari dei rilevamenti dei miasmi da parte degli abitanti non coincidono con le lavorazioni dei fanghi. Inoltre il Responsabile ACEA ha annunciato, sia la messa in funzione della vasca finora non funzionante per manutenzione, sia la chiusura dell’altra vasca tra qualche mese. Tuttavia, per quanto riguarda il funzionamento di tutte e due le vasche, non ha assicurato che questo porterebbe di certo all’eliminazione del problema, legandolo più alla futura lavorazione denominata ”essiccazione”. Lavorazione che non può essere avviata a causa di un non meglio specificato “rimpallo” di autorizzazioni/responsabilità tra la Provincia di Roma e la Regione Lazio.
Il presidente Aiuti ha chiesto numerose volte di chiarire meglio i concetti che il Responsabile ACEA stava spiegando, contestando anche qualche sua affermazione. Ad esempio quando il Galante escludeva rischi sanitari per gli abitanti delle zone limitrofe, forte dell’esito negativo del monitoraggio sugli operatori dipendenti, il Presidente Aiuti ha confutato tale affermazione, spiegando che i 60 operatori sono persone adulte, probabilmente in buona salute. Per contro, tra i cittadini ci sono sicuramente bambini e persone anziane che hanno sensibilità e possibili patologie che possono essere aggravate dalle esalazioni del depuratore. Se si eseguissero ricerche tra persone over 65, bambini, asmatici, cardiopatici, sarebbe più probabile scoprire qualche eventuale rischio. Peraltro è certo che questo fenomeno dei cattivi odori, agisce negativamente sul sistema nervoso e sul sonno. In conclusione, recependo le istanze del Coordinamento Associazioni, il Presidente Aiuti chiederà l’intervento di ASL, ARPA, ISPRA e tutte le istituzioni interessate affinché si faccia luce sulla questione, dandoci appuntamento entro circa venti giorni dalla data odierna. Va da sé che tutto questo sarà possibile a condizione che saranno contrastati gli annunciati processi di privatizzazione di ACEA, attraverso azioni sociali di tutela, e valorizzazione del carattere pubblico di uno dei più importanti beni comuni della città. In chiusura di Audizione è stata chiesta copia del verbale ufficiale redatto dalla segreteria della Commissione; non appena ne saremo in possesso il verbale sarà reso pubblico. Questa di oggi è un’ulteriore strada che integra i percorsi già avviati: una strada non ostativa né tantomeno alternativa a quelle già aperte finalizzate all’unico obiettivo di salvaguardare il diritto alla salute, nonché il diritto di respirare dei cittadini di Colli Aniene.

Carlo Mariotti
Giovanni Sciascia

Coordinamento Associazioni di Colli Aniene

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