Municipi di Roma – Hanno ancora ragione di esistere?

30 maggio 2012 – La riduzione annunciata dal Campidoglio di ridurre i Municipi da 19 a 15, con conseguente accorpamento di alcuni di loro, ci esorta a fare qualche riflessione sull’esistenza stessa di queste amministrazioni locali che erano state create per dedicare una maggiore attenzione verso i problemi del territorio. Una riforma avviata solo in parte e che tutt’ora soffre di conflitti di responsabilità con l’amministrazione comunale e, soprattutto, di scarsità di risorse e di deleghe.
I Municipi esistono ormai da oltre quattro consigliature e vi sono certamente responsabilità politiche se il decentramento non è stato ancora completato o meglio ancora è stato ostacolato da ragioni politiche. Allora, ci chiediamo, perché è stata creata questa amministrazione locale con poteri alquanto limitati? A chi giova questa situazione di perenne rimbalzo di responsabilità? Da osservatori esterni appare chiaro che dove c’è confusione è più facile scaricare il proprio fallimento su altri e rendere difficile a tutti come individuare l’esatto interlocutore.
Prendiamo ad esempio il problema del Depuratore Roma Est che è un vero emblema del ginepraio politico istituzionale: il gestore dell’impianto è l’azienda municipalizzata ACEA, poche le responsabilità del Municipio, il vero proprietario è il Comune di Roma che dovrebbe farsi parte in causa dei diritti dei cittadini, l’impianto sta aspettando l’autorizzazione della Provincia di Roma per un nuovo processo di essicazione dei fanghi ed è la Regione Lazio che ha dato il benestare per l’ampliamento dell’impianto a 800.000 utenze con gli allacci di ulteriori collettori. Un vero guazzabuglio dove non si riesce a trovare mai la competenza giusta. È voluto da qualcuno? A questo non sappiamo rispondere: abbiamo certamente la nostra opinione che se non è suffragata da fatti non è bene esprimere.
Ma siamo altrettanto certi che le azioni che tutti i cittadini si aspettano sono una maggiore trasparenza e la semplificazione, elementi a dir poco sconosciuti nell’ambiente politico amministrativo. Per semplificazione intendiamo una delle due seguenti possibilità:
1. Competenze chiare e bilanci trasparenti senza cambiare la struttura amministrativa locale attuale;
2. Abolizione delle strutture superflue di Municipi e Province che oltretutto hanno un costo altissimo di gestione.
Non basta creare un’Istituzione come il Municipio che, come dicevamo, dovrebbe sopperire alle carenze del Comune stando più vicino alle persone e al territorio, se poi la realtà racconta che detti Municipi non sono altro che una versione delle vecchie circoscrizioni sulle quali è stata fatta una semplice operazione di restyling non certo efficace. E di questo se ne lagnano soprattutto le cariche Municipali che sono perennemente in conflitto con il Comune, soprattutto quando le due Istituzioni sono di colore politico diverso.
Ultimo esempio di questa situazione di ripicche e ostilità è il comunicato stampa del V Municipio emesso dal Presidente Caradonna in data 25 maggio 2012: “Ennesimo atto di protervia da parte della giunta Alemanno sull’inaugurazione in corso dei giochi in piazza Santa Maria Consolatrice a Casal Bertone da parte dell’Assessore all’Ambiente di Roma capitale Marco Visconti, perché - spiega Caradonna - ancora una volta si viene a presentare alla stampa e a consegnare ai cittadini un’opera importante senza invitare il Presidente del Municipio. Solo poco fa – aggiunge il minisindaco - ho saputo dell’inaugurazione grazie ai ragazzi di Zona Rischio e al Comitato di Quartiere Casal Bertone. Il fatto che si continui con questo atteggiamento che tende ad escludere una collaborazione e un coinvolgimento del Municipio è un fatto grave, che non fa che alimentare il clima di tensione tra i giovani che vivono nel territorio, che non dimentichiamo è stato protagonista di episodi gravi poco meno di due mesi fa. Comunque – conclude Caradonna – l’impegno del V Municipio per il quartiere prosegue e nei prossimi giorni istalleremo altri giochi sulla stessa area, ad implementazione di quelli inaugurati quest’oggi”.
Per concludere, vogliamo evidenziare che ridurre il numero dei Municipi di Roma da 19 a 15 resta una cosa senza senso se non accompagnata da un vero decentramento di competenze. Si abbia il coraggio di ammettere il fallimento della riforma che ha portato alla definizione di queste amministrazioni vicine al territorio o si porti a termine come era stata progettata. Siamo stanchi di vedere in grave imbarazzo i Presidenti di Municipio e gli Assessori Municipali nel rispondere alle richieste dei cittadini che non possono essere soddisfatte per la mancanza di competenze e fondi.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
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Commenti

31 maggio 2012 – Sono totalmente d'accordo con Antonio Barcella. Così come sono i Municipi hanno disatteso e disattendono le aspettative dei cittadini: la loro impotenza li rende obiettivamente sterili e la loro funzione rischia di essere soltanto un orpello. Personalmente, nella prossima tornata di elezioni amministrative sosterrei un candidato sindaco che mettesse nel suo programma lo sviluppo di un effettivo decentramento amministrativo attraverso il quale i Municipi potessero diventare momenti di governo reale nei territori in cui agiscono. Accorpare/scorporare strutture senza potere è un inutile esercizio organizzativistico.
Detto ciò, non vorrei che l’insufficienza di potere ai Municipi diventasse un alibi per inerzie ingiustificate. Mi riferisco ad interventi annunciati, decisi (in parte avviati?) ma che si trovano in uno stallo imbarazzante. L'elenco sarebbe lungo ma l'intervento in parola è quello di via Ruini concordato venerdì 11 maggio presenti l'Architetto Colasanti, l'Ingegner Martinelli e l'onorevole Ozzimo. I cittadini ci chiedono dei lavori: quando iniziano; quando finiscono, e in che cosa consistono.
Come Associazione Crisalide, in prima fila su questo intervento (il cui avvio avevamo commentato con un articolo su www.collianiene.orh), nonostante i nostri solleciti anche alla Presidenza ed all'assessorato competente, NON SIAMO IN GRADO DI RISPONDERE, PERCHE' NESSUNO CI RISPONDE.
Più potere ai Municipi si, ma per fare cosa e con quali relazioni con i cittadini?
(Antonio Viccaro - Coordinatore Associazione Crisalide)